Francesco Schettino
Biografia
Francesco Schettino nasce a Castellammare di Stabia (Napoli) il 14 novembre 1960. È noto per essere stato il comandante della Costa Concordia che il 13 gennaio 2012 naufragò al largo dell'Isola del Giglio (Grosseto, Toscana).
Francesco Schettino è sposato con Fabiola Russo e ha una figlia, Rosella Schettino.
Il celebre incidente: i fatti
L'incidente marittimo avvenuto alla nave da turismo Costa Concordia è molto singolare sia per la dinamica per cui è avvenuto che per le modalità di svolgimento delle operazioni di soccorso e salvataggio.
Salpata dal porto di Civitavecchia a gennaio 2012 per effettuare la crociera "Profumo di agrumi" nel Mediterraneo, la nave Concordia, appartenente alla compagnia di navigazione Costa Crociere è guidata dal comandante Francesco Schettino: a bordo vi sono 4.229 persone (1.013 membri dell'equipaggio e 3.216 passeggeri).
La nave avrebbe dovuto toccare le seguenti tappe:
- Savona
- Marsiglia
- Barcellona
- Palma di Maiorca
- Cagliari
- Palermo
- per poi ritornare a Civitavecchia.
L'incidente che causa il naufragio della Costa Concordia si verifica nei pressi dell'Isola del Giglio (Grosseto, Toscana) dove la nave impatta contro uno scoglio. In conseguenza dell'urto, si apre una falla di circa 70 metri sulla parte sinistra dell'imbarcazione. La crociera si interrompe bruscamente, la nave subisce un forte sbandamento, per poi arenarsi su uno scalino roccioso a nord di Giglio Porto.
Per la precisione, l'imbarcazione urta contro uno degli scogli piccoli delle Scole, ma non è lontana dalla costa: secondo i rilievi effettuati, si trova a circa otto metri di profondità; la riva è lontana soltanto 96 metri.
Inoltre, dopo l'impatto, la nave ha rallentato bruscamente la velocità e l'andatura.
L'incidente si verifica alle ore 21.42 del 13 gennaio 2012.
L'inchiesta giudiziaria
A seguito dell'incidente della Costa Concordia, il comandante Francesco Schettino viene arrestato con l'accusa di naufragio, omicidio colposo plurimo e abbandono di nave in pericolo.
L'inchiesta giudiziaria nei suoi confronti rivela aspetti inediti della vicenda: sembra che il comandante, al momento dell'incidente, fosse in compagnia di una ballerina moldava che faceva parte dell'equipaggio. I due hanno ammesso di aver avuto una relazione.
Le ragioni dell'incidente sono ancora tutte da chiarire: l'ipotesi più accreditata è che sia stata una imperdonabile leggerezza, un errore umano del comandante che ha voluto far fare un "inchino" alla nave. Un gesto che è costato la vita a 32 persone e che ha reso la vicenda della Costa Concordia famosa in tutto il mondo.
Alla fine del mese di maggio 2016 Francesco Schettino viene condannato in appello: la sentenza conferma i 16 anni di reclusione.
Il 12 maggio dell'anno successivo, il 2017, anche il terzo livello di giudizio, quello della Cassazione, conferma la condanna.
Foto e immagini di Francesco Schettino
Commenti
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Francesco Schettino. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Francesco Schettino.
Buon pomeriggio secondo il mio parere non doveva pagare solo il comandante ma anche i altri tre ufficiali e il timoniere e l'equipaggio che in quel momento stavano controllando e non anno riferito al comandante e in più alla costa che si è lavato le mani e in più ai soccorso che in quel momento stavano facendo e le inbarcazioni che anno operato e in più come dice de falco che lui sapeva già cosa stava facendo poteva mandare una lancia a prendere il comandante e riportarlo al bordo invece di fare quella telefonata. E proprio vero che siamo in Italia e il datore di lavoro se la cavano sempre mentre gli operai ci rimettono. Non è giusto che sia il comandante a pagare ma anche gli altri devono essere tassativamente messi in prigione. E non è giusto chi si piglia la promozione e continua a lavorare mentre è una sola persona a pagare. Secondo me di deve riaprire il processo e fare la giustizia perché le 32 vittime dovrebbero riposare in pace e così non è possibile.
Ps Francesco ti auguro buona fortuna e spero che ti aprono il processo per fare la giustizia.