Massimo Ciavarro
Biografia • Un moderno principe azzurro
Siamo in Italia, negli Anni Settanta: nei giradischi impazziscono le canzoni dei Camaleonti, Formula 3 e dei Dik Dik e comincia a farsi spazio nelle simpatie giovanili Mal, attore ma anche cantante che affascina per la sua voce "italoamericana".
I primi varietà, i giochi a premi ed il Carosello vedono sempre gli stessi personaggi camaleontici: a tratti presentatori, a volte cantanti ed ogni tanto attori. Nella mischia degli showman si impone nel mondo dei fotoromanzi, un nuovo fresco volto. È quello di un ragazzino romano. È "il ragazzo della porta accanto" il fidanzato ideale che ogni mamma vorrebbe che la propria figlia avesse: viso da bravo ragazzo occhi azzurri capelli con boccoli d'oro da angelo e...quella cicatrice sexy appena accennata che fa sciogliere il cuore di tante donne.
Sono diventato popolare all'improvviso, anche se io in quel periodo non me ne rendevo conto. I fotoromanzi erano una specie di ambiente familiare, si giravano sempre con le stesse persone. Io, timidissimo, avevo accettato perché quei soldi mi servivano: guadagnavo 5 milioni al mese, lavorando poco più di una settimana. Per il resto, la mia vita era normale. Avevo una ragazza, andavo a scuola, non frequentavo lo spettacolo. Ricevevo solo tonnellate di lettere.
Sguardo intenso, labbra particolarmente adatte ai bronci, conquista tutte quante. Per generazioni. Una fisico evergreen che trova la giusta connotazione da subito nelle ambientazioni dei periodi di vacanza al mare, di notti passate davanti ai falò in spiaggia con una chitarra e delle chiacchiere sotto gli ombrelloni.
È restio alla goliardia anche se ama divertirsi in compagnia, grande amante ed amatore ma di quelli fedeli, di quelli da sposare. Rimane orfano di padre a 14 anni e comincia fin da subito a rimboccarsi le maniche per lavorare. La sua fortuna è di avere un volto che non passa inosservato tant'è che comincia a lavorare come attore di fotoromanzi giovanissimo per il settimanale "Grand Hotel", ottenendo da subito la consacrazione ed una notorietà tale da permettersi un inaspettato trasferimento al cinema che gli da una fama immediata a livello nazionale.
Brillanti occhi azzurri, morbidi capelli biondi e un fisico secco, ma ben delineato, Massimo Ciavarro - nato a Roma il 7 novembre 1957 - esordisce cinematograficamente nel film di Alfredo Rizzo "Sorbole... che romagnola!" (1976) con Mario Pisu e Jimmy il Fenomeno. Durante tutti gli anni '80 diventa un vero e proprio sex-symbol per il pubblico femminile delle teenager che lo segue al cinema nel ruolo di attore ad alcune commedie all'italiana quali "Sapore di mare 2" (1982), "Chewingum" e "Celluloide" (1996) di Carlo Lizzani. La parte che viene chiamato ad interpretare in questi film è più o meno sempre le stessa, ovvero quella del bel ragazzo timido e taciturno che riesce sempre a fare breccia nel cuore della più e bella e desiderata dal gruppo. Aumenta la sua fama ed entra nel cuore delle mamme specialmente grazie alla televisione con le miniserie "Yesterday - Vacanze al mare" (1985), "Grand Hotel" (1986) e la fiction "Affari di famiglia" (1986).
Nel 1987 ha una partner d'eccezione nel film tv "Un'australiana a Roma". Qui conosce la diva Nicole Kidman con la quale mantiene una grande amicizia (ma i maligni ed i giornali di gossip vociferano che tra i due ci sia stato molto di più). Anche se viene sempre immaginato al fianco della bellissima collega Isabella Ferrari il suo cuore è donato profondamente a un'altra collega, l'attrice Eleonora Giorgi, interprete simbolo delle commedie all'italiana anni '80, con la quale - dopo un lungo fidanzamento - si sposa nel 1993, avendo da lei un figlio, Paolo.
Nel frattempo, Ciavarro continua a recitare in televisione con le fiction "E non se ne vogliono andare!" (1988) e "E se poi se ne vanno?" (1989), e al cinema con "Fiori di zucca" (1989) di Stefano Pomilia, che lo vede accanto a Marina Suma, Enzo Decaro, Sandro Ghiani e Toni Ucci.
