Vauro Senesi
Biografia • Satira dalla matita tagliente
Vauro Senesi nasce il 24 marzo del 1955 a Pistoia. Allievo di Pino Zac (Giuseppe Zaccaria), con lui fonda, nel 1978, "Il Male", rivista satirica che però lascia dopo soli tre numeri a causa di alcuni contrasti a proposito della linea editoriale tenuta dal periodico sul caso Moro.
Iscritto al Partito Comunista Italiano, nel 1986 Vauro diventa vignettista ed editorialista del "Manifesto", ma pubblica anche su numerose altre testate come "Cuore", "Linus", "Satyricon", "L'echo del savanes", "I quaderni del sale", "Il diavolo" e "El jueves". Nel 1994 viene querelato dalla senatrice Maria Elisabetta Alberti Casellati a causa di una vignetta uscita sul "Venerdì di Repubblica": verrà assolto in maniera definitiva quattro anni più tardi. Vincitore del Premio di Satira Politica di Forte dei Marmi nel 1996, l'anno successivo viene condannato per vilipendio alla religione cattolica dal tribunale di Roma per colpa di una vignetta pubblicata sul "Manifesto".
Collaboratore di "Smemoranda" e del "Corriere della Sera", a partire dal 2006 entra a far parte di "Annozero", trasmissione di approfondimento politico condotta da Michele Santoro su Raidue: le sue vignette rappresentano un appuntamento fisso al termine delle puntate per i telespettatori. Tuttavia, il 15 aprile del 2009 il disegnatore toscano viene sospeso dalla Rai a causa di una vignetta con la didascalia "Aumento delle cubature. Dei cimiteri", dopo il terremoto abruzzese avvenuto poco tempo prima. La vignetta, che fa riferimento all'emanazione di un decreto relativo all'aumento di spazio abitativo previsto dal governo Berlusconi, viene contestata in quanto "in contrasto con la missione e i doveri del servizio pubblico", e lesiva della dignità dei defunti.
La sua sospensione suscita numerose critiche e reazioni, da parte - tra l'altro - del leader dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro, di Beppe Grillo, di Sabina Guzzanti (che prende il suo posto nella puntata successiva della trasmissione), del segretario del Partito Democratico Dario Franceschini e del segretario del Partito della Rifondazione Comunista Paolo Ferrero. Vauro, in ogni caso, verrà re-integrato dopo una sola puntata di "punizione".
In seguito alla fuoriuscita di Michele Santoro da Raidue, il vignettista pistoiese sceglie di seguirlo nella sua nuova avventura, "Serviziopubblico", programma trasmesso in streaming su Internet e da un network di televisioni private nella stagione 2011/12. Nel frattempo, Vauro prende parte al film di Giovanni Veronesi "Manuale d'amore 3" e rilancia, il 7 ottobre del 2011, una nuova edizione de "Il male", insieme con Vincino. Nel 2012, approda a La7 insieme a Santoro ancora per "Serviziopubblico", trasferitosi sulla rete di Paolo Ruffini, e abbandona definitivamente "Il Manifesto", in crisi economica, per iniziare una collaborazione assidua con "Il fatto quotidiano".
Inviato e vignettista di "Peace Reporter", Vauro è stato in passato direttore della testata satirica "Boxer" e membro del Comitato Centrale del Pci. È assiduo collaboratore, inoltre, di "Emergency", l'associazione umanitaria fondata da Gino Strada, per la quale nel 2008 ha partecipato alla realizzazione del calendario dell'organizzazione, e di "Freedom Flotilla", per la quale ha disegnato lo stendardo richiamandosi all'ulivo, simbolo della pace.
Nel corso della sua carriera ha dato alle stampe diversi libri: tra gli altri si ricordano, per Manifestolibri, "La satira alla guerra", "Vita e morte della Dc" e "Foglio di via", e per Massari "L'ONU santo: 120 vignette della serie non ci resta che ridere" e "L'ulivo santo". Per l'editore Zelig, invece, ha pubblicato "Premiata macelleria Afghanistan. Vignette dalla guerra" e "Sciusciò. Dal Raggio Verde a Sciuscià edizione straordinaria". Con Piemme, infine, Vauro ha pubblicato "Papeide. Un papa tira l'altro", "Il NostraVaurus", "I peggiori crimini del comunismo", "Il libretto rosso, ovvero La cazzata Potimokin", "Il mago del vento", Kualid che non riusciva a sognare", "La scatola dei calzini perduti" e "Il respiro del cane".
Frasi di Vauro Senesi
Foto e immagini di Vauro Senesi
Commenti
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Vauro Senesi. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Vauro Senesi.
