Carolina Morace
Biografia • Metti una tigre in campo
Tutti conoscono Maradona, tutti parlano di Ronaldo o di Shevchenko con competenza assoluta e chiunque si sentirebbe in imbarazzo nel non sapere chi è Pele'. Molti forse ignorano chi sia Carolina Morace anche se nel 1995 è stata eletta e premiata miglior calciatrice del mondo: destino del calcio al femminile, visto ancora come una curiosità o nel peggiore dei casi come una baracconata poco seria. Eppure, come nel caso di Carolina, ci sono fior di atlete che hanno scelto questa strada così poco popolare.
Parità dei sessi a tutti i livelli, la consapevolezza di poter essere uguale se non migliore di tanti maschi, sono queste le molle che hanno spinto Carolina Morace ad intraprendere questo sport, oltre ovviamente l'amore grandissimo per il calcio. Nata il 5 febbraio 1964 a Venezia, Carolina ha dedicato molto del suo tempo anche allo studio laureandosi in giurisprudenza dopo un trasferimento a Roma, ormai sua città adottiva.
A quattordici anni con la sfera era già un fenomeno. Palleggi, assist, tiri di potenza, nulla le era precluso.
La sua nonchalanche tecnica sbalordisce l'allora mister del Belluno che la proietta nella massima serie senza colpo ferire.
Lei si spaventa, si intimorisce? Neanche per idea. Così dopo una serie di partite memorabili viene convocata anche in Nazionale. Il suo esordio in maglia azzurra, chiamata a sostituire sul finire la capitana Betty Vignotto, avviene il giorno 1 novembre 1978: la data è rimasta stampata nella mente di Carolina in maniera indelebile, ricordata tuttora con emozione.
La talentuosa atleta ha poi militato sempre in serie A nel Verona, nel Trani, nella Lazio, nella Reggiana, nel Milan, nella Torres, nell'Agliana e nel Modena. Una volta conclusa la carriera agonistica ha conseguito il patentino di allenatore di seconda categoria e nel 1999 è stata la prima donna in Europa ad allenare una squadra maschile professionista, la Viterbese, nel campionato di serie C1.
Il 20 luglio 2000 il Presidente della Federcalcio Nizzola l'ha nominata Commissario tecnico della Nazionale italiana femminile di calcio, affidandole anche la responsabilità della rappresentativa azzurra Under 18, confermando la volontà della FIGC di dare un nuovo impulso al settore del calcio femminile in Italia: una fiducia del tutto meritata anche in considerazione dei risultati ottenuti dalla "tigre" (nomignolo con cui la chiamano amici e ammiratori) nel corso della sua carriera sportiva: 12 scudetti tricolori, 500 gol realizzati, 12 classifiche marcatrici vinte, 153 incontri con la maglia azzurra realizzando 105 reti, 2 volte vice campione d'Europa.
Carolina Morace presta poi la sua competenza partecipando a importanti trasmissioni sportive in televisione e calcando il terreno di gioco in occasione di partite di beneficenza.
Nel mese di febbraio 2009 viene nominata commissario tecnico della nazionale femminile del Canada.
Nel mese di ottobre 2020 esce il suo libro autobiografico "Fuori dagli schemi" (Piemme); pochi giorni prima dell'uscita, rivela pubblicamente il suo amore per una donna, l’australiana Nicola Jane Williams, con la quale si è sposata due volte.
La proposta gliel’ho fatta nel giorno del mio quarantottesimo compleanno. Avevo comprato gli anelli, avevo ripassato per ore la frase “vuoi sposarmi?”. Sono una donna tradizionale, sì, anche in questo caso sono rimasta me stessa. E credere che prima nella mia vita non avevo mai pensato al matrimonio. Ci siamo sposate una prima volta a Bristol, sul piroscafo SS Great Britain e poi in Australia.
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Biografieonline non ha contatti diretti con Carolina Morace. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Carolina Morace.
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