Antonella Viola
Biografia
Antonella Viola nasce il 3 maggio del 1969 nella città di Taranto. Immunologa divenuta particolarmente famosa in virtù del suo ruolo di primo piano nella lotta al Covid-19, Antonella Viola è una scienziata stimata sia a livello nazionale, sia oltre i confini italiani. Grazie alla sua capacità divulgativa, è il punto di riferimento di testate giornalistiche e programmi televisivi che vogliono approfondire gli scenari futuri riguardo le evoluzioni della pandemia. Legata professionalmente alla città di Padova, un polo importante del settore, l'immunologa è al vertice di svariate commissioni che rappresentano lo stato dell'arte in questo cruciale campo medico.
Vediamo nella seguente biografia della dottoressa Viola quali sono le tappe salienti relative al suo percorso personale e lavorativo.
Antonella Viola: gli esordi accademici e professionali
Sin da piccola mostra un'innata curiosità e voglia di scoprire i meccanismi che permettono il funzionamento degli oggetti di uso quotidiano, tanto che la madre racconta delle inusuali richieste di microscopi e telescopi come regali per Natale. Antonella, infatti, avverte il richiamo per la ricerca scientifica fin dalla tenera età. Per trasformare la sua passione in una professione, si trasferisce a Padova per iscriversi alla prestigiosa università della città veneta.
Qui consegue la Laurea in Scienze Biologiche e viene ammessa al dottorato in Biologia Evoluzionistica, che porta a termine con successo. In seguito all'affermazione sul panorama accademico nazionale, Antonella Viola comprende che per fare un salto di qualità nel proprio settore d'elezione, l'immunologia, è arrivato il momento di trasferirsi.
A tal proposito sceglie il maggior punto di riferimento mondiale, ovvero il polo Basel Institute of Immunology, nella città svizzera di Basilea.
Il successo nella ricerca italiana e internazionale
Lasciata Padova e la certezza di un lavoro a tempo indeterminato, Antonella Viola approda dunque in uno degli istituti leader nel campo della ricerca immunologica.
Pur essendo partita con un contratto della durata di sei mesi in qualità di Visiting Scientist, riesce a farsi confermare nell'organico, divenendo il più giovane membro scientifico. L'esperienza presso la città svizzera si dimostra davvero molto proficua e l'immunologa italiana rimane per quasi cinque anni di ricerche intense.
A seguito di un'offerta professionale allettante, rientra in Italia e fa ritorno a Padova, città nella quale la sua carriera accademica è fiorita e dove ora le viene data la possibilità di dirigere il laboratorio di Immunologia presso l'Istituto Veneto di Medicina Molecolare. Si tratta di un'istituzione di primo livello, che permette alla Dottoressa Viola di mettere a frutto le conoscenze acquisite in Svizzera.
Dopo quest'esperienza, la Fondazione Humanitas la chiama a capo del proprio laboratorio di Immunità Adattiva: la scienziata si trasferisce a Milano, un'altra città dove è destinata a collezionare successi. Nel 2014 ottiene dal Consiglio Europeo della Ricerca una borsa di studio per un premio di due milioni e mezzo come riconoscimento per il progetto Steps; esso è ritenuto rivoluzionario in merito a quanto evidenziato sulle difese immunitarie contro il cancro.
Viola sceglie di investire la somma interamente in Italia, presso l'Istituto Veneto di Medicina Molecolare di Padova.
Nello stesso anno torna nella città veneta in qualità di professore associato di Patologia Generale presso il Dipartimento di Scienze Biomediche dell'Università di Padova. Viene nominata anche membro del comitato scientifico dell'Associazione Italiana per la Ricerca sul cancro, oltre ad essere revisore per la Commissione Europea che si occupa della valutazione dei progetti di eccellenza scientifica.
In virtù di un contributo alla biologia molecolare che viene da tutti considerato straordinario, entra a far parte dell'associazione European Molecular Biology Organization. Infine, parallelamente alla propria attività didattica e in laboratorio, Antonella Viola si occupa di promuovere la divulgazione scientifica, in particolar modo nell'ambito del progetto europeo EuFactor.
Nel 2022 pubblica il libro Il cibo buono. C'è più gusto a nutrirsi bene.
