Karima Moual
Biografia
Karima Moual: chi è
La giornalista Karima Moual nasce in Marocco, nella città di Casablanca, il 3 ottobre 1981. Vive e cresce con i nonni fino all'età di nove anni, mentre i genitori sono emigrati in Italia. Nel 1992 si trasferisce in Italia, a Santhià, nella zona di Vercelli, per ricongiungersi con la mamma ed il papà. Dopo gli studi superiori si allontana dalla famiglia per trasferirsi a Roma. Nella capitale frequenta l'Università La Sapienza: qui Karima consegue la laurea in Lingue e Civiltà Orientali. È durante il periodo di studi accademici che inizia la sua esperienza di giornalista.
Ricordando quel periodo, lei stessa definisce il suo:
un giornalismo piuttosto da “intermediario”, in quel mondo prima sconosciuto e quasi impenetrabile che doveva avere voce e che oggi fa l’Italia multietnica.
Karima Moual negli anni 2000
Dopo aver acquisito la cittadinanza italiana l'anno precedente, nel 2004 collabora con "Il Passaporto.it": si tratta del primo giornale (del Gruppo l'Espresso) dedicato ai temi dell’immigrazione. Un anno più tardi questa pubblicazione diventa un inserto domenicale di Repubblica cambiando il nome in Metropoli. Karima continua la sua collaborazione giornalistica con questa testata fino all'estate del 2009.
In questi stessi anni interviene anche in televisione, al programma Tetris su La7. Dal 2007 al 2009 collabora con il TG1 Rai: Moual si occupa di temi riguardanti l’immigrazione e la comunità musulmana in Italia. Tra i "contenitori" dei suoi servizi vi sono la rubrica settimanale Italia Italie e Tv7.
Sempre nel 2007 partecipa negli Stati Uniti al Programma di aggiornamento per giornalisti Edward R.Murrow for Journalist. In terra USA nel 2009 realizza un reportage sulla comunità musulmana.
Passa poi a scrivere per il Sole 24 Ore. Il suo punto di vista coinvolge sempre i temi dei rapporti sociali tra Italia ed Europa multietnica. Sulla sua pagina del sito del Sole 24 ore, intitolata "Zmagria", compare una citazione dello scrittore e poeta marocchino Tahar Ben Jelloun:
“L’individuo è unico, ma al tempo stesso somiglia a tutti gli altri individui. La nostra identità sta in questa diversità, in questa unicità. Un’identità è qualcosa che dà e riceve. L’identità è una casa aperta.”
Gli anni 2010
In questi anni collabora con l’Ambasciata americana e con il Dipartimento di Stato. Nel 2011 fonda e dirige il sito MaroccOggi.it, testata in cui approfondisce i temi dell'Islam dell'area mediterranea, e dei rapporti con Italia ed Europa.
L'anno seguente, il 2012, riceve un importante riconoscimento: il Premio Euromediterraneo 2012, promosso da “Assafrica e Mediterraneo” e “l’Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica e Istituzionale”.
Dal 2014 dirige per il Ministero della comunità marocchina all’estero il portale di informazione del Consiglio (CCME), nella versione italiana. A dare grande diffusione dei suoi articoli c'è anche il sito d’informazione Formiche. Dal 2016 Karima scrive per La Stampa, dove cura il podcast Haram Halal e una rubrica dal titolo Cara Karima.
Ricordo ancora quando ne parlai con mio padre. Avevo 17 anni. In Italia da 8. Sembravo un extraterrestre che parlava di qualcosa di sconosciuto. Perché volevo la cittadinanza italiana? Non ne avevo già una, quella marocchina? I miei genitori nel 2000 erano già qui da più di 20 anni ma senza mai aver pensato di richiedere la cittadinanza. Loro però erano un'altra generazione. Sapevano di essere stranieri, si sottomettevano a questa condizione e forse ancor di più: i loro progetti futuri erano nel paese d'origine. L'Italia per loro, in quegli anni, era un paese che amavano ma rimaneva comunque un paese di passaggio. Loro erano dei veri Migranti. Avevano scelto di lasciare con fatica il loro paese perché volevano migliorare le loro condizioni di vita. Avevano sofferto nel fare questa scelta piena di sacrifici, ma il loro sogno era comunque il "Ritorno". Io però ero arrivata a 9 anni in Italia, e non avevo fatto nessuna scelta. Avevo fatto solo un bel viaggio, e per la mia età ero entusiasta della nuova avventura. Quando discutevo con mio padre della mia volontà di diventare cittadina italiana già mi sentivo parte attiva di questa società e a quell'epoca non avevo nessun progetto futuro nel mio paese di origine ma obiettivi da portare avanti nel mio nuovo paese di adozione. Si, io ero un'altra generazione rispetto a quella dei miei genitori. Io non mi volevo sentire straniera e non ero emigrata per mia scelta.
[Dal profilo personale Facebook, 8 ottobre 2017]
Karima Moual e la notorietà televisiva
L'esperienza televisiva che allarga notevolmente il suo pubblico e di conseguenza la sua notorietà, è quella di Rete 4: dal 2020 infatti Karima Moual è ospite opinionista del programma Dritto e rovescio condotto in prima serata da Paolo Del Debbio. Poco dopo la troviamo anche come ospite saltuaria di Mattino 5, su Canale 5.
Vita privata
Dal 24 giugno 2013 è sposata con Vincenzo Amendola, politico appartenente al Partito Democratico (nel settembre 2019 è divenuto ministro per gli affari europei nel governo Conte II). Karima e Vincenzo hanno avuto due figli: Jamila (2015) e Carlo Karim (2019).
Frasi di Karima Moual
Foto e immagini di Karima Moual
Commenti
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Karima Moual. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Karima Moual.
Patrizia so che sei invidiosa del successo dei altri, ma lei è un potenziale al contrario di te🤭🤣😏
Tiziana😱😱😱
Ciao bella 😘
Punto di vista
Secondo il mio punto di vista sei il peggio di quello che la tv possa trasmettere, mi meraviglio di Del Debbio che ti ospita. Quando appari cambio programma, maleducata pargli su gli altri e non lasci mai. parlare gli altri, del resto ora il PD è sinonimo di porca dittatura. Stai a casa a pulire gli stracci
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