Roy Paci
Biografia • Zingaro di Sicilia
Rosario Paci, meglio conosciuto come Roy Paci, nasce ad Augusta, in provincia di Siracusa, in Sicilia, il 16 settembre del 1969. Trombettista, compositore e arrangiatore italiano, apprezzato soprattutto per le sue sonorità latin-jazz e per aver dato vita con la formazione degli Aretuska ad una delle contaminazioni musicali più vive e seguite non solo a livello nazionale.
Il primo amore di Rosario, bambino con l'orecchio musicale già sviluppato, è il pianoforte. Ben presto però, già nel 1979, quando ha appena dieci anni, scopre la sua vera vocazione: la tromba. È proprio in questo periodo, giovanissimo, che il futuro Roy leader degli Aretuska, prende parte alla banda del suo paese. In tre anni, forte di un talento evidentemente superiore alla media, diventa la prima tromba dell'ensemble cittadino. Contemporaneamente, comincia a suonare con alcune formazioni di jazz tradizionale, come la "Hot Jazz Orchestra" di Augusta e la "New Royal Big Band" di Catania.
Le formazioni hanno un'impronta molto legata al territorio siciliano, nonostante lo swing sempre dominante, e questo permette al piccolo Roy Paci di familiarizzare oltre che con i linguaggi multiformi della musica intesa nelle sue contaminazioni più sfrenate, anche con un tipo di pubblico più attento, frequentatore dei locali jazz. Rosario Paci pertanto, durante questo breve apprendistato con le formazioni siciliane, gira i migliori jazz club italiani, facendosi, per così dire, le ossa.
Nel 1986 incontra e comincia a collaborare con il sassofonista Stefano Maltese, il quale lo introduce verso direzioni musicali non convenzionali. Entra a far parte del settetto "As Sikilli", prendendo parte a diverse kermesse non solo nazionali, girando le piazze e i festival jazz più importanti.
Il 1990 è l'anno della svolta. Poco più che ventenne Roy si trasferisce in Sud America, alla ricerca di una maturità e di una crescita musicale e compositiva che si rivelerà importantissima.
Si unisce alla Big Band di "Stato Argentina" e, contemporaneamente, prende parte ad ensemble di cumbia. Si esibisce al fianco di Selma Reis, apprendendo della musica popolare brasiliana e forma il "T-Rio Blanco", suonando con Jorge Accaraz ed Angel Varela, a Montevideo, in Uruguay.
Forte delle esperienze sudamericane, decide di profondere le proprie conoscenze anche in Africa e alle Isole Canarie. Papa Matelot Sabow, lo chiama nella sua formazione di makossa.
Al suo ritorno in Italia, riprende l'attività musicale con Stefano Maltese, ma soprattutto scopre la musica ska, che da questo momento comincia a contaminare, forte delle sonorità apprese durante il suo lungo e affascinante apprendistato in giro per il mondo.
Nel 1994 Roy Paci guida il progetto sperimentale "Rosariosa acme project", presentandolo al 19° Festival Jazz Junior a Cracovia, come unico gruppo italiano. Arriva al quarto posto e con alcuni musicisti che lo hanno accompagnato in questa avventura, subito dopo, dà vita ai "Qbeta", insieme ai quali vince il Rockontest di Firenze, sempre nel 1994.
Sempre in questo fortunato 1994 si lega ai più famosi "Mau Mau", che saranno fondamentali per lui.
I festival etnici sono quelli nei quali maggiormente si esibisce, dal BAM di Spagna al "Paleo" svizzero, fino al Midem, in Francia. Con il contrabbassista Fred Casadei, che lo seguirà negli Aretuska, dà vita anche al duo "Hajjaj", di sola improvvisazione, con il quale sonorizza dal vivo film muti e B-movie.
Intanto, come arrangiatore e trombettista, viene conteso in numerosi progetti, sia in fase di registrazione che dal vivo. Dal 1996 è continuamente sulle scene, prendendo parte a iniziative musicali come quella di Giorgio Casadei, suonando con Cristina Zavalloni, gli Africa United e Il parto delle nuvole pesanti, storica band italiana.
Comincia ad affacciarsi anche nel teatro, e nel 1998 Ivano Fossati lo vuole nel progetto "Scambi pressoché telepatici", con l'attrice Elisabetta Pozzi. La casa editrice Einaudi, ben presto, ne fa un libro con dvd molto apprezzato dal pubblico.