Vita privata e curiosità su Antonella Viola
Madre di due ragazzi adolescenti, Antonella Viola si dichiara molto legata alla propria famiglia e dedita all'educazione dei propri figli, nonostante la vita professionale molto attiva. Lo sguardo verso le future generazioni, che rappresenta un'attitudine fondamentale per il suo lavoro, è fortemente radicato sia nei legami familiari d'origine, sia nella famiglia che Antonella Viola ha costruito come donna adulta.
La scienziata è particolarmente apprezzata anche come oratrice: il suo stile chiaro la conduce infatti a girare il mondo in veste di relatrice a conferenze presso istituti prestigiosi. Tra i suoi interventi più apprezzati vi sono quelli ai TED Talk.
Frasi di Antonella Viola
Foto e immagini di Antonella Viola
Video Antonella Viola
Commenti
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Antonella Viola. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Antonella Viola.
Richiesta colloquio telefonico
Buongiorno, le chiedo per conto di mio zio Sabato Canonico, la possibilità di un colloquio telefonico. Avrebbe il desiderio di confrontarsi con lei, in merito all'alimentazione legata al diabete. Lui affetto da diabete di tipo 1 (si presume dalla gioventu'), adesso ha 94 anni, ancora lucido. Ha sempre cercato di eliminare l'insulina cercando di alimentarsi in modo naturale, soprattutto con verdura, pesce e carne e alimenti integrali. Ha sempre creduto nella ricerca e la sua speranza prima di morire è che si trovi una cura x il diabete ovvero un'alternativa all'insulina. Lascio il mio cellulare 347 ------- ed e-mail: Antonella Canonico -
Preg. ma Prof. ssa Viola,
mi chiamo Luisa Petrone, ho 54 anni, la contatto in quanto la ritengo professionale, competente e soprattutto affidabile, avrei immenso bisogno di un suo consiglio in materia di vaccino anti COVID19,
non ho ancora effettuata la terza dose, poichè soffro ancora per i postumi delle due dosi ricevute a maggio scorso (Pfizer) le elenco gli effetti collaterali che ancora mi perseguitano:
- un fastidioso mal di testa che mi attanagliava la testa durato 3 mesi
- una parestesia alle labbra che ancora oggi persiste, mi affligge quotidianamente
Ho sempre creduto nella scienza sono una PRO VACCINI, ma ahimè, ciò che ho subito mi ha destabilizzato.. inutile dirle dei problemi che sto vivendo uno dei tanti il Green Pass per poter accedere al posto di lavoro (avendo superato i 50 anni è d'obbligo) per fortuna lavoro ancora in smart working
Infine le sottopongo l'ultimo quesito: a fine gennaio ho eseguito tramite prelievo venoso il test degli anticorpi (SAR-CoV2) come risultato= valore 185. 1
poi nel mese di febbraio per 2 settimane sono stata male, avevo tutti i sintomi del covid, ho anche fatto 2 tamponi molecolari con esito negativo, così ad inizio marzo ho eseguito nello stesso laboratorio di analisi un altro test degli anticorpi con il seguente risultato= valore 201. 7 (sono aumentati di poco ma sono di più).
Mi affido a una sua autorevole diagnosi che possa illuminarmi e consigliarmi sul da farsi, soprattutto sull'eventualità di affrontare una terza dose che non le nascondo tremo al pensiero del verificarsi eventuali controindicazioni.
La ringrazio anticipatamente per la sua cortese attenzione, e le auguro buon lavoro.
