Rafael Benitez
Biografia • Gioco solido
Rafael Benítez Maudes - anche chiamato più semplicemente Rafa Benitez - nasce a Madrid il giorno 16 aprile 1960. Come calciatore inizia a fare sul serio quando entra nella rosa giovanile del Real Madrid, tuttavia non arriverà mai a giocare in prima squadra. Abbandona il calcio agonistico per dedicarsi agli studi universitari; studia presso il Politecnico di Madrid e consegue una laurea in Educazione Fisica nel 1982 (anno dei mondiali di calcio spagnoli) con il massimo dei voti. Torna poi nel mondo del calcio ma con il ruolo di allenatore.
Rafa Benítez sembra ripercorrere lo stesso percorso intrapreso in passato come giocatore: viene chiamato ad allenare la squadra primavera del Real Madrid, ma non arriverà mai alla guida della prima squadra. L'esordio importante arriva nel 1995 nella Prima Divisione spagnola, sulla panchina del Real Valladolid: Benitez porta il team ad ottenere una salvezza tranquilla.
L'anno seguente scende in Seconda Divisione, prendendo in mano le redini del modesto Osasuna. Poi passa all'Extremadura, squadra che porta ad ottenere una storica promozione nella massima serie. Nel 1998 si unisce in matrimonio con Maria de Montserrat dalla quale avrà due figlie, Claudia (1999) e Agata (2002).
La consacrazione di tecnico di grande livello e la conseguente attenzione internazionale arriva nella stagione 2001-2002 quando vince il campionato spagnolo sulla panchina del Valencia. Sempre con il Valencia, dopo un anno non straordinario (2003), nel 2004 riesce a conquistare un altro campionato spagnolo e anche una Coppa UEFA. Benitez plasma negli anni una squadra con un gioco non particolarmente brillante ma tenace e solido, caratteristiche queste che lo fanno apprezzare molto dalle società inglesi.
Infatti è proprio il Liverpool a volerlo; lo spagnolo si trasferisce così oltremanica dove l'esperienza inglese lo proietta nell'olimpo del calcio mondiale: nella prima stagione (2004/2005) non ottiene grandi successi, tanto che in pochi mesi qualcuno vocifera di un possibile esonero per lui. Benitez dimostra di che pasta è fatto e, dopo una discreta rimonta, il Liverpool riesce ad arrivare quinto nella Premier League, ma soprattutto arriva a giocare una finale di Champions League storica e indimenticabile.
Nella notte di Istanbul, i Reds (così sono ribattezzati i giocatori del Liverpool) affrontano la squadra italiana del Milan, guidata in panchina da Carlo Ancelotti.
Alla fine del primo tempo il Milan vince di tre reti a zero: la squadra di Rafa Benitez compie un'impresa e rimonta fino a pareggiare 3-3. La coppa viene assegnata dopo i calci di rigore ed è proprio il Liverpool a conquistare il trofeo. Benítez consegue un record storico nel mondo del calcio, quello di essere l'unico allenatore al mondo ad aver vinto due coppe europee consecutive con due squadre diverse.
Nella stagione 2005-2006 porta i Reds a vincere la Supercoppa Europea battendo in finale i russi del CSKA Mosca con il punteggio di 3-1 (dopo i tempi supplementari). Nella stagione 2006/2007 il Liverpool raggiunge nuovamente la finale di Champions League e il suo avversario è nuovamente il Milan: questa volta però viene sconfitto per 2-1 (2 reti di Filippo Inzaghi e una di Kuyt). Nella stagione 2007/2008 dopo una mirabolante campagna acquisti (tra cui Fernando Torres dall'Atletico Madrid, acquistato per 38 milioni di euro) i Reds si trovano in quarta posizione in Premier League e riescono a raggiungere ancora una volta la semifinale di Champions League: è la seconda volta in cui Benitez a gennaio rischia l'esonero, poi in primavera sbalordisce portandosi ai vertici dell'Europa.
Nella stagione 2008-2009 guida il Liverpool fino al secondo posto in Premier League. Dopo sei stagioni in cui ha vinto quattro trofei, nel giugno 2010 l'allenatore e la società inglese si accordano per una separazione consensuale. Benitez arriva in Italia per allenare l'Inter, ereditando la panchina lasciata da José Mourinho. L'avvio di stagione non è così brillante come ci si aspetta, tuttavia alla fine dell'anno arriva il primo trofeo importante: vince il campionato mondiale per club.
L'amore tra la società e il tecnico però non sboccia e alla fine del 2010 il rapporto si rompe. Dopo una stagione sulla panchina del Chelsea (2012), torna in Italia sulla panchina del Napoli per sostituire Walter Mazzarri. Il 3 giugno 2015 viene annunciato come nuovo tecnico del Real Madrid, con cui firma un contratto triennale da oltre 5 milioni di euro netti a stagione, tuttavia all'inizio del 2016 viene esonerato. Torna a sedere su una panchina, chiamato dal Newcastle United nel mese di marzo.
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