Roberta Pinotti
Biografia
Roberta Pinotti nasce il 20 maggio del 1961 a Genova. Laureata in Lettere Moderne, intraprende la carriera politica sin dalla fine degli anni Ottanta, quando con il Partito Comunista Italiano viene eletta consigliere di circoscrizione a Sampierdarena.
Nel 1991, in seguito allo scioglimento del Pci, decide di aderire al Partito Democratico della Sinistra (che a sua volta darà vita ai Democratici di Sinistra: Pinotti farà parte del cosiddetto "correntone").
L'impegno per la sua città
A partire dal 1993 è assessore della Provincia di Genova con delega alle politiche sociali, alle politiche giovanili e alla scuola; abbandona la carica nel 1997, quando viene nominata assessore per il Comune di Genova con delega alle istituzioni scolastiche.
Nel 1999, terminato il suo mandato nella giunta comunale del capoluogo ligure, viene scelta come segretaria provinciale dei Ds. Mantiene tale ruolo fino al 2001, anno in cui viene candidata alle elezioni politiche: ottenendo più voti di tutti nel collegio Genova 7, è eletta alla Camera dei Deputati.
L'attività di parlamentare
Come cofirmataria, presenta tra l'altro proposte di legge relative alle rappresentanze sindacali unitarie sul posto di lavoro, alle molestie sessuali sul posto di lavoro, all'istituzione di un fondo di cofinanziamento per i centri delle donne, alla promozione del parto fisiologico, all'istituzione delle banche di sangue da cordone ombelicale, alle pari opportunità nell'accesso alle cariche elettive e agli uffici pubblici, all'istituzione della giornata nazionale contro la pena di morte, alle norme contro le discriminazioni dovute all'orientamento sessuale, alla disciplina dell'unione domestica e all'istituzione della giornata della dignità.
Come prima firmataria, invece, presenta due proposte di legge nel 2005: la prima riguarda le "disposizioni in materia di unificazione dei ruoli normale e speciale delle Armi di fanteria, cavalleria, artiglieria, genio e trasmissioni con i corrispondenti ruoli dell'Arma dei trasporti e materiali"; la seconda concerne la modifica dell'articolo 2 della legge numero 374 del 29 ottobre del 1997 sulla messa al bando delle mine antiuomo.
Le nuove elezioni e la Commisione Difesa
Dopo il quinquennio del governo Berlusconi, Roberta Pinotti si candida anche in occasione delle politiche del 2006: riconfermata in Parlamento, dopo avere aderito al gruppo parlamentare dell'Ulivo è la prima donna italiana a essere nominata presidente della IV Commissione Difesa della Camera.
Nel settembre del 2006 dichiara di non essere intenzionata a partecipare alle elezioni primarie dell'Unione che si terranno per scegliere il candidato sindaco della coalizione di centrosinistra a Genova, preferendo concentrarsi sull'attività di parlamentare.
Nel 2007 viene nominata responsabile nazionale difesa e sicurezza nella segreteria nazionale del Partito Democratico appena nato.
Con la caduta del governo Prodi e le nuove elezioni politiche che si tengono già nel 2008, Roberta Pinotti viene candidata - sempre in Liguria - per la prima volta al Senato: viene eletta nuovamente.
Al Senato della Repubblica
In qualità di senatrice, presenta come prima firmataria sei ddl, uno dei quali riguarda l'istituzione del marchio etico per il riconoscimento delle imprese socialmente responsabili. Scelta da Walter Veltroni, segretario del partito, come ministro della Difesa del governo ombra del Pd che dovrebbe tenere sotto controllo l'operato del governo di Silvio Berlusconi, lascia tale ruolo nel febbraio del 2009, quando il nuovo segretario del Pd Dario Franceschini la sceglie come presidente nazionale del Forum Difesa del partito.
Dal 13 ottobre del 2010 Roberta Pinotti è vicepresidente della commissione difesa del Senato.
La candidatura a sindaco di Genova
Nel 2012 sceglie di presentarsi alle primarie che dovranno stabilire il candidato sindaco di Genova per il centrosinistra: viene sconfitta, però, da Marco Doria (presentatosi come indipendente ma appoggiato da Sel, che ottiene il 46% dei voti) e da Marta Vincenzi (sindaco uscente, che conquista il 27,5% delle preferenze), arrivando solo al 23,6%.
Nel 2013, con le nuove elezioni politiche, Roberta Pinotti viene eletta ancora una volta al Senato. Segretario del gruppo Pd a Palazzo Madama, il 14 marzo lascia la vicepresidenza della commissione difesa, mentre a maggio - con il nuovo governo che vede Enrico Letta Presidente del Consiglio - è nominata sottosegretario di Stato al Ministero della Difesa di Mario Mauro.
Prima donna alla guida del Ministero della Difesa
L'anno successivo, con le dimissioni di Letta e la scelta di Matteo Renzi come nuovo premier, viene proposta dall'ex sindaco di Firenze come ministro della difesa: Pinotti giura ufficialmente il 22 febbraio del 2014, prima donna italiana ad avere questo incarico.
Come primo impegno ufficiale, decide di incontrare le mogli dei due marò italiani tenuti prigionieri in India da due anni. Tra le varie decisioni che assume nel corso del suo mandato, c'è anche quella di stringere un accordo con le amministrazioni comunali di Firenze, di Milano e di Roma per riqualificare le locali caserme dismesse, per una superficie complessiva che supera il milione di metri quadri: tali spazi verranno riconvertiti in poli culturali, aree artigianali, alloggi popolari e altre strutture destinate a uso civile.
Nell'agosto del 2014, Pinotti presenta alle commissioni Difesa ed Esteri della Camera e del Senato - insieme con Federica Mogherini, ministro degli esteri - la richiesta di spedire armi ai curdi aggrediti dagli uomini armati dell'Isis. All'inizio di settembre dello stesso anno, il ministro genovese vola in India dopo avere appreso che uno dei due marò, Massimiliano Latorre, è stato colpito da un'ischemia ed è stato ricoverato in un ospedale di Nuova Delhi.
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Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Roberta Pinotti. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Roberta Pinotti.
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