Stefano Bonaccini
Biografia
Stefano Bonaccini nasce a Campogalliano (Modena) il giorno 1 gennaio 1967. È conosciuto per essere uno dei Presidente di Regione tra i più stimati d'Italia. Stefano Bonaccini guida l'Emilia Romagna e l'associazione che riunisce i governatori regionali godendo della stima di colleghi e avversari. Conosciuto per il carattere pragmatico e il look inconfondibile, Bonaccini viene riconfermato alla guida di una delle regioni più ricche e produttive nelle elezioni del 2020. Andiamo alla scoperta del percorso privato e professionale che l'ha condotto alla vetta, in questa breve biografia di Stefano Bonaccini.
Stefano Bonaccini: i primi anni di vita politica
Nella sua città natale ottiene il diploma scientifico. Inizia a mostrare passione per la politica sin da giovane, quando si lega a movimenti pacifisti. Viene eletto assessore del Comune di Campogalliano per le politiche giovanili. Per circa due anni, dal 1993 al 1995, è segretario provinciale della Sinistra Giovanile e, sempre nel 1995, viene eletto segretario del PDS della città di Modena.
Ricopre fino al 2006 la carica di assessore a Modena con la delega per i lavori pubblici, ma anche alla tutela del patrimonio.
A partire dal 2005 Stefano Bonaccini è a capo della scuola per dirigenti politici PensarEuropeo; due anni più tardi diviene segretario provinciale della neonata formazione del Partito Democratico, nuova compagine che riunisce i moderati di sinistra.
Nel 2009 diventa consigliere comunale di Modena e l'anno successivo gli viene conferita una promozione a livello regionale, iniziando a dare il via a quella che si caratterizza come una strada sempre più di successo nelle istituzioni territoriali. Bonaccini sostiene il conterraneo Pier Luigi Bersani nelle primarie che lo vedono contrapporsi al fiorentino Matteo Renzi per la guida del Partito Democratico a livello nazionale; tuttavia quando la vittoria va al secondo, non esita a schierarsi apertamente in suo supporto.
Stefano Bonaccini e l'affermazione come uomo delle istituzioni
La carriera di Bonaccini si delinea ben presto come una carriera all'insegna dell'affermazione territoriale: regna infatti pressoché incontrastato a livello capillare nella sua regione. A conferma dell'efficacia del suo operato politico già nel 2013 la direzione del Partito Democratico lo nomina responsabile del coordinamento degli Enti Locali.
Dopo le dimissioni del Presidente della Regione, Vasco Errani, a causa di vicende giudiziarie nelle quali si trova coinvolto, Stefano Bonaccini sceglie di correre alle primarie del partito. L'obiettivo appare chiaro, ovvero arrivare alla guida della regione Emilia Romagna. Gli sfidanti sono Roberto Balzani e Matteo Richetti, che si ritira in maniera inaspettata dalla competizione, anch'egli per cause giudiziarie.
Nonostante la procura contesti anche a Stefano Bonaccini il reato di peculato, il politico modenese si dimostra molto fermo nel ribadire la correttezza del proprio operato, chiedendo di poter fare luce in tempi brevi sulla sua posizione. Riesce a ottenere l'archiviazione del procedimento e perciò dichiara con ancora maggior forza di voler correre per le primarie. La determinazione del candidato paga quando si aggiudica le primarie con ben il 60,9% dei voti.
Le elezioni regionali, tenutesi nel novembre del 2014, lo vedono trionfare pur in maniera un po' amara, poiché si reca alle urne solo il 37% di coloro che ne hanno diritto.
Bonaccini governatore dell'Emilia Romagna
Il primo mandato come presidente della regione Emilia Romagna gode di una congiuntura economica positiva. Infatti, pur risentendo delle conseguenze della crisi finanziaria del 2008, il tessuto produttivo del territorio si riprende, tanto che il PIL regionale e il tasso di occupazione sono tra i migliori d'Italia.
Forte di questi dati, Stefano Bonaccini non esita a ricandidarsi per un secondo mandato, pur con la consapevolezza che il clima elettorale è cambiato. Nel gennaio 2020 le elezioni regionali, che registrano un'affluenza storica, lo premiano al primo turno con oltre il 51% dei consensi.
Vita privata e curiosità riguardo Stefano Bonaccini
Il politico emiliano è legato da anni alla moglie Sandra Notari: dalla loro relazione sono nate le due figlie, Maria Vittoria Bonaccini e Virginia Bonaccini. Alle tre donne della sua vita Stefano vuole molto bene e loro ricambiano con il supporto durante i momenti difficili che non sono mancati nel corso della carriera.
Abito a Campogalliano, 8 chilometri da Modena, e mi piace molto la Piazza Grande, dal 96 è sito del patrimonio UNESCO, perché c'è il duomo romanico del XII secolo, l'esempio più bello dell'arte romanica al mondo. Per 7 anni ho fatto anche l'amministratore di Modena, per 7 anni andavo in ufficio in questa piazza, mi sono sposato lì, nel municipio di Modena. Quel luogo, quando ci vado, mi emoziona ancora. È un luogo molto bello.
In virtù della carica che ricopre con la stima dei suoi elettori, Bonaccini è anche molto attivo sui social network, canali che utilizza per mantenere vivo e aperto il dialogo con la cittadinanza.
Sono noti i suoi battibecchi del 2019 con la candidata sfidante della Lega, Lucia Borgonzoni: anche grazie alle sue risposte su Twitter (il suo account è @sbonaccini), puntuali e basate sui fatti riguardanti il proprio operato, Bonaccini è riuscito a essere rieletto. Sono particolarmente apprezzati i suoi video, formato multimediale che gli consente di fare breccia anche tra le popolazioni più giovani e che rispecchiano il suo amore per il cinema.
Pubblicazioni
Nel mese di maggio 2020 esce il suo libro "La destra si può battere. Dall'Emilia Romagna all'Italia, idee per un paese migliore". A breve distanza esce anche un e-book free, un pamphlet, dal titolo "Il virus si deve battere: La nostra sfida alla pandemia".
Frasi di Stefano Bonaccini
Foto e immagini di Stefano Bonaccini
Video Stefano Bonaccini
Commenti
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Stefano Bonaccini. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Stefano Bonaccini.
Accordo con il popolo
Le Parole di Bonaccini (Pd): “Si trovi un accordo, non si può far saltare il banco ogni 5 minuti”. - Vorrei dire al signor Bonaccini che l'accordo giusto si deve trovare con il popolo italiano tramite elezioni. Se salta il banco del centrodestra va bene in ogni momento ma se salta il banco della sinistra allora non va bene. Mettete da parte queste ipocrisie, la gente ne ha le scatole piene e le tasche vuote. Se il PD vuole la dittatura si ricordi che ancora c'è la possibilità di rientrare nella democrazia, forse non per molto, ma ancora è così.
Buon giorno Presidente e buon anno 2021, La ritengo un politico che considera al servizio del popolo indipendentemente dal proprio colore politico. Grazie e continui così. Marco Remigio
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