Fiona May
Biografia
Fiona May nasce il 12 dicembre del 1969 a Slough, nel Regno Unito, da genitori giamaicani, cugina del giocatore di rugby Marcel Garvey. Avvicinatasi all'atletica da bambina, si mostra subito competitiva, e difende i colori della Gran Bretagna ai Mondiali juniores di Atene del 1986, quando si classifica ottava nel salto in lungo con la misura di 6 metri e 11.
L'anno successivo, in occasione degli Europei di categoria disputati in casa, a Birmingham, ottiene il primo oro della sua carriera, arrivando a 6 metri e 64. Il 1988 è l'anno della consacrazione definitiva tra le "grandi". Dopo aver vinto i Mondiali juniores di Sudbury, in Canada, con la misura di 6 metri e 88, fa parte della spedizione olimpica britannica ai Giochi di Seul, in Corea del Sud, dove si qualifica per la finale piazzandosi al sesto posto.
Settima agli Europei di Spalato, vince il bronzo in Coppa Europa a Gateshead; torna sul podio in occasione dei Giochi del Commonwealth di Auckland, dove ottiene la medaglia di bronzo, e - nel 1991 - alle Universiadi di casa, a Sheffield, dove conquista l'argento. Dopo il terzo posto ottenuto in Coppa Europa a Francoforte sul Meno, segue un periodo di crisi: ai Mondiali di Tokyo arriva 19esima, mentre non partecipa alle Olimpiadi di Barcellona del 1992.
Dopo l'ennesimo bronzo in Coppa Europa (questa volta a Roma), i Mondiali di Stoccarda - in Germania - del 1993 sono gli ultimi nei quali Fiona May difende i colori del Regno Unito: la sua prestazione, comunque, è deludente, e i 6 metri e 42 saltati non la portano più in là di un quattordicesimo posto. L'anno successivo, l'atleta di colore ottiene la cittadinanza italiana per naturalizzazione, dopo essersi sposata con il lunghista e astista toscano Gianni Iapichino.
Esordisce con la maglia azzurra agli Europei di Helsinki, saltando fino a 6 metri e 90, misura che le vale la medaglia di bronzo. Inizia, così, un periodo di grandi successi sotto i colori dell'Italia: Fiona May vince l'argento in Coppa Europa a Villeneuve-d'Ascq e soprattutto l'oro ai Mondiali di Goteborg, in Svezia, nel 1995, con la misura di 6 metri e 98; l'anno seguente, alle Olimpiadi statunitensi di Atlanta, deve accontentarsi della medaglia d'argento, ma i 7 metri e 02 saltati corrispondono al nuovo record italiano.
Un altro record nazionale si materializza nel 1997 a Parigi, in occasione dei Mondiali indoor: nella capitale francese la May salta fino a 6 metri e 86, portandosi a casa l'oro e stabilendo il primato italiano al chiuso. I trionfi non finiscono qui, comunque: ai Mondiali all'aperto di Atene Fiona vince il bronzo saltando fino a 6 metri e 91, la stessa misura che nel 1998, agli Europei indoor di Valencia, le vale l'oro e il nuovo record nazionale. In quel periodo, per altro, ottiene risultati significativi anche nel salto triplo, come l'oro ottenuto in Coppa Europa a San Pietroburgo, in Russia, che le vale l'ennesimo primato italiano.
Gli Europei di Budapest, invece, le regalano l'argento, con una misura di 7 metri e 11 che rappresenta un altro primato italiano. Altri secondi posti arrivano da Siviglia, in occasione dei Mondiali del 1999, e da Sydney, durante le Olimpiadi del 2000. Quell'anno, Fiona viene nominata Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana da Carlo Azeglio Ciampi. Nel 2001, dopo essere arrivata terza in Coppa Europa a Brema e quarta ai Mondiali indoor di Lisbona, in Portogallo, l'atleta italiana di origini britanniche regala l'ultimo acuto della sua carriera ai Mondiali outdoor di Edmonton, in Canada, saltando fino a 7 metri e 02 e conquistando la medaglia d'oro iridata.
Dopo la nascita della figlia Larissa, nel 2002, e la conseguente pausa obbligatoria all'attività agonistica, seguono, nel 2003, la Coppa Europa disputata in casa, a Firenze (arriva un bronzo), e i Mondiali di Parigi, che la vedono piazzarsi al nono posto, mentre - nel 2004 - prestazioni poco significative si materializzano ai Mondiali indoor di Budapest (sesta) e alle Olimpiadi di Atene (addirittura ventisettesima). Il 2005 è l'ultimo anno di carriera: dopo l'argento conquistato ancora una volta a Firenze in Coppa Europa e il primo posto ottenuto ai Giochi del Mediterraneo di Almeria, Fiona May prende parte ai Mondiali di Helsinki. Il suo salto migliore è, però, un 6 metri e 51 che non la porta oltre un modesto quattordicesimo posto.
Si ritira dopo essere diventata l'atleta italiana salita sul podio più volte ai Mondiali (in tutto quattro). Una volta appese le scarpette al chiodo, Fiona si dedica al mondo dello spettacolo: diventata testimonial di Kinder (con la primogenita Larissa e poi con la secondogenita Anastasia), partecipa alla trasmissione di Milly Carlucci "Ballando con le stelle", dove danza insieme con l'insegnante Raimondo Todaro; si cimenta anche come attrice recitando nelle fiction (tratte da un romanzo di Maria Venturi) "Butta la luna" e "Butta la luna 2", in onda su Raiuno e dirette da Vittorio Sindoni, in cui si affrontano temi come il razzismo e l'integrazione nella società degli stranieri; nel 2011, invece, è guest star nella sit-com Mediaset "Così fan tutte", al fianco di Alessia Marcuzzi e Debora Villa. Nello stesso anno, annuncia la separazione dal marito Gianni Iapichino.
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Biografieonline non ha contatti diretti con Fiona May. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Fiona May.
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