David Cameron
Biografia • Rinnovamenti d'oltremanica
David William Donald Cameron nasce a Londra, nel Regno Unito, il 9 ottobre del 1966. Nuovo interprete del centrodestra britannico, politico tra i più giovani d'Europa, diviene Primo Ministro del Regno Unito il giorno 11 maggio del 2010.
Ricostruire le origini della sua famiglia e raccontare i suoi legami con l'aristocrazia britannica e, soprattutto, con la stessa corona inglese, non è un'impresa facile, dati i secoli trascorsi e i vari intrecci familiari. Tuttavia di David Cameron occorre sapere che di certo non è di umili origini, come si suole dire in alcuni casi. Suo padre è Ian Donald Cameron, morto nel 2010, e per anni stock-broker nella City londinese, affarista non di poco conto e che ha permesso ai suoi quattro figli di vivere in maniera più che benestante. Inoltre, egli stesso discende da una famiglia di grossi commercianti, capeggiata dal bisnonno, il quale dopo aver fatto fortuna con la vendita del grano negli Stati Uniti, sul finire dell'Ottocento aveva fatto ritorno in Scozia, terra d'origine dei Cameron, costruendo lì la propria residenza. La moglie, madre di David, si chiama Mary Fleur Mount ed è anche lei una professionista rispettabile, giudice di pace e a propria volta figlia di Sir William Mount, noto come "II baronetto Mount".
Ma non è tutto. Secondo le fonti, David Cameron discende direttamente dal re Guglielmo IV d'Inghilterra, per via della sua amante Dorothea Jordan, la quale getta un ulteriore legame tra lui e la stessa regina Elisabetta II, seppur in modo illegittimo, cosa che non gli dà, ovviamente, alcun diritto di successione a livello dinastico. Anche tra i nonni materni e paterni, vanta diversi legami sia con l'aristocrazia inglese che con l'ala più conservatrice del Parlamento, area politica da cui proviene tutta quanta la sua famiglia, sino agli antenati più lontani.
Il giovane David trascorre le propria infanzia e giovinezza nel quartiere di Peasemore, nel Berkshire, insieme al fratello Alexander, avvocato di tre anni più grande di lui, e le due sorelle, Tania e Clare. Dopo Heatherdown e Winkfield, i due istituti altolocati nei quali comincia la sua educazione, David studia nella prestigiosa scuola privata dell'Eton College, sempre nel Berkshire, facendosi notare per i brillanti risultati. Tuttavia in questo periodo l'adolescente Cameron viene anche multato per un episodio legato alla cannabis, di cui avrebbe fatto uso in quegli anni, insieme con altri compagni di scuola. Le materie nelle quali eccelle sono l'arte, l'economia e, soprattutto, la politica. Grazie all'abilità che dimostra in questi ultimi due campi, si guadagna l'esame di ammissione ad Oxford, che supera brillantemente.
Si diploma nel 1984, scegliendo di prendersi poi quasi un anno sabbatico, prima di cominciare la sua carriera universitaria nella più rinomata università britannica. Durante questo lasso di tempo, il giovane studente si guadagna una sorta di apprendistato al seguito del deputato Tim Rathbone, ottenendo l'accesso ad alcuni lavori nella Camera dei Comuni. Segue a questa esperienza una breve permanenza ad Hong Kong, questa volta al seguito della collega del padre, Jardine Matheson.
Di ritorno dall'Oriente, si ferma a Mosca e a Jalta, durante il periodo sovietico. Ad Oxford poi studia al collegio di Brasenose, sotto la guida del liberale Vernon Bogdanor, il quale descrive i suoi anni di apprendistato accademico come brillanti e al contempo turbolenti. Durante il periodo universitario infatti David Cameron si lega all'esclusivo club di Bullingdon, figurando, insieme con il futuro sindaco di Londra Boris Johnson come uno dei protagonisti di certi episodi di violenza e devastazione cittadina, denunciato e arrestato per danneggiamento di proprietà privata.
Nel 1988, nonostante questi atti non proprio pacifici, Cameron si laurea con il massimo dei voti e con la lode. Subito dopo il conseguimento della laurea, lavora per il Dipartimento di ricerca conservatore, fino al 1993. È tra i giovani strateghi politici al seguito del partito vincitore alle elezioni del 1992, ma vive anche diverse vicissitudini non proprio limpide, con alcuni dissapori interni dei quali si rende suo malgrado protagonista. Anche per queste ragioni, l'anno dopo la sua uscita dal dipartimento, nel 1994, accetta un lavoro come Direttore degli affari della Carlton Comunication. L'esperienza dura fino al 2001, e vede il futuro Primo Ministro inglese portare una giovane e rampante società mediatica tra i primi posti nell'ambito delle comunicazioni digitali, tra i fondatori del Digital Broadcasting britannico.
Il richiamo della politica però, unito ad un bisogno di svecchiamento dei programmi e di ricambio generazionale nell'ala conservatrice, lo porta a "ritornare in campo". Sono questi gli anni della supremazia del partito laburista inglese, con Tony Blair a fare da padrone della politica britannica. Intanto sposa Samantha Gwendoline Sheffield, il giorno 1 giugno 1996, al Ginge Manor, nell'Oxfordshire. Dalla propria moglie il futuro Capo di Governo inglese avrà quattro figli.
Il 6 dicembre del 2005 David Cameron viene eletto come nuovo leader dei Tory, a seguito delle dimissioni rassegnate dal proprio antecedente, Michael Howard. Dopo cinque anni, alle elezioni generali britanniche del 6 maggio del 2010, Cameron porta il suo partito al miglior risultato dal 1992, l'ultimo anno che valse ai Tory il Parlamento inglese. Il suo lavoro porta i conservatori ad una maggioranza relativa, con 306 seggi ottenuti: molti sì, ma non sufficienti per avere la maggioranza assoluta. All'appello infatti mancano 20 seggi e per questa ragione Cameron decide di accordarsi per un governo di coalizione, che in Inghilterra viene definito "Parlamento appeso", o "hung Parliament". L'accordo viene stipulato dal Primo Ministro con il partito dei Liberal-Democratici guidato da Nick Clegg.
Il giorno 11 maggio 2010 pertanto, a seguito delle dimissioni di Gordon Brown da Primo Ministro, la Regina Elisabetta II invita formalmente David Cameron a formare un nuovo governo.
Ad appena 43 anni, Cameron è il più giovane Primo Ministro del Regno Unito dai tempi di Lord Liverpool, risalente al 1812.
A conferma della sua intenzione di rispettare gli accordi post-elettorali, che di fatto gli sono valsi la nomina a Capo di Governo inglese, il Primo Ministro nomina, come una delle sue primi iniziative governative, il capo dei liberal-democratici Nick Clegg come suo vice ufficiale.
Durante i disordini nei quartieri londinesi dell'estate del 2011, l'esponente dei Tory si conferma come un leader autoritario, determinato a non scendere a compromessi con le sacche criminali della città, impegnate ad incendiare abitazioni e negozi di Londra nel periodo di luglio e agosto.
Alle elezioni del mese di maggio 2015 il partito di David Cameron risulta nuovamente il più votato. Il premier britannico rimane in carica fino al 24 giugno 2016, all'indomani dello storico voto che vede l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea (referendum indicato dai media con la sigla Brexit - che significa Britain - Exit). Cameron, sostenitore della permanenza in Europa, lascia il suo posto dichiarando che il paese necessita di una nuova leadership.
A succedergli nel ruolo di Primo Ministro è Theresa May, seconda donna nella storia inglese a guidare il governo, dopo Margaret Thatcher.
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