Cristina Comencini
Biografia
Cristina Comencini nasce l'8 maggio del 1956 a Roma, figlia del regista Luigi Comencini e della principessa Giulia Grifeo di Partanna. Iscrittasi all'università, è giovanissima quando diventa mamma di Carlo Calenda (futuro ministro dello Sviluppo Economico del governo Gentiloni), per poi laurearsi in economia e commercio. (Il padre di Carlo è Fabio Calenda).
Avviatasi alla carriera di economista, in parallelo si dedica al mondo dello spettacolo. Nel 1982 è co-sceneggiatrice de "Il matrimonio di Caterina", produzione televisiva diretta dal padre. Un paio di anni più tardi contribuisce alla scrittura di "Cuore" - tratto dall'opera di Edmondo De Amicis, sceneggiato televisivo ideato da Suso Cecchi D'Amico in cui recita anche suo figlio Carlo.
Nel 1986 Cristina Comencini aiuta lo sceneggiatore Ennio De Concini in "Quattro storie di donne", per la regia di Franco Giraldi, e di nuovo la Cecchi D'Amico per "La Storia".
Cristina ha meno di trent'anni quando invia - sotto falso nome - un suo libro a Natalia Ginzburg. La scrittrice dopo solo due giorni le telefona a casa per complimentarsi ed aiutarla a pubblicarlo.
L'esordio alla regia
Esordisce alla regia nel 1988 con il film "Zoo". Nel 1989 sceneggia "Buon Natale... buon anno", per poi dirigere il film in costume "I divertimenti della vita privata", con Vittorio Gassman. Intanto si sposa con il produttore cinematografico Riccardo Tozzi con cui ha una figlia.
Nel 1991 pubblica per Feltrinelli "Le pagine strappate". De 1992 è il lavoro "La fine è nota", tratto dal romanzo di Geoffrey Holliday Hall: il film si rivela un insuccesso al botteghino. Quattro anni più tardi, tuttavia, la Comencini si riscatta con "Va' dove ti porta il cuore", tratto dal best seller omonimo di Susanna Tamaro, che vede come protagonista Virna Lisi, vincitrice per questo ruolo di un Nastro d'Argento.
Le seconda metà degli anni '90
Nel frattempo la regista romana continua a dedicarsi alla scrittura, sempre con Feltrinelli come editore: nel 1994 è la volta di "Passione di famiglia" (che si aggiudica il Premio Rapallo Opera Prima), nel 1997 tocca a "Il cappotto del turco" (vincitore per la sezione narrativa del Premio Nazionale Alghero Donna di Letteratura e Giornalismo) e nel 2002 esce "Matrioska", che arriva in finale al Premio Letterario Chianti 2003.
Cristina Comencini negli anni 2000
Dopo aver diretto "Il più bel giorno della mia vita", nel 2005 Cristina realizza il film "La bestia nel cuore" (tratto dal suo romanzo pubblicato l'anno precedente), con Angela Finocchiaro e Giovanna Mezzogiorno. Il lavoro viene candidato come miglior film straniero agli Oscar del 2006 (dopo che "Private", il film diretto da Saverio Costanzo scelto inizialmente per l'Italia, era stato rifiutato dall'Academy perché non girato in italiano).
L'Oscar in fondo è una cosa da sogno, no? Forse una favola, ma gli americani fanno diventare tutto, nel bene e nel male, una favola. E poi è un processo molto trasparente, non ci sono inghippi e per un italiano ciò è particolarmente apprezzabile.
Nel 2006, dopo essere stata nominata Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana, scrive "Due partite", commedia in due atti in scena al Teatro Valle di Roma e poi nel resto d'Italia (sul palcoscenico ci sono Valeria Milillo, Margherita Buy, Marina Massironi e Isabella Ferrari). Da quest'opera viene tratto un film omonimo, diretto da Enzo Monteleone, con protagonista Paola Cortellesi.
Nel 2008 gira "Bianco e nero", con Fabio Volo e Ambra Angiolini.
Dopo aver dato alle stampe "L'illusione del bene" (che giunge in finale al Premio Bergamo), Cristina Comencini nel 2009 pubblica "Quando la notte", di cui viene prodotto anche un audiolibro letto da Gigio Alberti e Michela Cescon.
Gli anni 2010
Nel 2011, sulla scia del suo costante impegno a favore del rispetto dei diritti civili, prende parte alla manifestazione denominata "Se non ora, quando?", organizzata nel mese di febbraio dopo il caso di Ruby Rubacuori che ha coinvolto il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Pochi mesi più tardi partecipa a Roma alla manifestazione contro l'omofobia di Piazza Navona, sostenendo la proposta di legge che prevede per i reati di aggressione l'introduzione come aggravante della componente omofobica.
Nel 2013 realizza lo spettacolo teatrale "La scena" (in cui le scene e i costumi sono realizzati da sua sorella Paola), che vede come protagonisti Stefano Annoni, Maria Amelia Monti e Angela Finocchiaro.
Successivamente dà alle stampe "Lucy" e "Voi non la conoscete": si tratta del suo ultimo libro pubblicato con Feltrinelli. Nel 2015 dirige il film "Latin Lover", con Virna Lisi alla sua ultima apparizione cinematografica (la pellicola si aggiudica un Nastro d'argento speciale). Il film è seguito l'anno successivo dalla commedia "Qualcosa di nuovo", commedia sexy con Paola Cortellesi e Micaela Ramazzotti. Nel 2016 scrive "Essere vivi", edito da Einaudi, grazie a cui ottiene il Premio Tropea e il Premio Cesare Pavese.
Frasi di Cristina Comencini
Foto e immagini di Cristina Comencini
Video Cristina Comencini
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Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Cristina Comencini. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Cristina Comencini.
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