Dacia Maraini

Dacia Maraini

Dacia Maraini

Biografia Della passione civile

Figlia dello scrittore e antropologo Fosco Maraini, Dacia Maraini nasce a Fiesole il 13 novembre 1936. La madre era la pittrice Topazia Alliata, una donna siciliana appartenente all'antica famiglia degli Alliata di Salaparuta. Oltre che scrittrice di fama, la Maraini è stata per lungo tempo al centro delle cronache anche per la sua lunga relazione con il nume tutelare della letteratura italiana del Novecento, Alberto Moravia, con cui visse dal 1962 al 1983, accompagnandolo nei suoi viaggi intorno al mondo.

Desideroso di lasciare l'Italia fascista, Fosco Maraini chiese di essere trasferito in Giappone, dove visse con la sua famiglia, tra il 1938 e il 1947, studiandogli Hainu, una popolazione in via di estinzione che viveva nell'Hokkaido. Dal 1943 al 1946, la famiglia Maraini, insieme con altri italiani, fu internata in un campo di concentramento, per essersi rifiutata di riconoscere ufficialmente il governo militare giapponese. Questo governo, infatti, nel '43 aveva fatto un patto di alleanza con l'Italia e la Germania e chiese ai coniugi Maraini di firmare l'adesione alla repubblica di Salò, cosa che appunto non fecero. Nella sua collezione di poesie "Mangiami pure", del 1978, la scrittrice racconta proprio delle atroci privazioni e sofferenze, provate in quegli anni, fortunatamente interrotti dall'arrivo degli americani.

Dopo questa infanzia particolarmente difficile la scrittrice si trasferisce prima a Bagheria, in Sicilia, e poi a Roma proseguendo gli studi ed arrangiandosi con lavori diversi: fonda insieme ad altri giovani una rivista letteraria, "Tempo di letteratura", edita da Pironti a Napoli, e comincia a collaborare con riviste quali "Nuovi Argomenti" e il "Mondo". Nel corso degli anni Sessanta, esordisce con il romanzo "La vacanza" (1962), ma comincia anche ad occuparsi di teatro fondando, insieme ad altri scrittori, il Teatro del Porcospino, in cui si rappresentano solo novità italiane, da Parise a Gadda, da Tornabuoni all'onnipresente Moravia. Lei stessa, dalla seconda metà degli anni Sessanta scriverà molti testi teatrali, tra i quali: "Maria Stuarda" (di largo successo internazionale), "Dialogo di una prostituta con un suo cliente", "Stravaganza", fino ai recenti "Veronica, meretrice e scrittora" e "Camille".

In quel travagliato 1962, fra l'altro, Moravia lascia la moglie e scrittrice Elsa Morante, per lei.

Nel 1970 dirige come regista il film "L'amore coniugale", con Tomas Milian, tratto dall'omonimo romanzo di Moravia.

Tre anni più tardi nel 1973 fonda il "Teatro della Maddalena", gestito da sole donne e dove cinque anni dopo si mette in scena "Dialogo di una prostituta con un suo cliente" (tradotto in inglese e francese e rappresentato in dodici paesi diversi). Il teatro, infatti, è sempre stato per Dacia Maraini anche un luogo per informare il pubblico riguardo a specifici problemi sociali e politici.

Anche l'attività prosastica, a partire da quegli anni, sarà foriera di cospicui frutti, con romanzi con una cadenza abbastanza costante. Ricordiamo, in ordine cronologico, "L'età del malessere", "Memorie di una ladra", "Donna in guerra", "Isolina" (Premio Fregene 1985, ripubblicato nel 1992; tradotto in cinque paesi), "La lunga vita di Marianna Ucrìa" (1990, Premi: Campiello 1990; Libro dell'anno 1990; tradotto in diciotto paesi), da cui è stato tratto l'omonimo film di Roberto Faenza "Marianna Ucrìa". Un altro titolo degli anni '90 è l'importante "Voci" (1994, Premi: Vitaliano Brancati - Zafferana Etnea 1997; Città di Padova 1997; Internazionale per la Narrativa Flaiano 1997; tradotto in tre paesi).

Dal punto di vista della poesia, invece, la prima raccolta di versi, "Crudeltà all'aria aperta", è del 1966. Seguiranno: "Donne mie", "Mangiami pure", "Dimenticato di dimenticare", "Viaggiando con passo di volpe" (Premi: Mediterraneo 1992 e Città di Penne 1992), "Se amando troppo".

Nel 1980 ha scritto in collaborazione con Piera Degli Esposti, "Storia di Piera" e, nel 1986, "Il bambino Alberto". Assidua collaboratrice anche di giornali e riviste, nel 1987, ha pubblicato una parte dei suoi articoli nel volume "La bionda, la bruna e l'asino".

Ancora estremamente prolifica, viaggia attraverso il mondo partecipando a conferenze e prime dei suoi spettacoli. Attualmente risiede a Roma.

Romanzi di Dacia Maraini

  • La vacanza, (1962)
  • L'età del malessere, (1963)
  • A memoria, (1967)
  • Memorie di una ladra, (1972)
  • Donna in guerra, (1975)
  • Lettere a Marina, (1981)
  • Il treno per Helsinki, (1984)
  • Isolina, (1985)
  • La lunga vita di Marianna Ucrìa, (1990) vincitore del Premio Campiello
  • Bagheria, (1993)
  • Voci, (1994)
  • Dolce per sé, (1997)
  • La nave per Kobe, (2001)
  • Colomba, (2004)
  • Il gioco dell'universo Dialoghi immaginari tra un padre e una figlia, (2007)
  • Il treno dell'ultima notte, (2008)
  • La ragazza di via Maqueda, (2009)
  • La grande festa (2011)
  • Menzogna felice (2011)
  • L'amore rubato (2012)
  • Chiara di Assisi. Elogio della disobbedienza (2013)
  • La bambina e il sognatore (2015)
  • Tre donne. Una storia d'amore e disamore (2017)
  • Corpo felice. Storia di donne, rivoluzioni e un figlio che se ne va (2018)
  • Trio. Storia di due amiche, un uomo e la peste di Messina (2020)

Frasi di Dacia Maraini

3 fotografie

Foto e immagini di Dacia Maraini

Commenti

Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Dacia Maraini. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Dacia Maraini.

Domenica 21 luglio 2024 10:46:34

Ciclo di poesia e prosa contemporanea 2024


Gentile Sig. ra Maraini,

le scrivo a nome della Fachschaft (comitato studentesco) di Italiano dell'Università di Friburgo, Svizzera. Il nostro comitato si impegna a organizzare eventi di rilevanza culturale e intellettuale per l'università e il Dipartimento di Italiano: in particolare, prepara annualmente un Ciclo di poesia e prosa contemporanea.
La Fachschaft di Italiano sarebbe lieta di averla come relatatrice a questo evento per tenere una conferenza introno ai suoi scritti.

Le date selezionate sarebbero il 5 novembre, 12 novembre oppure il 19 novembre. Naturalmente in caso in cui lei non potesse recarsi a Friburgo, saremmo ben lieti di sentirla tramite Teams o Skype. Qualora dovesse accettare, sarò lieta di fornirle maggiori informazioni sullo svolgimento dell'evento, così come di rispondere alle sue eventuali domande.

