Miguel Indurain
Biografia • Il gentiluomo e i suoi pedali
Miguel Indurain Larraya nasce a Villava, paese della comunità autonoma della Navarra (Spagna), il giorno 16 luglio 1964. Straordinario campione del ciclismo, il nome di Indurain è ricordato soprattutto per essere stato il primo corridore a vincere per cinque volte consecutive il Tour de France, la più prestigiosa corsa a tappe di questo sport. Con straordinarie doti di passista, pur essendo stato fortissimo in montagna, l'arma in più di Indurain sono sempre state le tappe a cronometro. Non era uno scalatore classico ma era sempre fra i migliori, con il suo passo regolare, quando la strada saliva.
La passione di Miguel Indurain per il ciclismo nasce in maniera abbastanza casuale, durante gli allenamenti sui 26 km tra Villava ed Elloriz, il paese della madre. Vince la sua prima corsa ufficiale all'età di undici anni, quando veste i colori del Club Ciclista Villavès. Famosa resta una frase del campione con cui descrive il premio di questo suo primo successo: "Un bocadillo y una Fanta, y eso me gustò" (Un panino e una Fanta sono bastati a farmi contento).
Nel 1983 vince il campionato nazionale nella categoria dilettanti, poi l'anno dopo diventa professionista. Da allora militerà nello stesso gruppo sportivo (guidato da Josè Miguel Echavarri), dapprima nominato "Reynolds" e in seguito "Banesto", fino alla fine della carriera agonistica.
La prima partecipazione di Indurain al Tour arriva già nel 1985. La prima vittoria tra i professionisti è una frazione al Tour de L'Avenir, gara a tappe che conquista nel 1986. La sua prima vittoria di tappa al Tour de France risale al 1989.
In questi primi anni da professionista il gregario Miguel Indurain cresce aiutando Pedro Delgado, dal quale impara moltissimo, e che aiuta soprattutto nella conquista del Tour de France del 1988.
Dopo cinque anni di esperienza, ritiri programmati e successi di tappa (la prima come detto è del 1989, poi ancora un'altra nel 1990), l'allievo supera il maestro. È il Tour de France edizione 1991: Indurain, diventato capitano, vince dominando le due cronometro (di Alencon e Macon) e soprattutto grazie ad un attacco nella tappa pirenaica di Val Louron che lo vede lottare al fianco dell'italiano Claudio Chiappucci. Qui si apre di fatto l'era Indurain.
Indurain fa il suo esordio nel Giro d'Italia nel 1992 e lo vince stracciando ogni avversario nella cronometro di Sansepolcro. Passa qualche settimana e al Tour si ripete: sbaraglia gli avversari nella crono di Lussemburgo e amministra il vantaggio sulle montagne. L'anno dopo è di nuovo "dopppietta" Giro e Tour. Indurain eguaglia campioni dai nomi altisonanti come Jacques Anquetil, Fausto Coppi, Eddy Merckx, Bernard Hinault e Stephen Roche. A scaldare i cuori degli amanti di questo sport arriverà successivamente Marco Pantani la cui ascesa inizierà al volgere della carriera dello spagnolo.
Indurain vince cinque Tour de France consecutivi, impresa non riuscita nemmeno a Merckx, Hinault o Anquetil (campioni che hanno vinto cinque volte ma non consecutivamente); lo spagnolo sarà superato nella storia della corsa solo qualche anno dopo dallo statunitense Lance Armstrong.
I successi di Indurain sono frutto di straordinarie qualità atletiche ma anche di uno spiccato talento tattico, che lo ha portato spesso a cedere i successi parziali di tappa per assicurasi quelli in classifica generale.
Altre gare in cui Indurain ha lasciato il segno sono le due Parigi-Nizza vinte, due Giri di Catalogna, un secondo posto alla Vuelta di Spagna 1991 e un terzo posto al Giro d'Italia 1994. L'unica gara in linea vinta è stata la Classica di San Sebastian, nel 1990. Nella sua prestigiosa carriera vanno annoverati anche i tre podi ottenuti ai Campionati del Mondo: terzo a Stoccarda nel 1991, secondo nel 1993 a Oslo (dietro Lance Armstrong), secondo nel 1995 a Duitama (Colombia), beffato dal connazionale Abraham Olano. Nel suo palmares conta il Mondiale a cronometro del 1995 e il record dell'ora di 53,040 km, stabilito nel velodromo di Bordeaux nel 1994 (tempo poi annullato dall'UCI).
Dopo la delusione del mondiale colombiano Indurain fallisce un nuovo tentativo di record dell'ora a Bogotà. Nel 1996 viene poi detronizzato al Tour de France dal danese Bjarne Rijs. Seguono un ritiro alla Vuelta e la mancata partecipazione al Campionato del Mondo. Indurain prima di terminare la carriera ottiene però un altro grande risultato sportivo: vince la medaglia d'oro alla cronometro delle Olimpiadi di Atlanta 1996.
Con 111 corse vinte in carriera, dopo il ritiro Miguel Indurain, si occupa di varie attività economiche - tra le quali vi sono concessionarie automobilistiche, grandi magazzini sportivi e tenute agricole - seguendo tuttavia ancora il mondo del ciclismo, curando rubriche per la stampa spagnola in occasione delle grandi corse internazionali. Oggi insieme alla moglie Marisa ed i tre figli, Miguelito, Anna e Jon, vive a Olaz - nei dintorni di Pamplona - dove gestisce un negozio di biciclette ed articoli sportivi.
Aforismi di Miguel Indurain
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