Franco Marini
Biografia
Franco Marini nasce a San Pio delle Camere (in provincia dell'Aquila) il giorno 9 aprile 1933, primo figlio di una famiglia numerosa. Dopo aver frequentato il liceo classico a Rieti, aver conseguito una laurea in giurisprudenza, e aver svolto il servizio militare come ufficiale negli alpini, entra in politica nel 1950 a soli 17 anni nelle file del partito della Dc (Democrazia Cristiana); è anche attivo nell'Azione Cattolica e nelle ACLI. Non è ancora laureato quando Franco Marini inizia la sua attività lavorativa in un ufficio contratti e vertenze della CISL.
Franco Marini: i primi anni di esperienza politica
Passano pochi anni durante i quali il giovane Franco ha modo di formare la sua esperienza, poi Giulio Pastore (fondatore e primo segretario nazionale CISL) lo assegna all'ufficio studi del ministero per il Mezzogiorno. Franco Marini diviene vero e proprio discepolo di Pastore, tanto che la sua carriera lo vede ricoprire il ruolo prima di Segretario generale aggiunto della Federazione dei Dipendenti Pubblici (1965), poi assumere un ruolo sempre maggiore in termini di responsabilità all'interno del sindacato: durante gli anni Settanta diventa vicesegretario della CISL e nel 1985 il suo nome è scelto per ricoprire la massima carica, quella di segretario nazionale.
Gli anni '90
In campo politico, alla morte di Carlo Donat Cattin - siamo nel 1991 - esponente democratico di rilievo, Franco Marini diventa la persona che eredita la leadership della sua corrente interna (Forze nuove), che ha caratteristiche che l'avvicinano sensibilmente al mondo del lavoro. Nell'aprile dello stesso lascia la segreteria della CISL per ricoprire la carica di Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale del VII Governo Andreotti.
La prima candidatura alle elezioni politiche di Franco Marini arriva nell'anno 1992: a livello nazionale è il primo degli eletti della Democrazia Cristiana; il segretario Mino Martinazzoli lo sceglie immediatamente per l'incarico di responsabile organizzativo. La storia della Dc viene rivoluzionata in questi anni difficili: Marini nel 1994 segue la formazione del Partito Popolare Italiano e ne diviene segretario nel 1997 succedendo a Gerardo Bianco. Il partito entra nella grande coalizione dell'Ulivo e la filosofia politica che Marini segue è quella di mantenere l'individualità di partito all'interno dell'alleanza, in netto contrasto con l'idea del leader Romano Prodi, che invece auspica una vera e forte unione dei partiti.
Gli anni 2000
Nel 1999 Franco Marini viene eletto al parlamento europeo; nello stesso periodo lascia la segreteria del Partito Popolare: a succedergli è Pierluigi Castagnetti. In occasione delle elezioni politiche del 2001 il partito si allea con la Margherita, che successivamente scegli Marini come responsabile organizzativo. All'interno della Margherita rappresenta le posizioni più centriste, inizialmente prudenti sull'idea della formazione di quello che sarà il Partito Democratico, soggetto politico che nel nuovo millennio collegherà le forze di sinistra.
Alle successive elezioni politiche, nel 2006, Franco Marini è eletto senatore: nella formazione del governo viene scelto come candidato alla presidenza del senato, carica che ottiene il 29 aprile 2006. Il suo mandato a Palazzo Madama si conclude il 28 aprile 2008: il suo successore è Renato Schifani.
Gli ultimi anni
Nel 2013 in occasione delle elezioni del Presidente della Repubblica il suo nome è tra i principali candidati del Partito Democratico. In questa occasione il giornalista Giorgio Meletti, di lui ha scritto:
Franco Marini ha compiuto la settimana scorsa 80 anni e si prepara all'ultimo tentativo di coronare una carriera tutta nel nome della prudenza, dell’equidistanza, del buon vicinato, sempre in nome di una saggezza popolare della quale si ritiene magistrale profeta.
Franco Marini si è spento all'età di 87 anni il 9 febbraio 2021 a causa del Covid-19.
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