Ringraziandola anticipatamente, le porgo i miei più cordiali saluti,

_________________________________

Per la Fachschaft di Italiano,

Giulia Mazza

📭-------@unifr. ch

📷@fachschaft_italiano_unifr

🌍Fachschaft d'italiano - Università di Friburgo

Lunedì 15 aprile 2024 06:35:40

Panchine Rosse


Panchine rosse

di

Ercoli Elisa

E' da tanto che non metto più penna su un foglio, sento il bisogno di comunicare, ma, soprattutto di comunicarmi qualcosa che preme in me. Mi sono comprata un quaderno con la copertina nera come si usava quando si scriveva con carta e penna; mi concentro meglio, anche se per esigenze sto riportandolo su un notepad. Nella mia mente e non solo e' un turbinio di emozioni, di espressioni, un tumulto di idee, ma soprattutto un tumulto di percezioni, che solo scrivendo riuscirò' a districare. La mia intenzione sarebbe che queste pagine potessero essere non solo tra me e queste righe, ma che altri possono leggerle come se fossero scaturite da dentro di loro, anche se mi rendo conto che il lettore potrà trovare similitudini e non uguaglianze, ed e' proprio questo il bello; ritrovarsi senza essere banali nel uguaglianza, mantenendo un proprio sentire rispetto al - tuo altro. Sono seduta con Margout, una canina che mi ha adottato. Sono in un parco, Margout è indaffarata ad annusare leggendo il giornale del posto, io invece sono seduta su una panchina di colore rosso; ; non è una panchina come le altre, essa ti obbliga a stare seduto/a e a meditare sul significato che ognuno di noi sente scaturire da quella posizione seduta. La panchina di colore rosso, esprime dolore, perché ci obbliga a stare in silenzio, a stare con e in noi stessi e contemporaneamente con il mondo. Molti li passano accanto distratti con i loro pensieri, altri si muovono velocemente sparendo lontano, ma tutti indistintamente sentono un senso di paura del silenzio, di ciò che potrebbe accadere se tutto intorno a loro, a noi a me, di colpo si silenziasse, dove esterno e interno si congiungessero in un perfetto equilibrio. Mi sono chiesta cosa farei io in questo equilibrio silenzioso! ?, forse impazzirei, anche se lo ricerco; non sono preparata al eterno silenzio. Margout è indaffarata nel esplorare il mondo circostante, ho voglia di alzarmi, ma, qualcosa mi trattiene, come se mi dicesse, ascolta, ascoltami, ascoltale. Chi devo ascoltare! ? ; la mente inquieta di noi umani, o il silenzio che percuote l animo. Alzarmi diventa un urgenza, ma poi però faccio un passo laterale e mi risiedo nuovamente, ma questa volta sono al centro della panchina, osservo da questa nuova prospettiva, Margout e tutti quegli abitanti che popolano quel luogo; scopro che da quel punto qualcosa è cambiato in me. Margout vedendomi muovere è arrivata da me chiedendomi le coccole, col il muso sulle mie ginocchia e gli occhioni che amano incondizionatamente Amore, non resisto al suo invito di coccole. Alle coccole la panchina del dolore si trasforma a panchina di amore e il colore rosso del sangue versato, si trasforma nel rosso d amore. E' bastato un cambio di posizione, di visione per modificare l intera percezione dei mie sensi. Nel posto al centro di essa, possiamo sentire e soprattutto osservare una retta, è quasi impossibile girarsi a destra o sinistra se no volontariamente; i posti di queste panchine inevitabilmente ti indirizzano a vedere diritto a te, e per girarti devi per forza fare uno sforzo, una torsione del busto, imposta dal bracciolo che separa le sedute. Non ho mai visto nessuno seduto su le panchine rosse, forse qualcuno si è messo ed io non ero lì; nemmeno io ancora mi sono seduta, forse alla fine di questo percorso mi siederò. Oggi l ' Albereta è popolata da tante anime, tante menti, tanti esseri che affollano non solo il giardino, perché è in corso una partita di calcio e le voci si rincorrono, schiamazzi e silenzi, dove un goal si festeggia con grida esultanti e un errore con fischi e parole pesanti. I bambini giocano ignari del significato delle panchine, correndo intorno ad esse; Margout li guarda incuriosita. Ogni istante in quel luogo si popola e si spopola come il flusso e riflusso della risacca. Forse qualche bambino avrà chiesto il perché quelle panchine sono diverse dalle altre, qualche genitore avrà provato a spiegarlo; se fossi stata genitore, come avrei raccontato, spiegato perché sono diverse, non solo di fattura e colore e perché sono messe, ubicate in un preciso posto del parco; non dentro il parco custodito dove ci sono attività al divertimento. State pensando come ho fatto a scrivere queste prime pagine, senza sedermi; semplicemente proiettandomi seduta e ascoltando le sensazioni percepite ! ? ; non c'è differenza tra l atto fisico e l atto di proiezione nel momento in cui tutto in noi risuona al unisono, tutto diventa un atto completo, emozionale fisico animico spirito mentale. Come potrei rispondere ad un bambino curioso di sapere la differenza e conoscere la storia di quelle panchine ! ; facendo sedere su le panchine, sia quella di colore rosso e no, chiedendogli cosa percepisce e in base al suo sentire, intavolare un discorso. I bambini non hanno bisogno di spiegazioni, ma di ascoltare, sentire percepire con i loro propri sensi le differenze e le somiglianze. State tranquilli che se ha un bambino lo poniamo al centro di ciò che vogliamo far comprendere, allora fa esperienza ed è l'esperienza che foggia e rimane nel ricordo, non di parole ma di fatti. Eravamo rimasti che "virtualmente" ero seduta al centro, della panchina rossa, spostiamoci nuovamente e sediamoci nell'ultimo posto che è rimasto ancora da vivere e percepire, e il mio sguardo si rivolge verso una strada sterrata che è piena di vita, chi l'ha percorre in bicicletta, chi ha piedi, chi spinge una carrozzina, chi invece è in carrozzina con a fianco il suo Fedele amico. Basta aver cambiato seduta e tutto cambia e diventa altro, quasi si riconnette alla vita, quella potente emotiva emozionante. Ogni seduta della panchina rossa offre una visione un orizzonte o una vastità ma soprattutto offre intenti. Le panchine rosse non sono solo un preciso monito, costituiscono lo sgomento umano per le attività che noi uomini e non parlo solo di genere, è capace di fare ad altri simili; in questo caso ad esseri di genere femminile. Dovremmo interrogarci, se quelle panchine rosse, non siano solo per " ricordare" e soprattutto" meditare" sul sangue e dolore che non è solo rivolto al genere femminile, ma alle famiglie coinvolte e soprattutto ai figli se ci sono. Sia le famiglie che i figli, porteranno dentro di sé una lacerazione profonda; le famiglie si interrogheranno su i segnali non colti o di inerzia verso tali segnali; ciò porterà entrambi i casi ad uno sradicamento dalla propria anima ed è un lutto profondo per entrambe le famiglie. Questo lutto è molto simile, ma avrà caratteristiche e dinamiche diverse. ; finché entrambe le famiglie non elaboreranno tale lutto, anche se la giustizia fa il suo corso, condannando l esecutore, non allevierà il dolore che produce la morte atroce. Per " onorare" le vittime (omicida e vittima), bisogna elaborare tale lutto; questo non vuol dire non condannare il carnefice, anzi, con la elaborazione del lutto, l omicida viene sradicato da sentimenti emotivi pericolosi, specialmente per la famiglia della vittima; così facendo decade il presupposto razionale della mente, incominciando ad elaborare il lutto: guarendo le impurità che la mente produce, specialmente in questi eventi drammatici. Anche i figli di cui la madre è uccisa dal padre o compagno devono elaborare il lutto, aiutati da figure competenti; ; soprattutto quando entrambi muoiono, uno ucciso e l altro suicida, in questo caso le figure preposte hanno un doppio compito molto complicato. Dovrebbero i figli se le condizioni sono adeguate, continuare a vedere e stare con entrambi i nonni di genitori: Tali figure anche esse devono elaborare il lutto la perdita dei figli, cercando di essere super parte senza recriminare e senza odio verso la famiglia del omicida, ma saper convogliare le energie ed emozioni verso un fine superiore per il bene del nipote o nipoti. Alcuni di voi non saranno in accordo con ciò che ho esposto, ed è plausibile, non ho soluzioni da proporre, cerco di dare uno spunto di riflessione a chi mi sta ascoltando o leggendo, per iniziare in ognuno di noi una riconciliazione con noi stessi; anche se non sono vittime o carnefici materialmente, nella collettività sociale, la prepotenza può essere scambiata per normalità e il saper riconoscere che non è parte di una quotidiana cooperazione tra i membri familiari, aiuterà a cambiare comportamenti dannosi e distruttivi nella mente sociale, che non solo solo da attribuire al genere maschile, ma anche al genere femminile; visto che non è ancora in grado di coglie immediatamente il dramma che potrebbe portare verso la morte. Ci si dovrebbe interrogare il ruolo delle tre religioni monoteiste principali, ricordiamoci che esse provengono da una sola origine. Anno nei secoli accecato le donne fino ai giorni odierni, tali religioni hanno soggiogato, manipolato la mente maschile da non rendersi conto di essere una marionetta nelle mani di chi non vuole realmente la libertà del' umanità; intesa non come genere, ma come "Anima Vivente"; non solo le religioni hanno determinato questo squilibrio del sentire e del insieme umano, anche le varie ideologie politiche hanno contribuito e contribuiscono ancora a questo dramma sociale. Dobbiamo spezzare una lancia a favore di tutta quel umanità che si ribella a questo atavico disonore verso l essere umano, cercando con i mezzi a disposizione, di educare al rispetto e " uguaglianza", i due generi umani; molte volte però si ritrova a scontrarsi proprio con le istituzioni che diversamente da chi si occupa di aiutare non solo le donne, ma anche gli uomini, ad uscire da questa spirale; le istituzioni sono più lente nel muoversi, la burocrazia e le varie decisioni non coordinate, precludono l aiuto immediato. Come in tutti gli aspetti della vita, la prevenzione, il saper cogliere il disagio, al primo segno di abuso, può salvare non solo una vita, ma le vite di entrambi i soggetti in questione ed eventuali figli. Poi non ci dobbiamo dimenticare che molte bambine, sono scambio di merce, non solo vendute come spose bambine, ma per traffici di sesso e in questo caso anche i bambini, sono oggetto di sevizie e in questo olocausto infantile si inserisce anche la vendita di organi. Le panchine rosse, sono per tutte le vittime, non solo uccise, ma, sopravvissute da orrori. Purtroppo i fruitori di questi abusi provengono da ambienti non solo degradati, ma dove una certa " cultura" si fa scudo, incluso rappresentanti delle chiese. Chi si può permettere tale merce minorile spende molti soldi, ed hanno una copertura quasi totale sui loro traffici. Le panchine rosse sono per tutti quei bambini che scompaiono e muoiono in silenzio; dove la società perbenista si gira dal altra parte; le panchine rosse sono per tutte quelle bambine che gli viene negato l infanzia, vedendole a uomini adulti come spose; le panchine rosse sono per tutte quelle donne che hanno subito violenza, stupro ed altro, dai propri compagni o oppressori come in una guerra, e devono ricucire e superare un lutto, che lascerà una cicatrice nella loro anima. Le panchine rosse sono per tutte quelle donne uccise dai loro compagni, rimanendo sospese nella vita; tali panchine sono monito per tutte quelle morti di bambini uccisi dalle proprie madri e da quei figli che uccidono i propri genitori. Le panchine rosse sono per tutti quei ragazzi e ragazze che non riescono a essere se stessi, liberi di esprimere ciò che sono. Le panchine rosse sono ciò che la società ha paura. La società ha paura di sé stessa, del suo sociale. Le panchine rosse sono un opportunità per compiere in ognuno di noi una guarigione di preconcetti e di ataviche credenze.

