Joel Schumacher
Biografia • Costumi hollywoodiani
Joel Schumacher nasce a New York il 29 agosto del 1939. Sua madre è un'ebrea di origini svedesi e suo padre un battista proveniente dal Tennesse e, come lui stesso dice, cresce come un american mongrel - un meticcio americano. Perde il padre quando ha solo quattro anni, e da questo momento vive con la madre nel quartiere popolare di Long Island a New York. La madre fa la sarta e Joel passa il suo tempo quasi abbandonato a se stesso, leggendo i fumetti di Batman e passando i pomeriggi al cinema con i film di Audrey Hepburn e Cary Grant. Questo periodo è molto importante per la sua formazione successiva e per la definizione dei suoi gusti e dei suoi interessi. La sua passione per la moda si sviluppa sempre più grazie all'attività di vetrinista che svolge quanto è ancora poco più che un ragazzino. Si diploma nel 1965 alla Parson School of design e poi frequenta il Fashion Institute of technology.
Inizia così la carriera di disegnatore di moda, gestendo, contemporaneamente, una originale boutique, la Paraphernalia, in collaborazione con Andy Warhol. Per Joel Schumacher gli anni Sessanta sono i più belli da un punto di vista lavorativo: inizia, infatti, una lunga collaborazione anche con la Revlon. Da un punto di vista però strettamente personale gli anni Sessanta segnano la sua discesa agli inferi. La sua dipendenza dalle droghe, cominciata da quando era poco più di un bambino, peggiora al punto che passa tutto il giorno in casa con le finestre oscurate da delle coperte ed esce solo a notte fonda. Le cose cambiano drasticamente negli anni Settanta quando si trasferisce in California. Riesce così a disintossicarsi dall'abuso di droghe, anche se continuerà a bere smodatamente per ancora un ventennio.
In California inizia a lavorare nel mondo del cinema come costumista. Il suo primo lavoro importante risale al 1973, quando lavora come costumista nel film di Woody Allen "Una pazza storia d'amore".
Grazie a questo primo lavoro riesce a prendere contatti importanti e comincia la sua attività di regista. Il suo primo film è una produzione televisiva del 1974 per la NBC intitolata "The Virginia Hill Story". In questo periodo comincia anche a lavorare come sceneggiatore e scrive e dirige i film: "Car wash" nel 1976, "D.C.cab" nel 1983, "St. Elmo's Fire" nel 1985 e "Ragazzi perduti" nel 1987.
Joel Schumacher negli anni '90
Il grande successo arriva agli inizi degli anni Novanta. Nel 1993 gira "Un giorno di ordinaria follia". È il 1994 quando lo scrittore John Grisham gli chiede di trasporre su pellicola il suo thriller "Il cliente". Joel sceglie come protagonista maschile Tommy Lee Jones e come protagonista femminile Susan Sarandon, che riceve una nomination agli Oscar come miglior attrice.
Nel 1995 ottiene i diritti per realizzare "Batman Forever". I due precedenti episodi girati da Tim Burton sono considerati troppo lugubri e seri così a Joel Schumacher viene chiesto di vivacizzare il film. La sua versione con protagonisti Val Kilmer e Jim Carrey diventa il blockbuster dell'estate con un incasso negli Stati Uniti di ben 184 milioni di dollari. Nel 1997 segue un altro fortunato episodio della saga del personaggio creato da Bob Kane, intitolato "Batman e Robin".
Gli anni 2000
La grande abilità del regista nel dirigere gli attori gli consente di scoprire numerosi nuovi talenti come Matthew McConaughey, che recita nel film del 1996 "Il momento di uccidere"; oppure Colin Farrell, protagonista nel 2000 del film ambientato in Vietnam "Tigerland", e Chris Rock che recita nel 2002 nel film "Bad's Company".
Nel 2004 gira la versione cinematografica del musical di Andrew Lloyd Weber "Il fantasma dell'opera".
Negli anni successivi realizza molti film: "In linea con l'assassino" (2002), "Veronica Guerin - il prezzo del coraggio" (2003), girato in Irlanda con ben 93 location differenti, "Number 23" (2007) "Blood Creek" (2009), "Twelve" (2010), "Man in the mirror" e "Trespass" (2011). Con il film sulla vera storia della giornalista Veronica Guerin, uccisa per aver scoperto e denunciato il traffico di droga nella capitale irlandese, Schumacher dimostra di essere capace non solo di gestire i grossi capitali che gli mette a disposizione Hollywood, ma anche di saper realizzare film a budget ridotto.
Nonostante fosse considerato un regista d'esperienza, dichiarò di sentirsi ancora un apprendista e di voler continuare a girare film perché, a suo dire, non aveva ancora girato la sua opera migliore. Ha dichiarato ufficialmente la sua omosessualità, ma a quanti gli chiedevano di parlarne opponeva un netto rifiuto, sostenendo che in fondo non vi fosse nulla da aggiungere.
Il suo ultimo film è "Trespass", del 2011.
Joel Schumacher si è spento il 22 giugno 2020 all'età di 80 anni nella sua New York.
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