Pier Luigi Bersani
Biografia • Esporsi a sinistra
Pier Luigi Bersani nasce il 29 settembre 1951 a Bettola, comune montano della valle del Nure in provincia di Piacenza. La sua è una famiglia di artigiani. Il padre Giuseppe era meccanico e benzinaio.
Dopo aver frequentato il liceo a Piacenza, Bersani si iscrive all'università di Bologna dove si laurea in Filosofia, con una tesi su San Gregorio Magno.
Sposato con Daniela dal 1980, ha due figlie Elisa e Margherita. Dopo una breve esperienza da insegnante, si dedica completamente alla attività amministrativa e politica. Viene eletto consigliere regionale dell'Emilia-Romagna. Ne diventerà il presidente il 6 luglio 1993.
Riconfermato alla presidenza nell'aprile del 1995, si dimetterà nel maggio del 1996 quando sarà nominato Ministro dell'Industria dal Presidente del Consiglio Romano Prodi.
Dal 23 dicembre 1999 al giugno 2001 Pierluigi Bersani ricopre la carica di Ministro dei Trasporti. Alle elezioni politiche del 2001 viene eletto deputato per la prima volta nel collegio 30 Fidenza-Salsomaggiore.
Insieme a Vincenzo Visco, fonda Nens (Nuova Economia Nuova Società). Dopo il congresso dei Ds al Bpa Palas di Pesaro nel novembre 2001, Pier Luigi Bersani è membro della Segreteria nazionale e viene nominato responsabile economico del partito.
Nel 2004 è eletto Parlamentare europeo nella circoscrizione Nord-Ovest. Nel 2005 dopo il congresso di Roma succede a Bruno Trentin alla guida della Commissione Progetto dei Ds con il compito di coordinare le linee-guida del programma elettorale dei Democratici di sinistra in vista delle elezioni politiche.
Dopo la vittoria dell'Unione nel maggio 2006, Bersani è il ministro dello Sviluppo economico. Tra i protagonisti della nascita del Partito Democratico, dal novembre 2007 è nel Coordinamento nazionale del Pd.
Dopo le dimissioni di Walter Veltroni dalla guida del Pd nel febbraio del 2009, Pier Luigi Bersani viene indicato come uno dei possibili successori. Le redini del Partito Democratico vengono prese in mano da Dario Franceschini (vice segretario in carica); Bersani si candida per diventare segretario del Pd in vista delle primarie che si tengono nell'autunno del 2009. È lui ad essere eletto nuovo leader del partito.
Alla fine del 2012, a un anno di attività del governo Monti, il partito si ritrova ad avere consensi record a livello nazionale (oltre il 30 percento): si indicono le elezioni primarie e i candidati sono cinque, tra cui Matteo Renzi e Nichi Vendola. Bersani vince il ballottaggio con Renzi: sarà l'emiliano il candidato premier delle successive elezioni politiche.
Dopo le elezioni politiche del 2013 che vedono il Pd vincitore di una esigua misura rispetto a Pdl e MoVimento 5 Stelle, Pier Luigi Bersani è incaricato di formare un governo: dopo i primi tentativi di mediazione con le forze politiche che vanno a vuoto, il governo si trova a dover eleggere il nuovo Presidente della Repubblica; il Pd combina un vero e proprio disastro politico (bruciando in giornate frenetiche e convulse le candidature di Franco Marini e Romano Prodi), tanto che gli eventi portano Bersani ad annunciare le proprie dimissioni dalla guida del partito.
Frasi di Pier Luigi Bersani
Foto e immagini di Pier Luigi Bersani
Commenti
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Pier Luigi Bersani. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Pier Luigi Bersani.
Perplesso da una sua affermazione
Gentile Dottor Bersani,
Ho ascoltato come sempre con interesse il suo intervento nella trasmissione Di Martedi, ospite di Giovanni Floris. Confesso che sono rimasto un po perplesso da una sua affermazione. Nel commentare, a mio avviso, a ragione, che in Italia manca una vera destra liberale, Lei ha citato l'esempio della Francia dove la borghesia ha tagliato la testa al re, come se quel passaggio di storia che è mancato in Italia sia stato un peccato. Spero di avere inteso male, perché se la prima parte della rivoluzione francese che ha portato alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, è una bella pagina, la seconda parte, che ha portato al regime del Terrore e ai Tribunali Rivoluzionari è una pagina catastrofica.