Lunedì 26 febbraio 2024 01:16:17

Invito al Tedx


Buonasera, faccio parte dello staff Tedx Fermo. Vorremo invitare la Signora Maraini al nostro evento, che avrà luogo il 14 aprile 2024. Saremo molto onorati della sua presenza. Spero di essere contatta al più presto, anche in caso di risposta negativa. Grazie

Martedì 20 febbraio 2024 15:16:40

Bagheria e le sue storie


Dacia che piacere poterle scrivere, la mia
Prozia sta per lasciare questa terra e io sto scrivendo un libro sulla sua incredibile vita. Mia zia nasce proprio vicino alla sua villa a Bagheria (Villa val guarnieri forse con il pozzo nel mezzo vicino la chiesa Madrice) giocava con molti bimbi e una di quelle era proprio Pina. Vicino a via Militello/villa palagonia con i suoi pupi, c’era una pasticceria meravigliosa Aurora che stava proprio di fronte al negozio del mio trisnonno Emanuele GRAZIANO. Insomma c’è molto da raccontare e avrei davvero piacere di potervi far incontrare prima che tutte queste memorie vadano perse…

Domenica 3 settembre 2023 13:08:35

Commento sulla vicenda dell'orso in Abruzzo


Spettabile Corriere della Sera,
ho appena letto l’intervento di Dacia Maraini sulla vicenda dell’orsa.
Mi meraviglio sia di cosa scriva sia della redazione che ha pubblicato il pezzo.
Ho sempre avuto stima della signora Maraini, ma non nella sua posizione di personalità pubblica e con la credibilità e il seguito che (giustamente) ha meritato dovrebbe stare attenta a cosa scrive su tematiche delle quali non ha competenza alcuna.
Orsi (e lupi) non sono giocattoli da portare a letto né assomigliano ai personaggi dei cartoni animati. sono predatori apicali pericolosi per l’uomo, come la tragica (questa sì tragica) morte del povero Andrea in Trentino dimostra.
La colpa di quanto è accaduto in Abruzzo è esclusivamente degli esperti di gestione della fauna e degli amministratori pubblici che hanno tollerato troppo a lungo un comportamento pericoloso. Ogni grande predatore che si avvicini ad un insediamento umano stabile o temporaneo costituisce un pericolo ed andrebbe rimosso ancora prima che si verifichi un attacco ad un animale domestico. In ogni caso l’orsa prima o poi sarebbe stata investita, visto gli ambienti che frequentava, come è già successo ad uno dei suoi figli in passato. Le piazze dei nostri paesi e le periferie delle nostre città non sono zoo safari dove gli umani entrano pagando un biglietto e con la raccomandazione di non scendere dall’auto.
Dottor Giuseppe Micali, IUCN European Sustainable Use Experts Group

Lunedì 21 agosto 2023 22:32:18

Pasolini: intellettuale e pedofilo


Egregia Dacia Maraini, il suo atteggiamento ipocrita, se non addirittura connivente nei confronti di Pasolini pedofilo (conclamato e condannato),
è scandaloso!
Estremamente offensivo sia nei confronti di tutti quei bambini/ragazzi che hanno patito e patiscono le violenze di adulti perversi (come lo è stato Pasolini) sia nei confronti dei loro genitori.

Martedì 7 marzo 2023 21:12:37

Sono sempre stato appassionato di letteratura italiana


Gent. ma Sig. Maraini,
Sono un "giovanotto"... ottantenne che sono sempre stato appassionato di letteratura italiana.
Ho scritto per hobby alcune modeste, modeste rime che voglio raccogliere in un libretto da donare, per ricordo, ai miei figli e ai miei amici.
Come introduzione vorrei inserire una delle sue meravigliose poesie, vale a dire "Scrivo perché" e desidererei avere la Sua approvazione.
Resto in attesa di un Suo cortese riscontro e scusandomi per avete... "osato tanto", Le porgo i miei più distinti saluti.
Ambrogio Panzeri

Sabato 27 agosto 2022 13:38:57

Ispirato da Fosco


Gentile Dacia buongiorno

Oggi ho visto uno speciale documentario intitolato "Giramondo" ispirato a suo papà Fosco Marini..
a volte per partire c'è proprio bisogno del coraggio e a volte ciò è un foglio bianco.. descrivo in queste righe ciò che mi ha ispirato a partire per questo "viaggio" come ogni viaggio nel quale trovi te stesso e il mondo nel quale te stesso è.
Spero ovunque sia piaccia a suo papà.
Abbiamo bisogno di maestri che ci mettano sulla via standoci accanto e poi con un sorriso lasciandoci proseguire lontano da loro, verso di loro, con loro.