Gent. ssa prof. ssa Viola, sono risultato positivo il 16/11/2021 con tampone molecolare, dopo due dosi di astrazeneca di cui la seconda il 26/06/2021. Sono stato ricoverato il 23/11/2021 nel reparto di malattie infettive dell'ospedale di Cosenza per polmonite bilaterale con percentuale dal 30 al 50. Sono stato dimesso giorno 11 /12/21 con tampone negativo. Le chiedo se dovrò fare la terza dose e, se sì, quando. Grazie
Antonio Cataldi
Vaccino ed anticorpi
Buongiorno Professoressa Viola, ho avuto modo di apprezzarLa Vorrei porre alla sua attenzione il mio caso, che un caso generale e forse importante per tutti.. La domanda è questa: Il Covid credo di non averlo mai avuto, ho fatto la prima dose di Pfaizer a marzo 21, poi la seconda il 2 luglio, A settembre avevo circa 800 anticorpi poi a dicembre 2021 li ho rifatti e ne ho oltre duemila. Non sono più coperto io di chi ha già fatto la terza dose? e siccome che ho avuto qualche problema per i due vaccini precedenti perché devo rischiare facendo la terza dose cosi a breve scadenza? Molti staranno come me e non solo perché, chi ha avuto il Covid dopo il secondo vaccino e non lo sa farà la terza dose sommando una serie di anticorpi sia del vaccino che della malattia cosi facendo circolare nell' organismo un numero esagerato di difese. Non sarebbe opportuno valutare, prima di fare la dose Buster, gli anticorpi ed aspettare, (considerando che io soffro di ansia ed attacchi di panico in cura presso struttura sanitaria da oltre 20 anni)) evitando anche ulteriori spese sanitarie e di dare spazio ai non vaccinati? Ho cercato di porre la stessa domanda agli organi competenti, senza riscontro. Nel ringraziarLa sarei lieto di avere un suo parere, Carlo
Egr. Sig. ra Antonella Viola vorrei sapere se e possibile con la sua conoscenza scentifica e con coscienza che ha, io ho fatto a malincuore la prima dose (Pfizer) e con molta paura, Quali sono gli effetti collaterali gravi e meno gravi temopranei e in tempi lontani. Io sono malato di epilessia ma in modo lieve dopo anni di cure, attualmente sono circa 20 anni che non ho crisi e attualmente prendo 1cp di Tegretol. Desidero se e possibile una sua risposta entro il 15 Febbraio per cortesia.
P. S. = Io spero che il suo staff abbia un coscienza e sia libera di valutare indipendentemente la mia domanda. Grazie.
Distinti Saluti. Massimo Clementi.
Buongiorno, spererei che Lei potesse darmi un consiglio sul da farsi: ho una nipotina di 11 anni che dovrebbe farsi sabato prossimo la prima dose del vaccino anti Covid, ma già da qualche giorno, prima la sorella e poi anche il padre e la madre sono risultati positivi al Covid; nel dubbio mia figlia voleva farle fare un tampone in farmacia per verificare se anche lei risultasse positiva nonostante non manifesti alcun sintomo., ma la farmacia non ha voluto farlo. A questo punto, la mia domanda è: come ci si deve comportare nel dubbio che magari sia stata contagiata in forma asintomatica, deve comunque fare il vaccino oppure deve aspettare un certo periodo di tempo prima di somministrarglielo? Le sarei grato se potesse darmi una risposta. Grazie e cordiali saluti Brolese Sergio
La bellezza non aggiunge niente a ciò che si è
Perfetta sconosciuta. Il Covid la rende nota al pubblico TV: scenziata, esperta immunologa, dall'aspetto piacente, mora co capigliatura non pergetta, con camice bianco (da studiosa). Dopo alcuni interventi televisivi: tolto il camice, biondina con ciocca sbarazzina un po in la, un po in qua, a volte corta, a volte più lunga. Insomna molto più carina. Ma, molto meno scienziata. Comunque brava, Evviva le donne!
Deficit olfattivo da Covid
Buonasera Professoressa Viola, innanzitutto le comunico che sono rammaricata per quanto le è successo pochi giorni fa. La stimo molto e la seguo sempre quando è presente nella trasmissione di Lilli Gruber.
Le vorrei fare una domanda.
Io ho contratto il virus durante la seconda ondata cioè ottobre 2020 (poca febbre, tanta stanchezza e perdita di gusto e olfatto) purtroppo ho tuttora problemi di anosmia.
Ho fatto il vaccino il 06/06/2021 (Johnson, dose unica) e sono stata male ancora come ad ottobre ma febbre solo un giorno e stanchezza tre giorni e l'olfatto è peggiorato perché lo stavo riacquistando un pochino ed ero contenta perché stavo guarendo, ho pensato.
Invece dopo il vaccino sono ripiombata nell'oblio più totale.