Le parole con le quali ha distrutto il famigerato lavoro precario
Ill. mo On. Bersani, mi hanno colpito in maniera molto positiva le parole con le quali, alla trasmissione “L'aria che tra”, ha distrutto il famigerato lavoro precario, come darle torto... impossibile! Del resto senza una certezza economica è praticamente impossibile proiettarsi verso il futuro, crearsi una famiglia, mettere al mondo dei figli con la consapevolezza di non avere la capacità economica per farli crescere e soddisfare i loro bisogni primari come mangiare, vestirsi e avere unn tetto sulla testa. Complimenti vivissimi anche se... ha tralasciato di ricordare agli italiani che questa sciagurata riforma del lavoro è stata voluta pensi un po'... proprio dalla sinistra con la legge Biagi del 2003 che introduceva il lavoro a tempo determinato, a progetto, i cocoprò, i coccodè... e i tutto con l'avvallo dei sindacati che dalla tutela dei lavoratori sono passati alla tutela della casta e dei più forti... ma del resto l'acqua va al mare!
A proposito del calo demografico rassicuri gli italiani ci penseranno gli africani a ripopolare l'Italia, pagare le nostre pensioni (con i proventi derivanti dalla vendita di droga) e dulcis in fundo... garantiranno alla sinistra quei voti sui quali non potete più contare perché gli italiani finalmente cominciano ad aprire gli occhi.
Le svelo un segreto... gli italiani non hanno l'anello al naso con tutto il rispetto per le popolazioni indigene che potrebbero insegnarvi come tutelare il proprio territorio a differenza di chi in questi anni di governo non ha fatto nulla per proteggerlo dandogli il dovuto rispetto, cura e manutenzione per evitare i disastri ai quali assistiamo ormai da anni.
La democrazia secondo Bersani e la Sinistra
Egr. On. le Bersani, lasci che esprima tutta l'indignazione possibile per le sue dichiarazioni contro un eventuale Governo guidato dal centrodestra, così come tutti i sondaggi danno probabile, se solo si potesse concedere agli italiani di votare. Dalle suddette dichiarazioni traspare qualcosa che va oltre il normale duello fra partiti. E non si prenda la scusa che Salvini e Meloni sarebbero anti-europei, tutti i paesi EU stanno facendo solo i propri interessi e i burocrati di Brussels inanellano errori a non finire, vorrebbero solo un'Europa diversa e migliore. Piuttosto le chiedo cosa intende Lei per democrazia, intende forse che la sinistra debba stare sempre e comunque al governo, nonostante la maggioranza degli italiani non lo pensi ? La presunzione è uno dei peggiori difetti che può avere un politico, difetto piuttosto comune nell'area del centrosinistra e lasci che glielo dica un suo vecchio elettore.
Vacini per persone fuori regione
Caro Bersani, le pongo un problema che ha la mia compagna, si trova in Sardegna (lei è Friulana) ha 73 anni abbiamo chiesto di potersi vacinare le è stato risposto che deve cambiare residenza e quindi il medico. Noi trascorriamo circa sei mesi in Sardegna e sei mesi in Friuli in media tre mesi per volta, quindi ogni volta che cambiamo regione dovremmo cambiare medico non le sembra un controsenso? Le chiedo se può intervenire presso il suo collega di partito On Speranza per mettere rimedio a questa situazione, la ringrazio e saluto.