Tempo

Tempo

foglio bianco su cui si è teso un filo

Tela tessuta in nodi stretti e in fiocchi disciolti

Li tocco,
li chiamo ricordi
mi ci impiglio
ma non posso che scorrere

Scorriamo insieme tu il letto io il fiume io il letto tu il fiume

Sbattiamo, rotoliamo, ci scontriamo ma non c'è appiglio

E nel mare ci plachiamo

Un breve eterno silenzio prima che la ruota riprenda a girare

insieme goccia che sta per piovere
insieme goccia che sta per evaporare.

La ringrazio
Saluto con rispetto e con affetto
Orfeo Lanza

Mercoledì 13 luglio 2022 12:33:27

Salve sig. ra Maraini
Lei sicuramente non si ricorda di me, ma abbiamo condiviso molte passeggiate a cavallo nella zona di Sacrofano.
Io sono un nipote di Saverio Passeri (coetaneo del figlio Paolo) e mi ricordo di lei con un Autobianchi grigia che veniva nella mitica casa di Saverio a Sacrofano, oppure venivamo a prenderla nella villa sua e di Moravia e si partiva partiva per le passeggiate a cavallo.
Mi fa molto piacere salutarla e ricordare quei momenti piacevoli e spensierati.
un caldo saluto
Massimo Poggiolini

Sabato 25 giugno 2022 15:58:51

Corso individuale di scrittura


Gent. ma Sig. ra Maraini,
sono Serena Squatrito ho 46 anni e vivo a Prato. Scrivo fin da quando sono piccola, in prevalenza mi dedico allo studio delle poesie ma ultimamente mi sto dedicando anche a racconti.

Pur in ritardo con i tradizionali anni di conseguimento, ho preso la maturità proprio in questi giorni al liceo di scienze umane, ed è stata un'esperienza indimenticabile.

Sono qui per chiederle la sua disponibilità nel tenere un corso individuale di scrittura, per affinare quel dono che già è parte di me.

La ringrazio e la saluto cordialmente
Serena

Mercoledì 23 marzo 2022 11:33:02

Richiesta intervista


Gentile scrittrice,
sono una studiosa di slavistica e docente a contratto presso le Università di Urbino e di Firenze. Mi occupo in particolare di letteratura e cultura russa, di rapporti tra la letteratura russa e le altre letterature europee, di relazioni storico-culturali tra Russia e altri paesi, di memoria culturale delle repressioni politiche in URSS, di scrittura testimoniale. Argomenti, mi permetto di dire, tutt'altro che anacronistici in questi tempi apocalittici di guerra e tragedie umane.
Sto ultimando un lavoro che verrà pubblicato presso Firenze University Press, "Biblioteca di Studi di Filologia Moderna" riguardante la narrazione della Russia sovietica degli scrittori viaggiatori italiani in URSS. Una parte del lavoro è naturalmente dedicata ai viaggi di Moravia e Pasolini in URSS negli anni Cinquanta. Mi piacerebbe e penso possa essere molto interessante avere la possibilità di una sua intervista da accludere eventualmente al mio libro che andrà presto in consegna per il referaggio.
Sperando che questo mio messaggio possa giungerle,
La saluto cordialmente,
Cheti Traini

Mercoledì 16 marzo 2022 08:24:36

Gentilissima Dacia Maraini, mi chiamo Fabio Cosentino, insegno nel Liceo Scientifico Galilei di Catania. il mio istituto sta organizzando un convegno sulle due figure di Verga e Pasolini. Occupandomi della parte pasoliniana, anche un un mio intervento, sarei ben felice se si potesse avere la sua presenza, anche online per parlarci di Pasolini visto che Lei lo ha conosciuto personalmente e per i ragazzi sarebbe una preziosa testimonianza dandoci una visone dell'uomo Pasolini visto che sia dell'uomo che dello scrittore si abusa sempre in maniera arbitraria.
Il convegno si dovrebbe tenere tra il 27 aprile e il 6 maggio 2022.
Spero intanto di ricevere sue notizie e spero anche possa prendere in considerazione la nostra richiesta.
Intanto la saluto cordialmente e rinnovo i miei complimenti per la sua mirabile attività editoriale e il suo essere così speciale.
Fabio, prof. Cosentino

Lunedì 14 marzo 2022 12:46:47

Ho urgente necessità di contattare Dacia Maraini per un invito in occasione dello spettacolo RAPSODIA '900 tratto dal suo romanzo IL TRENO DELL'ULTIMA NOTTE.

Sabato 12 marzo 2022 07:58:18

Video contro la guerra


Buongiorno, ho appena guardato il video contro la guerra condiviso qui dall'insegnante d'italianoalizzato dai suoi alunni su un testo di Dacia Maraini. L'ho trovato bello e ben fatto, volevo fare i complimenti ai ragazzi e al docente e dire quanto i testi di dacia Maraini spesso e volentieri siano di triste attualità, ma formativi e pieni di significato.

Domenica 6 marzo 2022 20:51:52

Video contro la guerra


Salve a tutti. Sono un insegnante di italiano e i miei alunni hanno realizzato un cortometraggio ispirato al bellissimo brano di Dacia Maraini “Dove c’è la guerra”. Vorrei condividerlo con voi, nella speranza che possa arrivare in qualche modo anche alla signora Maraini, grazie
https://m.youtube.com/watch?v=vwBv1BNg-nk

Martedì 22 febbraio 2022 23:06:32

Gentile Signora,
sono un professore dell’itis Fermi di Roma e in occasione dell’incontro online, previsto per il giorno 14 marzo, accompagnerò i miei alunni a condividere l’esperienza di ascoltarLa in diretta durante l’evento promosso dalla Rizzoli Education. È inutile esprimerLe l’emozione che provo nell’avere il privilegio di far conoscere ai miei alunni una delle più grandi e importanti scrittrici del nostro tempo. Negli anni ho cercato di trasmettere ai miei alunni la passione per la letteratura e la poesia; e quando ciò si è realizzato ho capito che in fondo il mio compito rappresentava semplicemente offrire ai ragazzi la possibilità di perseguire quel completo processo di formazione culturale grazie all’opera di scrittrici che come Lei hanno saputo raccontare l’esperienza della vita con tutte le sue fragilità, le insicurezze, le speranze, i vizi, le virtù, i tabù, le incomprensioni, i successi, le sconfitte, le sensibilità che accompagnano l’essere umano. Con grandissima stima ed ammirazione. Antonio Grasso

Lunedì 21 febbraio 2022 15:37:33

Apprezzo molto la signora Dacia Maraini come scrittrice e giornalista. È possibile rivolgerle delle domande?
Mi presento: sono un medico in pensione ed ora faccio il fotografo per passione. Ho 78 anni, abito in Friuli. Sono un divoratore di libri. Cordialmente e grazie per una cortese risposta.
Gian Piero Deotto- San Vito al Tagliamento (PN). -

Lunedì 14 febbraio 2022 21:37:43

Invito a scuola per Pasolini


Gentilissima Signora Maraini, mi chiamo Emanuele Troisi e insegno Filosofia in un Istituto di Istruzione Superiore in provincia di Benevento. Le scrivo, anche a nome della mia Dirigente, la prof. ssa Maria Pirozzi, per invitarla nella nostra scuola a parlare ai nostri studenti di Pier Paolo Pasolini in occasione dell'uscita, ormai prossima, del libro "Caro, Pier Paolo... " che lei ha voluto dedicare al poeta delle ceneri. Per noi sarebbe davvero un grande onore poterla ospitare e ascoltare. Nessuno può raccontare Pasolini ai giovani meglio di lei che lo ha conosciuto bene e gli è stata amica e la sua presenza darebbe significato e spessore al programma di eventi che stiamo approntando per celebrare nel modo migliore i cento anni dalla sua nascita. In attesa di un suo riscontro, La saluto e La ringrazio per le belle parole che spende sempre a sostegno di noi insegnanti e per la grazia con cui da anni ci racconta la vita.
Emanuele Troisi - IIS "A. Lombardi", Airola (BN)