Buon giorno. Scrivo a nome di un gruppo di cittadini di Marzabotto (medaglia d'oro che dà il nome alla più grande strage nazifascista della 2a guerra mondiale, come tu ben sai) che si stanno impegnando contro la guerra e in particolare contro l'invio di armi e materiale bellico all'Ucraina. Abbiamo visto la tua vignetta, particolarmente emblematica su questo aspetto (colomba che porta la granata) e vorrei chiederti se possiamo utilizzarla in un volantino che distribuiremo in questi giorni su questa questione dell'invio delle armi. Nel caso fossi così gentile da concederci l'autorizzazione, ti manderemo copia della bozza del volantino che andremo a definire. Ringraziandoti per l'impegno per la pace che continui a portare avanti, spesso in contesti difficili come quelli dei talk show televisivi, ti salutiamo cordialmente augurando a tutti noi una pace giusta anche nel contesto di questa guerra. Un caro saluto. Claudia Bina
Senti un po' fenomeno, ma quando lo capisci che stai sulle balle a tutti o quasi? ? Tu non sei neanche comunista in quanto anche i comunisti hanno un po' di dignità e non ti vogliono.. Non sai fare altro che far vignette tra l'altro fatte male, mio nipote disegna meglio! E meglio non li dico che c'è gente che vive sapendo fare solo disegnini, non vorrei facesse anche lui cretinate... ma non ti sei accorto che ormai spariscono anche gli inviti in tv? ? Non ti vuole nessuno! Sei solo un essere frustrato che merita il nulla!.. Prima di parlare dei grandi Salvini è Meloni sciaquati la bocca.. Non sei degno neanche lustrar loro le scarpe.. Ma vai.. Spuaaa! !
Povero Vauro, ma perché la sua solidarietà, bontà e richiami alla Costituzione invece che dedicarla ai migranti non li riserva almeno in parte agli italiani che si suicidano ininterrotamente dal 1993 nel silenzio piu6 vergognoso di politici e media, compreso il suo. L'ISTAT il giorno 12 agosto 2012 aveva fatto un comunicato dkve diceva che dal 1993 c'erank oltre 4. 000 suicidi in Italia ma ls cisa non è cambiata sino ai giorni nostri e ora con la crisi dovuta alla pandemia sara anche peggio.
Poi il CENSIS ci dice da qualche anno che tra gli 11 ai 12 milioni di italiani non si curano nemmeno più, sia per le lunghe liste di attesa che a volte vanno oltre l'anno, sia perche6 ormai non hanno piu6 i soldi per pagarsi i ticket.
Ma forse ce l'ha con gli italiani perché da piccolo gli facevano i dispetti?
In Italia si registrano ogni anno circa 4000 morti per suicidio... Secondo i dati ISTAT della “Indagine sulle cause di morte”, nel 2016 (ultimo anno per il quale i dati sono attualmente disponibili) nel nostro Paese si sono tolte la vita 3780 persone. Il 78, 8% dei morti per suicidio sono uomini. 10 set 2020
www. epicentro. iss. it › mentale › gio...
Il fenomeno suicidario in Italia. Aspetti epidemiologici e fattori di.
www. istat. it › archivio
Risultati web
I suicidi in Italia - Istat
Per un Paese migliore dovrebbero andarsene dall'Italia soggetti sgradevoli e inutili come questo Vauro.
Caro signor Vauro. Mi sei letteralmente indigesto. Maleducato, prevaricatore, ossessionato e assolutamente antidemocratico. Un fascistone a tua insaputa. Quando appari in tv mi sovviene: "ecco un trombone". Ti rivedi mai nella tue performance? Ti stai decisamente creando un alone di antipatia assolutamente meritata. Mai pensato ad una visita geriatrica... ma da uno bravo e molto paziente? Fammi un favore, ritirati dalle scene... prendi degli ansiolitici oppure bevi.. basta che ti togli dalle p. ...
Vauro carissimo,
grazie proprio di cuore per quello che ci dai alla fine della trasmissione "Servizio Pubblico".
Ieri sera poi, ti devo dire che ti avrei, se fossi stata lì, abbracciato con profonda commozione, e con la totale condivisione per quello che hai detto a Mauro. Se ti avessero lasciato parlare di più avresti certamente potuto dire tante altre cose vitali sulla pace, sulla contrarietà, senza se e senza ma, non solo verso gli F 35, ma per tutte le fabbriche di armi e le missioni di pace...
Con la perdita dei nostri uomini là reclutati in armi, bisognerebbe parlare di più dell'uranio impoverito e, di conseguenza, di tutti quelli che hanno subìto conseguenze mortali.
Sono amica di Falco Accame e da lui, dalla sua associazione straordinaria, ho appreso tntissime cose veramente scandalose.
Ieri sera, quando si è parlato di Gheddafi e Berlusconi, bisognava raccontare - e ce lo ha testimoniato quel bravissimo giornalista dell'"Espresso" -, i libici portati via dall'Italia, e raccontare la terribile sorte che loro è toccata.
Sono stata in mezzo a loro, ai pochissimi superstiti, in un gazebo in una piazza di Padova, dove abbiamo fatto un minuto di silenzio per quelli che sono stati trovati nelle prigioni di Gheddafi, per quelli che non si trovano più. Una storia raccapricciante, della quale però i preferisce come al solito non parlare.
Grazie per aver fatto ieri sera sentire la tua voce.
Mio figlio mi ha regalato "Farabutto - dichiarazioni d'amore molesto", uno degli ultimi tuoi libri.
Vai sempre avanti Vauro, perchè di persone come te abbimo bisogno per mantenere sempre vivo quello spirito che é da te, nelle tue parole, nelle tue vignette, sempre vivo, intensamente vivo.
Con tanta stima da una compagna di una vita,
un abbraccio affettuoso,
Carla Parpajola.
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