La sinistra dov'è
Questa è una lettera che ho scritto al ministro Speranza, vorrei che anche lei, che stimo, la leggesse: "Sono 5 mesi che mio marito ed io non vediamo nostra figlia e i nostri nipotini, ora però abbiamo un'alternativa, possiamo incontrarci per Pasqua all'estero in una bella località europea, noi partendo dalla Toscana e loro dall'Emilia. In un'Italia tutta chiusa avete il coraggio di fare una simile ordinanza con una ridicola quarantena di cinque (dico cinque!) giorni e due tamponi che non risolvono certo il problema delle infezioni che possono essere portate in Italia dai vacanzieri. E poi, ministro della salute Speranza, lei un tempo non era di sinistra? io l'ho votato Leu e ora devo vedere che si privilegiano come sempre coloro che si possono permettere vacanze all'estero, seconde case... ma sì, tanto ormai è tutto uguale, destra sinistra, così si dice, invece non è vero. Mio padre, che lavorava all'altoforno alla Magona di Piombino diceva: "I poveri a casa! " Io, allora ragazza, ridevo... e ora a 70 anni ecco cosa devo vedere! Vi dovreste vergognare. " Che ne pensa onorevole Bersani?
Intervento alla trasmissione "Aria che tira"
Non ho mai scritto a nessun politico, ho parlato con Lei solo 3 volte rincontrandola a Roma e a Fabriano, poiché avevo una gran simpatia nei suoi confronti.
Non avrei mai pensato che Lei potessi esprimessi in quel modo verso Renzi, mi sono vergognato delle sue espressioni.
Cordiali saluti
Placido De Luca
Auguri di Buon Compleanno.
Non so se l'onorevole Bersani leggerà questo mio commento ma ugualmente voglio permettermi di mandarle un messaggio.
L'Onorevole Bersani sul tema della tassazione in italia ha sempre detto e ripetuto: " chi ha di più deve dare di più ", riferendosi naturalmente non solo al reddito reale in denaro ma pure alle cose, in particolare immobili come terreni e fabbricati anche nelle condizioni in cui non producono alcun reddito ma, sia pure in astratto, potrebbero produrre reddito per come è attualmente con la tassa IMU, la dizione usata dai tassatori è " suscettibili di creare reddito ". All'onorevole Bersani forse involontariamente sfugge un particolare e cioè che le tasse si devono pagare con denaro contante e non con un pezzo di muro o con una carriola di terreno. Chi non ha un reddito sufficiente come fa a pagare l'IMU o altre tasse su cose che non danno reddito reale ? Molti in italia risparmiano sul cibo e sulle cure mediche per poter pagare le tasse. Certamente gli immobili e le altre cose si possono vendere ma in questa situazione creata dalla tassa IMU si parla di svendere, comprerebbe in tal caso chi è più ricco e può pagare l'IMU perché ha altri redditi sufficienti, questo significa vantaggio per i più ricchi che possono investire, in attesa di tempi migliori, ai danni dei più poveri.
Stando a queste teorie di " chi ha di più deve dare di più " sol perché quanto posseduto potrebbe potenzialmente creare reddito, l'onorevole Bersani potrebbe proporre al governo di mettere una tassa sull'intelligenza perché l'intelligenza può produrre reddito così chi è più intelligente da di più, chi è meno intelligente da di meno, chi è cretino non da nulla. Oggi esistono metodi per misurare il quoziente di intelligenza dunque il suggerimento è attuabile.
Mi sembra di essere in linea con l'attuale governo che cerca di inventarsi tasse su tutto e vorrei dare il mio modesto contributo. Se vi viene da ridere penso che avete ragione. Purtroppo oggi c'è da ridere per evitare di piangere di fronte agli incubi fiscali che si prospettano davanti a noi.
Carissimo Pierluigi, mi permetto di chiamarla per nome perché la sento più di un amico. Ho sempre ammirato la sua coerenza durante tutta la sua lunga carriera politica; pertanto, le chiedo di far sentire ancora la sua voce, che è ancora molto importante.
Ce ne fossero altri come lei.Le faccio tanti auguri di cuore e continui come ha sempre fatto finora.
Gent.mo Pierluigi
mi spiace dovertelo dire , ma non condivido piu' la tua mancanza di spina dorsale, basta inchinarsi ad un furbastro ignorante come Renzi e' ora di mandarlo a casa, al posto suo puo' ritornare tranquillamente letta che ha uno spessore ed una preparazione di tutto rispetto. e' ora che tu dica a Renzi che cambi l'italicus in mancanza con chiarezza insieme a Cuperlo di dirgli che voterete no- no - a quell'aborto di leggi scritte coi piedi dalla sua amica . basta genuflessioni o perderai tutto il pd. a cosa aspetti - coraggio!!!
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