Venerdì 28 gennaio 2022 13:45:14

Poesia su P. P. Pasolini


Salve dottoressa Maraini, sono un poeta di Roma e mi piacerebbe inviarle una mia vecchia poesia scritta in memoria di Pier Paolo Pasolini. Conoscendo la sua profonda cultura letteraria e la sua amicizia con il poeta, gradirei un suo autorevole e spassianato giudizio. Spero veramente che io possa inviarglela. Resto in attesa di una sua cordiale risposta, sperando che sia affermativa. Distinti saluti. Cristiano Berni

Sabato 22 gennaio 2022 19:34:13

Deledda e De Gubernatis


Gentilissima Dacia,
La smania di scrivere portò Grazia Deledda a proporsi all'illustre letterato De Gubernatis in questo modo" Sono brutta, non so parlare, non mi so vestire... " e riuscì ad incuriosirlo tanto che iniziò una fitta corrispondenza che andò avanti per anni. Io mi propongo a lei, anzi propongo la mia creatura "Arance sulla neve" con l'umiltà, no, non è vero, con la presunzione che possa toccare le corde del suo cuore di donna. Vorrei solo che lo leggesse. Me lo deve: ho letto e comprato i suoi libri. Lei non deve nemmeno comprarlo: se mi dice dove e come, glielo spedisco. E' stato già pubblicato e, da perfetta sconosciuta, ha avuto un discreto successo. Vorrei un suo parere, solo questo. De Gubernatis ha risposto alla sconosciuta, ma audace Deledda, Maraini risponderà alla sconosciuta Piccolo? Comunque vada grazie! Mariella

Sabato 22 gennaio 2022 10:56:00

Consiglio su libri da leggere


Buongiorno Sig. ra Dacia Maraini,
è con molto piacere che le scrivo perché la stimo e la ammiro per la sua sensibilità umana e la naturalezza con cui condivide i suoi talenti di scrittrice, di persona, di donna con tutto il mondo.
Sono interessata a conoscere e avere un quadro generale dell'attuale condizione socio-economica e politica dei grandi paesi di questo nostro mondo, mi rivolgo a lei per avere un consiglio sui testi da leggere che siano saggi, articoli o altro con lo sguardo di donna che ama questa grande umanità con tutti i suoi pregi e difetti.
La ringrazio infinitamente e attendo una sua risposta. Un caro saluto, Anna

Sabato 22 gennaio 2022 09:06:38

Buongiorno, perdonatemi, questo mio messaggio è finalizzato ad avere un contatto più diretto con la scrittrice che stimo molto e con cui desidererei condividere delle " esperienze" non mie, ma di mia madre, siciliana, professoressa di lettere, sensibile e ricca di un vissuto in cui contavano ancora la virtù e i bei sentimenti... Spero che qualcuno possa aiutarmi... Grazie di cuore!

Sabato 22 gennaio 2022 09:06:35

L'aspetto a Riesi in teatro


È trascorso più di un anno dalla prima chiusura delle scuole: era l’inizio della primavera del 2020 e allo stesso tempo l’inizio di un’esperienza inaspettata e traumatizzante, che ha cambiato inevitabilmente le nostre vite. Ci siamo scoperti fragili e soli. La malattia è diventata sinonimo di solitudine, isolamento, chiusura, allontanamento. Abbiamo dovuto fare i conti con questi termini così difficili da sperimentare e da sopportare e siamo ancora qui, come reduci, ma ancora su un campo di battaglia, con un futuro incerto e un presente complicato.

La scuola è stata inevitabilmente sopraffatta, aggredita dall’impossibilità di trovare soluzioni che potessero coniugare salute e istruzione, due diritti fondamentali dell’essere umano. Scuola chiusa, scuola aperta, scuola “socchiusa”, scuola a distanza, didattica digitale integrata, legami educativi a distanza: quanti nuovi aggettivi nati per declinare un luogo che ha cambiato volto, dimensione, ma mai anima.

La scuola continua, nelle diverse modalità possibili, sforzandosi di spezzare l’idea della didattica nozionistica che vede “teste ben piene”, cercando di non cadere nella facile funzione di contenitore di conoscenze da riversare attraverso un monitor. Abbiamo imparato, a nostre spese, che la scuola ha bisogno di corpo e la sua funzione non potrà mai esaurirsi nel mondo digitale, che ci rende presenti sì, ma crea anche distanze difficili da colmare.

Abbiamo imparato che lo sforzo dei docenti deve essere quello di attivare le menti, piuttosto che riempirle, attivare sentimenti, piuttosto che spegnerli. I ragazzi e le ragazze, privati delle più semplici esperienze tipiche dell’età scolare, presenteranno lividi da curare.

“La scuola ci salverà” ci racconta Dacia Maraini io aggiungo da chi ,: la scuola dovrà avere il coraggio di entrare nelle ferite, anche quelle invisibili, quelle nascoste, quelle più difficili da rimarginare. “Perché sacrificare la scuola quando si potrebbero ridimensionare molte altre costose spese pubbliche? La scuola è il nostro domani. Ma qui sembra che la parola domani diventi sempre più povera di significati, sempre più indigente e impaurita di fronte alle esigenze esorbitanti dell’oggi”.

Futuro: un altro termine con cui fare i conti e che spaventa. Se da un lato l’arrivo, seppur esiguo, dei vaccini, apre spiragli importanti di ripresa, dall’altro, siamo ancora in piena terza ondata e siamo immersi nelle problematiche presenti. Il domani è una flebile lucina, di cui nessuno sembra occuparsi e preoccuparsi.

Invece è il tempo più importante, è il tempo che appartiene ai nostri figli, ai nostri alunni e alunne. “L’istituzione dell’insegnamento nazionale ha bisogno di investimenti, questo è chiaro – continua Maraini – ma oltre agli investimenti economici, alla scuola servono fiducia, entusiasmo, amore per il grande potere della conoscenza”. “Gli insegnanti che creano vita e futuro sono coloro che credono in ciò che fanno, che hanno il coraggio di rischiare, che danno il meglio di sé anche in un ambiente ostile e precario, che praticano la maieutica socratica indagando e scovando i talenti e le energie dei giovanissimi”. La scuola, dunque, può fare la differenza, soprattutto dopo una grande crisi, come quella che stiamo affrontando. Com'è difficile poterle credere... auguri

Martedì 11 gennaio 2022 17:48:33

In riferimento alla trasmissione di RAI3


Carissima dottoressa,
siamo i componenti dell'Associazione culturale "A. Pisani" di Montauro (CZ), nata con l'obiettivo di valorizzare la storia e la cultura del nostro piccolo ma suggestivo borgo collinare sul mare Ionio; a tal proposito, organizziamo un premio letterario ed uno artistico con cadenza annuale. Da circa un semestre abbiamo ottenuto la gestione della piccola biblioteca del Paese, una struttura molto importante in un piccolo centro dove anche la scuola primaria è stata soppressa per numero insufficiente di alunni. Ci adoperiamo per far rivivere il borgo dal punto di vista culturale mediante l'attivazione di un progetto lettura e di incontri su personaggi locali che hanno dato lustro alla storia di Montauro. Saremmo ben lieti se lei potesse farci dono dei suoi romanzi che andrebbero ad impreziosire la nostra biblioteca e potrebbero costituire occasione di lettura e scambio di opinioni sulle tematiche da lei affrontate. Confidando nella sua sensibilità nei confronti di comunità che aspirano ad una più ampia apertura culturale, restiamo in attesa di una sua risposta.
Distinti saluti,
Comitato Arcangelo Pisani

Venerdì 7 gennaio 2022 12:49:02

Chiedo consigli


Buongiorno e Buon Anno!
Se mi permette, vorrei esporLe il mio problema per provare ad avere dei consigli. GRAZIE!