Con l'amico dei "Mau Mau", Fabio Barovero, sempre nel 1998 Paci lancia un lavoro di ricerca di grande interesse che si rivela unico nel proprio genere. Si chiama "Banda Ionica" e raccoglie le più importanti marce funebri del sud d'Italia. Entra a far parte dei "Persiana Jones", formazione ska alternativa, con cui incide tre album.
Nel 1999, Roy Paci incontra Manu Chao, che lo vuole per il suo fortunatissimo "Proxima Estacion... Esperanza". Il trombettista siciliano lo accompagna nel trionfale tour mondiale di Radio Bemba, per poi suonare anche con un'altra formazione spagnola, quella dei Macaco, capitanati da Dani El Mono Loco. Con loro, arriva l'album "Rumbo Submarino".
Il 2000 però, è un altro anno di svolta, perché il musicista di Augusta, dà vita al suo progetto più amato, quello che ha portato il suo nome in giro per il mondo, a rappresentare lo ska e il latin jazz italiano. Nascono i "Roy Paci & Aretuska": formazione di giovani talenti siciliani, diretta dal bravo e ormai esperto trombettista.
L'anno dopo, arriva subito il primo disco, dal titolo "Baciamo Le Mani": una miscela di rock'n'steady, ska, soul, funk e sound mediterraneo. E, nel 2002, parte anche il tour della nuova band di Rosario Paci, con più di cento concerti in Europa. Fiorello allora, conterraneo, lo vuole in tv, per il suo nuovo programma: "Stasera pago io". Intanto, Roy realizza un nuovo singolo, che si intitola "Cantu siciliano", e comincia a farsi vedere soprattutto su MTV e Rete All Music.
Il 2003 è l'anno di "Tuttapposto", secondo disco firmato "Roy Paci & Aretuska". Con loro, come special guest, ci sono anche Tony Scott e Chicco Montefiori. Con la sua band, Roy Paci suona in tutta Europa. Sempre nel 2003, Leonardo Pieraccioni vuole una colonna sonora speciale per il suo film "Il paradiso all'improvviso" e Paci e gli Aretuska realizzano per lui una versione speciale del brano "Besame mucho". Intanto, prendono parte al FestivalBar e Roy si aggiudica il "Premio Carosone".
Nel 2004 esce poi "Corleone", che vuole riscoprire, ancora una volta, la tradizione siciliana, tuttavia rinnovandola dal punto di vista sonoro e contaminandola con altre tipologie musicali. Incide nello stesso periodo gli album "Wei-wu-wei" e "Parola d'onore", il primo con una nuova formazione, il secondo con gli Aretuska. Poi, prende parte al programma di Piero Chiambretti, "Markette", in onda su La7.
Intanto, collaborazioni e lavori si moltiplicano. In questo periodo e per altri cinque anni e oltre, Roy Paci suona con personaggi importanti della musica italiana ed europea, da Samuele Bersani a Vinicio Capossela, passando per Eric Mingus, Enrico Rava e Nicola Arigliano, finendo con Tony Levin e i Subsonica.
Nel giugno del 2007, dopo tre album, Roy Paci & Aretuska realizzano "Suonoglobal". Il disco contiene alcuni duetti importanti, come quelli che Roy realizza con Manu Chao e con Pau dei Negrita. Nell'album, suona anche con Caparezza e i Sud Sound System. Il singolo trainante è "Toda Joia Toda Beleza", che diventa la colonna sonora dell'estate.
L'anno dopo, in un disco speciale, celebrativo dei dieci anni del progetto, dal titolo "Bestiario siciliano", c'è il brano "Defendemos la Alegrìa", il quale diventa la sigla finale della seguitissima trasmissione tv Zelig edizione 2008.
Nel mese di maggio del 2010 poi, esce "Latinista", trainato dal "Bonjour Bahia". Il lavoro viene prodotto in Brasile, a Morro de São Paulo, ma viene registrato a Lecce, negli studi di Roy Paci. Con lui, nel disco, ci sono anche Lorenzo "Jovanotti" e CapaRezza. Il suo tour, arriva sin negli Usa, con tappa a New York e Los Angeles.
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Biografieonline non ha contatti diretti con Roy Paci. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Roy Paci.
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