Nonostante la popolarità raggiunta ed i numerosi copioni che gli vengono sottoposti, Ciavarro decide di abbandonare il cinema e la televisione, di lasciare il mondo del jet set e della notorietà e si ritira in campagna. Smette di recitare e preferendo la vita bucolica e tranquilla della gestione di un'azienda di vini portandosi dietro moglie e bambino. Dopo anni di silenzio e solo successivamente al divorzio con Eleonora Giorgi, Ciavarro torna sul grande schermo, dapprima come attore ("Celluloide", 1995, con Christopher Walken) poi come produttore. La sua carriera continua prevalentemente nel piccolo schermo che lo riaccoglie nelle sue braccia per ruoli da "principe azzurro moderno": "Commesse" (1999), "Sei forte, maestro" (2000), "Provincia segreta 2" (2000), "Valeria medico legale" (2001), "Una donna per amico 3" (2001), "Esperança" (2002) e "Questa è la mia terra" (2006) per la regia di Raffaele Mertes.
Ardimentoso, impegnato, capace nella recitazione, è stato uno dei cuori pulsanti di un'Italia fatta di commedie e romanticherie. Oggi vive a Roma dove tra l'altro cura un'azienda agricola.
Negli ultimi anni alterna la professione di attore a quella di produttore cinematografico insieme alla sua ex moglie Eleonora Giorgi; ricordiamo i film da produttore: "Uomini & donne amori & bugie" (2003) e "Agente matrimoniale" (2007). Tra i suoi ultimi lavori che l'hanno impegnato vi sono le riprese, tra Roma e Lampedusa, del film "L'ultima estate" (2008) con Eleonora Giorgi. Nell'autunno del 2008 tornerà alla ribalta grazie alla sua partecipazione al fortunato programma "L'isola dei famosi".
La prima parte, dalla nascita ai 40 anni, in realtà l'avevo già scritta. Quando il matrimonio con Eleonora Giorgi finì, ho trascorso un paio di anni bui e su consiglio di un analista, mi misi a scrivere i miei pensieri. Una sorta di terapia che non mi è mai dispiaciuta. Così quando nella primavera 2014, Susanna Mancinotti mi chiese di scrivere un libro autobiografico, io accettai con piacere.
Nel 2015 dà alle stampe la sua autobiografia intitolata "La forza di cambiare", scritta a quattro mani con la giornalista Susanna Mancinotti.
Frasi di Massimo Ciavarro
Foto e immagini di Massimo Ciavarro
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Commenti
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Massimo Ciavarro. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Massimo Ciavarro.
Quae valutazione critica ha Massimo Ciavarro nei riguardi della figura eticò- religiosa. di Cristo?
Sei interessato ad una 500 Fiat dello,stesso anno e mese tua nascita?
Ho letto una tua intervista, forse di qualche anno fa in cui parlavi dell angoscia dopo momenti di felicità, di sensi di colpa per tanta sofferenza e co. in giro, ora vinti. Mi ritrovo parecchio. Come hai fatto ad arrivare a goderti attimi di felicità e vincere i sensi di colpa? Io credo di esserci nata in un lago se non un mare di se si di colpa... Quando e come ci sei arrivato? Ho 57 anni. Grazie
Autobiografia di Massimo Ciavarro
Si tratta di un ottimo libro autobiografico che rivela il solido spessore esistenziale dell'autore come tipico rappresentante della inquietudine e della ricerca di senso esistenziale dell'uomo contemporaneo. Tale uomo vede, lucidamente, il venire a meno di ogni mito illusorio che occulti surrettiziamente il carattere di radicale insecuritas ontologico-esistenziale e di
problematicità della esistenza nella sua concretezza. L' autore incarna un ideale - per dirla in termini kierkegaardiani - estetico, etico e, almeno come tensione ideale, religioso(anelito verso l'assoluto). Una critica più puntuale e articolata sarà presente nel nio libro di prossima pubblicazione, alla fine di novembre, disponibile presso l'editore San Lorenzo di Reggio Emilia, intitolato Ricerche fenomenologiche contenente, appunto, il saggio critico Fenomenologia di Massimo Ciavarro.
Signor Ciavarro sono un professore di filosofia di Reggio Emilia, suo ammiratore come attore di cinema e televisione. Vorrei inviarle come dono una mia recente pubblicazione. Potrebbe essere così gentile da comunicarmi il suo recapito postale?
cordiali saluti
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