Mercoledì 5 gennaio 2022 13:53:18

Discorso di Paps Francesco


Cosa ne pensa della frase del Papa
"culle vuote cucce piene"

Martedì 4 gennaio 2022 17:41:33

Libro "Il fros curt"


Stimatissima signora Dacia, sono un vecchio giornalista udinese che, esaurito il trentennale faticoso percorso in redazione, è approdato ad anni bellissimi (e spero non finiscano qui... ) avendo per compagni la scrittura e i silenzi delle mie montagne o dell'Archivio di Stato. Ho prodotto qualcosa, alcuni dicono "di buono". L'ultimo lavoro è un romanzo storico, "Il fros curt" (la pagliuzza corta), ambientato nel ventennio fascista e fino alla Resistenza nelle tormentate terre di confine a Nordest, che oserei sottoporre al suo giudizio. Ho l'ardire di chiederle se e dove posso inviarle il libro. La saluto alla friulana: mandi e ogni ben.

Martedì 4 gennaio 2022 00:03:35

Saluto e scusarci


Mi chiamo Yuko Inagawa, sono giapponese e vivo a Firenze in Italia da 28 anni.
Ho visto un documentario della sua prigionia e poi un po’ di tempo fa sulla rivista della Coop, ho letto un articolo intitolato ‘ sono stata prigioniera in Giappone ‘.
Prima di tutto la chiedo perdono per quello che ha subito nella sua prigionia in Giappone.
Sono rimasta molto dispiaciuta per quello che avete passato in Giappone.
Nel periodo della seconda guerra mondiale, il mio nonno è stato il comandante, ma la mia famiglia nonostante essere contadini non avevano cibo.
Loro mangiavano le cicale e rana anche mangiavano loro cane. questo in quel tempo del Giappone in guerra.
Io spero tantissimo che la sua brutta memoria della prigionia in Giappone, un giorno la perdonerete e non porterete sempre sulla spalla tutta la vita questa sofferenza.
Mi spezzo il cuore del suo racconto capisco veramente non perdonabile.
La salutò con tantissimo affetto e mi dispiace tantissimo.

Lunedì 3 gennaio 2022 18:08:10

Amanita muscaria e phalloides, differenze


Carissima Dacia Maraini,

Sono un suo abituale lettore e mi permetto una puntualizzazione. Nel suo libro " Una rivoluzione gentile" nell' articolo "La forza del Paese. " a pagina 89, si afferma che l'Amanita muscaria è letale... e. se ne mangi un pezzetto vai all'altro mondo.. Ciò non corrisponde alla realtà, perché il fungo in questione, forse il più bello di tutti, viene. consumato, soprattutto nei paesi nordici, per i suoi effetti allucinogeni.. L'ingestione può portare alla sindrome Panterinica (vertigini, nausea, stato confusionale e allucinazioni.) si dice occorra ingerire circa 5Kgm! !. per essere mortale.. L'Amanita phalloides, di colore verdastro è il fungo letale.
Con immutata stima,
Giovanni Maggi, medico-chirurgo con hobby micologico

Lunedì 27 dicembre 2021 15:34:46

Buongiorno Dacia, sono docente in un Liceo con una mission: promuovere la lettura. Recentemente abbiamo letto in classe il tuo saggio "Sulla mafia" ed abbiamo rappresentato 'A piedi nudi". Mi mi piacerebbe che lei vedesse il piccolo video prodotto dai ragazzi!

Lunedì 27 dicembre 2021 14:39:28

Forse


Buongiorno Dacia, scrivo questo messaggio perché ” forse” lo leggerai. Forse, come è scritto in calce, ma d’altra parte esiste qualcosa nella vita, che non sia avvolto nella nebbia di un “ forse”? Comunque, se mai mi leggerai, voglio dirti che la tua scrittura è unica, e mi tiene molta compagnia. Grazie

Mercoledì 22 dicembre 2021 15:57:40

Carissima Dacia, l'avevo visitata diversi anni fa e speravo che con passar del tempo qualche Ente addetto alla salvaguardia del nostro patrimonio artistico avrebbe restaurato e quindi salvato VILLA PALAGONIA "La villa dei mostri". dei Gravina. Un'Amico è stato in visita di recente e la trovata come l'avevo trovata io anni fa, in stato di abbandono e con le rimanenti statue corrose dal tempo, in stato di abbandono corrose fino a renderle irriconoscibili, Forse si fa ancora in tempo a salvaguardare ciò che è rimasto purchè si intervenga subito.. Bagheria, terra di grandi Artisti, ma tutta l'Italia e soprattutto il settore turistico ne sarebbero arricchiti.
Faccio appello a Lei e a Giuseppe Tornatore, al quale ho scritto la medesima lettera/ appello, affinchè con la Vostra sensibilità Artistica, Morale e Umana, vogliate farvi portatori e interpreti presso gli Enti preposti di questo APPELLO.

Sabato 4 dicembre 2021 17:09:01

Sua gentile partecipazione ad evento sulla Gentilezza


Buongiorno Dacia.
Organizziamo ogni anno a fine dicembre in Salento un evento chiamato Lo Spirito Del Grano.
Ogni anno affrontiamo un tema specifico, sempre con esperti.
Ci piacerebbe ospitarla il 28 o 29 dicembre e dialogare con lei sulla necessità di una rivoluzione gentile.
Può trovare le nostre iniziative sul web, cercando casa delle agriculture Tullia e Gino, di castiglione salentino.
Confidiamo in una sua gentile collaborazione.
Un abbraccio
Isidoro
335 -------

Venerdì 26 novembre 2021 12:58:41

Il mio libro "il destino nel mio 8" Un Angelo che aiuta un Angelo


Se posso avere sue attenzioni, riguardo al mio libro... Grazie del suo impegno...

Lunedì 22 novembre 2021 10:08:05

Gentilissima lo scoperta X caso giorni fa in TV in difesa X le donne maltrattate, io vengo da una famiglia di migranti sardi non conosco la vera storia dei miei genitori so che X loro non è stato facile essendo cresciuti senza studi e vivendo una vita che siaccomuna alla storia di padre e padrone, io sono il maggiore di 5 figli nel 84 mio padre a ucciso mia madre lasciando questo orribile spettacolo nei occhi dei miei fratelli io purtroppo non ero in casa X via di fatto che o fatto di tutto X scappare da un padre crudele il quale interesse era solo di creare timore e vivere a sbaffo si X che finche a vissuto era lui a prendere i guadagni nostri eppure non li e bastato a voluto anche la vita di mia madre lasciandoci abbandonati. anche se A16 anni io giravo l'Italia X lavoro nei cantieri edili dormendo nelle baracche sono un ragazzo debole di carattere e quindi dopo il fatto sono caduto in una depressione che è svanita quando o iniziato a conoscere l'eroina, X 2 anni vita che mi aiutato a cancellare la realtà ma che mi stava consumando e quando ero alla frutta e arrivata lei la donna della mia vita, premetto io non o mai abbandonato I miei fratelli e sono stato l'ultimo a sposarsi senza aiuti di parenti e di stato siamo cresciuti soli io al fatto avevo 18 anni era 84 il mondo era diverso, tornando alla mia adorata donna che mi a portato a conoscere la sua di famiglia, lei era follemente innamorata e quindi a dovuto combattere con i suoi genitori io non ero ben visto ma la vita a il suo cammino e sono entrato nella loro vita e con varie peripezie ci siamo sposati e sono nati due splendidi maschi che ora sono maggiorenni il più grande che a 22 anni convive da due anni e lavora in un distributore vita dura ma e tenace il fratello vive con noi e un ragazzone chiuso che ama il canto si e diplomato in informatica ma X adesso e disoccupato vive in mansarda la sua isola felice. tornando a me a 27 anni mi sono sposato il matrimonio è nato dal fatto che il fratello di mia moglie si doveva sposare e siccome i loro parenti vivono lontano e le spese di matrimonio sono enormi ci siamo sposati lo stesso giorno bellissimo, X 3 anni o vissuto in casa loro nel frattempo in una collina albese stavamo ristrutturando il nostro nido d'amore, tanti sacrifici che erano appagati dalla bellezza del luogo sono arrivati i nostri figli e X varie cose abbiamo dovuto tornare in città dove abbiamo cresciuto la famiglia lei lavora in un supermercato par taim vita non appagata io i primi anni o lavorato come esterno in una fabbrica del luogo fonderia molte ore e a volte anche la domenica vita dura e mal pagata nel altro decennio o lavorato in trasferta settimanale era più retribuita ma piena di pericoli lavorando nel costruire strutture in altezza e sotto condizioni meteo, ora o 57 anni 3 anni fa nascono i primi problemi fisici che mi portano a non essere più apprezzato nel mio lavoro e anche da mia moglie che stanca e frustrata mi incolpa di ogni cosa sbagliata in famiglia e spradoneggiando in pranzi con amici sminuedomi facendomi capire che mi devo levare dalle palle, il mondo mi sta crollando addosso e più di 42 anni che lavoro e vengo da un passato di merda e mi ritrovo prossimo a una vita da pecora. la violenza e segno di debolezza io non sono un debole però non so dove sbattere la testa. lo stato parla in difesa delle famiglie e delle persone ma e assente e non conosce le realtà (allo stato interessa cosa?) la mia vita reale può spiegare 50 anni di vissuta nel reale di cose ne avrei molte da dire e se le interessa sarei lieto di esporgliele. graz e cord saluti.

