Pierfrancesco Favino

Biografia • Le magie del cinema
Pierfrancesco Favino nasce a Roma il 24 agosto 1969. Diplomato all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio D'Amico", ha seguito il corso di perfezionamento diretto da Luca Ronconi e vari seminari di recitazione partecipando a numerose produzioni teatrali. È tra i fondatori dell'Actor's Center di Roma.
Tra i film che lo hanno messo più in evidenza: "L'ultimo bacio" (2000) di Gabriele Muccino, "Dazeroadieci" (2001) di Luciano Ligabue, "Emma sono io" (2002) di Francesco Falaschi, "El Alamein" (2002) di Enzo Monteleone che gli è valso la candidatura al David di Donatello 2003 come miglior attore non protagonista.
Nel 2003 gira "Passato Prossimo" di Maria Sole Tognazzi e nel 2004 è nel cast di "Le chiavi di casa" di Gianni Amelio, presentato in concorso alla 61ma Mostra di Venezia e per il quale ha ricevuto la nomination per il Nastro d'argento come miglior attore non protagonista.
A seguire: "Romanzo Criminale" (2005, di Michele Placido) (premiato con il David di Donatello quale miglior attore non protagonista e con il Nastro d'Argento quale miglior attore protagonista), "La Sconosciuta" (2006) di Giuseppe Tornatore, "Una notte al museo" (2007) con Ben Stiller e "Saturno Contro", di Ferzan Ozpetek, grazie alla quale ha ottenuto, durante il Festival del Cinema di Venezia 2007, il premio Diamanti al Cinema come migliore attore protagonista.
Nel 2008 torna nelle sale con il film Disney "Le Cronache di Narnia: il principe Caspian", "Miracolo a Sant'Anna" di Spike Lee e "L'uomo che ama" di Maria Sole Tognazzi. Nel 2009 partecipa a "Angeli e Demoni" di Ron Howard (con Tom Hanks, tratto dal best-seller di Dan Brown).
Diverse anche le partecipazioni a produzioni televisive: da ricordare l'interpretazione di Gino Bartali nella fiction dedicata al grande ciclista toscano (2006) di Alberto Negrin, "Liberi di giocare" (2007) di Francesco Miccichè, grazie al quale ha vinto il premio come miglior attore protagonista al Roma FictionFest 2007 e "Pane e Libertà" (2009) di Alberto Negrin.
Lavori successivi sono "ACAB - All Cops Are Bastards" (2012, di Stefano Sollima), "Romanzo di una strage" (di Marco Tullio Giordana, 2012), "World War Z" (2013, di Marc Forster, con Brad Pitt), "Rush" (2013, di Ron Howard).
Dal 2003 Pierfrancesco Favino è legato sentimentalmente all'attrice Anna Ferzetti, dalla quale ha avuto due figlie.
Nel 2014 veste i panni dell'avvocato Giorgio Ambrosoli, vittima di mafia, per la mini-serie tv "Qualunque cosa succeda. Giorgio Ambrosoli, una storia vera".
Negli anni successivi recita nei film "Suburra" (2015, di Stefano Sollima), "Le confessioni (2016, di Roberto Andò), "Moglie e marito" (2017, di Simone Godano, con Kasia Smutniak). Nel 2019 interpreta Tommaso Buscetta nel film "Il traditore", di Marco Bellocchio.
Nel 2020 recita nel biografico "Hammamet", di Gianni Amelio, interpretando magistralmente il protagonista Bettino Craxi. Nello stesso anno vince la prestigiosa Coppa Volpi per il film "Padrenostro": il premio viene assegnato durante la Mostra del cinema di Venezia al Miglior attore.
Nel 2023 un altro biopic: interpreta Salvatore Todaro, a capo del sommergibile "Comandante Cappellini" durante la seconda guerra mondiale, nel film "Comandante".
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