Venerdì 12 novembre 2021 07:33:29

Coppia felice sposta in secondo matrimonio.. 4 figli
. vita bella.. amore.. passione.. problemi.. poi 2020 novembre il covid.. marito ricoverato.. poi dopo 4 giorni io ricoverata.
Casualmente stessa camera.. letto accanto.. ultima notte felice insieme mano nella mano.. poi lui è scomparso in una terapia intensiva e poi morto.. io 1 mese ricoverata.. non ci siamo più visti.. tutto scomparso..

Mercoledì 10 novembre 2021 10:57:57

Una proposta di lettura


Gentile Dacia, sono un autore poco conosciuto e ho di recente pubblicato un libro. Il titolo è Nico is not a crime. Note scorrette e altre confidenze. Il genere è l'autofiction. Avrei piacere a spedirle una copia, per una sua gradita opinione. Grazie e buon autunno.

Martedì 9 novembre 2021 18:44:11

Giornata contro la violenza sulle donne - Invito


Gentilissima Signora Dacia Maraini,
sono una lettrice di Barletta, componente del gruppo di lettura LettiDiPiacere, impegnato in questo periodo nella lettura dei Suoi libri ”Una rivoluzione gentile” – “ L’amore rubato", un lavoro che ci vede operare in collaborazione con il Presidio dei Libri di Barletta oltre che in gemellaggio con altri gruppi di lettura, in particolare con il gruppo "Prendiamociiltempo" di Fiume Veneto.
Ad unirci, a parte la scelta comune operata, il condiviso dovere di civiltà che ci sostiene, ovvero di dedicare importanti momenti di riflessione ad un dramma sociale, quello della violenza sulle donne, gravemente insinuato nel nostro Paese.
La cronaca quotidiana ci racconta come, anche a seguito del concorso dei disagi relazionali prodotti dalla pandemia, purtroppo si sia accentuata e sia emersa con ancora maggiore evidenza la diffusione della violenza di genere. Pertanto, abbiamo sentito più che mai urgente e importante dare un contributo alla battaglia per l’eliminazione della violenza sulle donne, promuovendo, anche con l’auspicato patrocinio del Comune di Barletta, un incontro culturale per una riflessione partecipata su contenuti, personaggi e temi dei Suoi libri succitati, e radicare ancora più profondamente quel rispetto assoluto che è necessario alla crescita di una società civile. Mi vengono in aiuto, a tal proposito, le parole di Tucidide “Il male non è soltanto di chi lo fa: è anche di chi, potendo impedire che lo si faccia, non lo impedisce”.
Sarebbe per noi tutti un grande onore averLa insieme come ospite e interlocutrice privilegiata, in tal caso potrebbe indicarci Lei data e ora più consone ai Suo prioritari impegni professionali. E’ innegabile che il nostro grande desiderio sarebbe di averLa fisicamente nella nostra città di Barletta., ovviamente assumendoci qualsiasi onere per il viaggio e il soggiorno. Nell’impossibilità della proposta soluzione, si potrebbe realizzare un incontro da remoto. Il digitale in questo momento così complesso si è rivelato il mezzo principale per comunicare e conoscerci anche se senza il calore della presenza fisica. Dobbiamo e vogliamo però resistere, e "abbracciarci" con gli sguardi e le parole con le persone che abbiamo a cuore.
Confidando in un Suo gentile e positivo riscontro, La saluto, a nome anche dei miei amici lettori, con infinita stima e cordialità,
prof. ssa Rita Farano

Barletta, 09 novembre 2021
Recapiti personali
cell: 338-------
e-mail: -------

Venerdì 5 novembre 2021 11:33:59

Gentile Dacia,
sono una docente di un istituto Tecnico-Professionale operante nella periferia a nord di Napoli. Presto qui il mio servizio da qualche decennio, senza essermi mai risparmiata. La mia esistenza personale oltre che professionale, è stata segnata dagli incontri che nel corso di questi anni ho avuto con i miei studenti e studentesse, con alcuni/e dei/ lle quali, benchè diventati essi stessi genitori, continuo a intrattenere cari rapporti. E poi sono una sua lettrice, appassionata; forse da quel giorno in cui l'ho vista di persona, qui, a Giugliano, la mia città, ospite di un evento pubblico. O forse no, anche da prima. ma non è per me che le scrivo. ho ricevuto in dono da mio figlio il suo ultimo " La scuola ci salverà " che sto leggendo attualmente. Vorrei invitarla nel mio Istituto a parlare del suo libro e della Scuola. Farebbe bene ai nostri ragazzi e alle nostre ragazze poiche' non sempre hanno consapevolezza di quanto sia fondamentale la "conoscenza" ma anche la " comunità scuola" ; gli Istituti come il nostro infatti combattono la battaglia più dura proprio contro la dispersione scolastica che dalle nostre parti tocca livelli di allarme; E aiuterebbe noi docenti a caricare le nostre energie e a non mollare, perchè a volte è proprio dura e vien voglia di tirare i remi in barca. So bene che questa mia richiesta difficilmente potrà essere presa in considerazione, ma sono abituata a provarci. Intanto la saluto caramente, ringraziandola di essere la donna che è, magica e dolce penna narrante.
Un abbraccio, Rosanna Scialò

Domenica 31 ottobre 2021 11:00:46

Sollecitato dalla lettura del suo articolo dal titolo "la repressione femminile", apparso sul Corriere del 26 ottobre scorso, desidero inviarle dei documenti sull'Afghanistan.
Le chiedo quindi di volermi comunicare cortesemente il suo indirizzo email o di posta certificata.
Grazie ed un cordiale saluto
Luigi Ficarra (Padova)

Venerdì 29 ottobre 2021 13:42:05

Volontà di ampliare gli orizzonti intellettuali


Buongiorno Signora Dacia Maraini, le scrivo in quanto immeritata Presidente del Club Soroptimist di Sanremo, mi trovo in un frangente difficile perchè il Club si sta assotigliando per ragioni anagrafiche ma questo non è importante quanto l'indifferenza (giustificata) delle giovani generazione all'appartenenza ad un Club che dovrebbe tutelare le professioni delle donne ma che fatica soprattutto in realtà marginali come Sanremo. Vengo al punto: dal 26/27 marzo 2022 festeggeremo il cinquantennale dell'esistenza del Club Soroptimist Sanremo e vorrei in quella occasione compenetrare l'esperienza di una donna che ha attraversato epoche, confini diversi e che possa dare un impulso alla trasformazione soprattutto in chiave ambientale di una società ferma e incapace di vedere una luce in fondo all'inferno che vive. Non so se osare di chiedere un suo intervento ma sarei felice di dare una scossa ad un'area sospesa fra un passato di felice crogiolo e di un presente di abbandono pratico ed intellettuale. Grazie se potrà leggere queste righe, non so se mi sono espressa bene, Cari saluti per Lei e per il Suo intelletto

Mercoledì 27 ottobre 2021 10:46:37

Ho letto il letto commento sul berlusconismo IO C'ERO


Io ero un giovane musicista diplomato che dopo anni di professione fra cui casinò di SanRemo e rai di firenze ero entrato in orchestra con idee moderne e rivoluzionarie per cui come avviene sempre, se non puoi uccidere un "rompipalle" allora dagli un "incarico di responsabilita", e così mi trovai catapultato come "esperto di settore" in una commissione parlamentare che lavorava su uno "strano progetto di riforma " del settore SPORT e SP? ETTACOLO.
Il periodo storico era quello del Governo Craxi, che lascerà Carraro (gia amm del Milan) come ministro di sport e spettacolo e che già dal 84 aveva commissioni che lavoravano alla riforma parlamentare sulle RADIOTELEVISIONI e che, nonostante il precedente no della corte costituzionale sul decreto Berlusconi, riuscirà nel 90 a far passare con la legge Mammi il FAR WEST televisivo.
Durante gli anni 84 /90 varie commissioni hanno lavorato "ad personam" per arare il terreno dove poi il BERLUSCONISMO avrebbe seminato il suo OGM che ha AMMORBATO il PENSIERO; LA VITA SOCIALE e COMPORTAMENTALE di più generazioni, ma quel che è peggio è riuscita a coinvolgere in questo modo di pensare anche quasi tutte le strade della sinistra, per cui oggi praticamente quel modo di pensare, di educare e di comportarsi non ha più oppositori. Ebbene in quelle commissioni io c'ero ed avevano incarichi completamente diversi dai risultati ai quali dovevano lavorare. IL SORPASSO DEL PC ALLE EUROPEE del 17 giugno dell'84 fu affidato segretamente ai capi commissione che analizzarono l'evento e lo portarono ad essere quello che diventerà poi il BERLUSCONISMO tramite i MESSAGGI SUBLIMINALI. Ebbene io c'ero. Ciao Piero

Mercoledì 20 ottobre 2021 10:27:24

Intervista Enit


Carissima Dacia,

vorrei intervistarla per Italia. it (o Enit, per addetti ai lavori), l'Agenzia Nazionale del Turismo, e in particolare per la sua radio, Visit Italy Web Radio. htt p: //www. -------. it/en/ho me. html
ht t / w. -------. app/play er2/en it. html
Si tratterebbe di uno zoom di circa mezz'ora, solo audio o con video (come preferisce). Le farei dieci domande e dovrebbe scegliere tre canzoni italiane.

Mi faccia sapere se ha bisogno di altre informazioni o se devo contattarla via email.

Cordial saluti

Beatrice Lessi

Martedì 12 ottobre 2021 16:18:05

Invito conferenza licei Sciascia Sant'Agata Militello (Me)


Gent. ma sig. ra Dacia Maraini
sono una docente dei licei Sciascia di Sant'Agata Militello (Me), con una
richiesta particolare. Sarebbe possibile averla ospite online, tra la fine di ottobre e il mese di novembre, in una manifestazione organizzata dalla nostra scuola durante la quale i ragazzi si cimenteranno nella rappresentazione del racconto "A piedi nudi", tratto dal libro "Sulla mafia"?
Cordiali saluti

Lunedì 4 ottobre 2021 20:06:34

Evento su Fosco Maraini


Gent. ma Signora Maraini,
faccio parte di alcune associazioni che stanno progettando un evento su suo padre, Fosco Maraini.
Avrei necessità di contattarla per illustrarle il progetto ed avere ovviamente il suo parere in merito.
La ringrazio e le invio un cordiale saluto.,
Oscar

Domenica 3 ottobre 2021 22:36:17

Sto cercando il libro scritto da Dacia Maraini sul festival mondiale della gioventù comunista tenutosi ad Helsinki nel 1963 cui ella stessa ha partecipato. L'ho perso. Potete indicarmi il titolo ?
Grazie infinite.

Venerdì 24 settembre 2021 14:01:40

Richiesta incontro con ragazzi di Barletta


Gentile, sono una prof. ssa di materie letterarie dell'IISS Garrone di Barletta. Mi piacerebbe invitarla per un caffè letterario da noi, quando a lei aggrada. In quell'occasione vorremmo chiederle della sua amicizia con Pier Paolo Pasolini.
Per noi sarebbe un onore...
A presto

Giovedì 23 settembre 2021 18:47:13

Salve, sono un compagno di Centocelle.
Mi chiamo Remo Iantaffi e ho 77 anni.
Ho un suo ricordo quando da giovani, insieme ad altri compagni compreso Silvano Pellini, ci siamo impegnati nel progetto del teatro di Centocelle, lei curava la regia e la sceneggiatura.
Sono felice ogni qualvolta esce un suo libro e le mie nipoti ti leggono con piacere.
La mail è quella di mia figlia e se risponderai a questo messaggio, sarò contento di leggere la tua risposta.
Un caro saluto, con affetto
Remo.

Mercoledì 15 settembre 2021 17:22:54

Gentilissima Signora Maraini, ho appena finito di scrivere un libro di storia di genere in cui ho citato la rivista da Lei fondata nel 1956:. "Tempo di letteratura". Mi piacerebbe, se fosse possibile, avere qualche ricordo della Fondatrice., anche in correlazione al contesto dell'epoca. Colgo l'occasione per mandarLe i saluti di Adriana Cavarero, amica di sempre.. La ringrazio dell'attenzione e La saluto cordiamente.. Mirella Leone

Giovedì 2 settembre 2021 13:41:28

Ricerca Teatro di Centocelle


Gentilissima Dacia Maraini,
sono una docente di ruolo, iscritta alla Sil e autrice di alcune pubblicazioni. Sto preparando la tesi per la terza laurea e vorrei dedicare i prossimi anni agli studi di genere, con particolare attenzione per la scrittura femminile. Sono nata a Centocelle e vorrei ricostruire la storia di quel Teatro d'avanguardia che Lei vi ha fondato. Mi piacerebbe capire come quel teatro contribuisse anche alla ricerca di un percorso di libera espressione dell'identità femminile. La ringrazio infinitamente se vorrà aiutarmi e in ogni caso le esprimo la mia ammirazione per il suo contributo alla storia della nostra letteratura.

Lilia Bellucci
(recapito telefonico e whatsapp 333-------

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Jim Henson

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Inventore dei Muppets, produttore e regista statunitense
α 24 settembre 1936
ω 16 maggio 1990
Joaquin Navarro Valls

Joaquin Navarro Valls

Giornalista e medico spagnolo
α 16 novembre 1936
ω 5 luglio 2017
John McCain

John McCain

Politico, senatore USA
α 29 agosto 1936
ω 25 agosto 2018
Joseph Blatter

Joseph Blatter

Dirigente sportivo svizzero
α 10 marzo 1936
La Televisione

La Televisione

Elettrodomestico
α Anno 1936
Lino Banfi

Lino Banfi

Attore italiano
α 9 luglio 1936
Mario Vargas Llosa

Mario Vargas Llosa

Scrittore peruviano, premio Nobel
α 28 marzo 1936
Paolo Savona

Paolo Savona

Economista e politico italiano
α 6 ottobre 1936
Pippo Baudo

Pippo Baudo

Presentatore TV italiano
α 7 giugno 1936
Richard Bach

Richard Bach

Scrittore statunitense
α 23 giugno 1936
Robert Redford

Robert Redford

Attore e regista statunitense
α 18 agosto 1936
Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi

Politico e imprenditore italiano
α 29 settembre 1936
ω 12 giugno 2023
Tony Dallara

Tony Dallara

Cantante italiano
α 30 giugno 1936
Valeria Fabrizi

Valeria Fabrizi

Attrice italiana
α 20 ottobre 1936
Virna Lisi

Virna Lisi

Attrice italiana
α 8 novembre 1936
ω 18 dicembre 2014
Yves Saint Laurent

Yves Saint Laurent

Stilista francese
α 1 agosto 1936
ω 1 giugno 2008
Zubin Mehta

Zubin Mehta

Direttore d'orchestra indiano
α 29 aprile 1936