Ora, avendo 54 anni mi vedo costretta a dover fare il booster entro il 15 febbraio. Vorrei chiederLe se posso esimermi dal fare la terza dose e se il medico di medicina generale può farmi il certificato medico o chi per lui potrebbe farmelo per motivi di salute, in quanto la mia paura è che non riesca più a riacquistare l'olfatto.
Mi aiuti Lei perché sono davvero sottotono.
Resto in attesa di una sua risposta in merito e cordialmente la saluto.
Daniela Zerzi
Autopsie sul covid
Gentile dottoressa vorrei sapere da lei il perché in Italia non si sono mai fatte autopsie sui malati di covid quando negli Stati Uniti, in Germania sono state fatte mentre qui il governo le a vietate come mai? in attesa di un suo gentile riscontro porgo distinti saluti lovisellu Gianpietro
Importante: vorrei essere (è presuntuoso) essere contattata telefonicamente
per mia nipote Carlotta 23 anni appena fatti-urgente
Gentilissima dottoressa Viola, cercherò di essere breve, ma non è facile, mia nipote Carlotta 10 o 11 gennaio 2021 aveva appena cominciato a svolgere l'ultimo anno di tirocinio di 1800 ore di infermieristica all'ospedale civile di Vigevano, reparto chirurgia (tutta felice la sua passione) il giorno prima aveva fatto 1°dose di vaccino Phaiser, quando all'improvviso ha sentito dolore alla testa e si è risvegliata su una barella in pronto soccorso, non muoveva più né braccia né gambe, dopo diverse ore alle braccia ha riacquisto sensibilità, dopo alcune tac urgenti per accertamenti, in un primo momento le era stata diagnostica la sla, è stata ricoverata il giorno dopo per accertamenti al mondino di Pavia, dove non le è stato diagnosticato nulla le hanno dato un mio rilassante dopo diche le hanno detto di consultare un ortopedico, fortunatamente il cugino di mia madre è medico ortopedico all'humanitas di Milano, si è spaventato anche quando ha visto le condizioni di Carlotta che non camminava più e la postura e la parte sinistra tutta storta con il piede rivolto all'interno e la gamba sembrava più corta la vede anche un neurologo e riescano a farla ricoverare a Montescano in un centro di riabilitazione per un mese dove riescono a sbloccare il più grosso, viene dimessa con l'uso delle stampelle e la parte sinistra impressionante sempre storta (bisognava vederla), tra l'altro l'uso del mio rilassante l'ha fatta svenire una seconda volta. Viene dimessa e con l'aiuto di un fisioterapista si rimette in piedi cammina ma è ancora tutta storta e non è ancora sistemata. Sente dinuovo un neurologo al C. Besta di Milano, dove le dicono anche che potrebbe aver sviluppato una malattia autoimmune. Tra le altre cose tutto rigorosamente a pagamento, ma nessuno ha il coraggio di farsi carico di capire cosa è successo a questa ragazza. Vorrebbe sapere su può fare la terza dose di vaccino o se potrà fare al limite il vaccino proteico, Vorrebbe potersi laureare nel suo corso di studi il problema è che dopo qualche ora che è in piedi tende la sua schiena a cedere. Premesso che siamo assolutamente a favore dei vaccini, mia nipote vorrebbe sapere appunto cosa deve fare, se no decide lei a costo della sua vita. Mia sorella è disperata come tutti noi, lei è sempre sorridente ma non dice nulla e premesso che non ha mai pianto dopo quello che le è accaduto. Chiediamo solo a chi potremmo rivolgerci per essere presi seriamente per essere curati, mia sorella è disposta a portarla ovunque, mio padre ha effettuato trapianto di fegato a Cambridge 21 anni fa e po è stato curato dal virus dell'epatite c al San Paolo di Milano, e io lavorato all'Istituto Europeo di Oncologia. Se ci potesse aiutare, perché talmente giovane nel fiore degli gliene saremmo immensamente grati. Grazie (il mio cellulare 327-------) mille dottoressa io ho fatto proprio un riassunto.
GoGiveOne
Gentile professoressa, innanzitutto grazie!
Una domanda: la campagna GoGiveOne lanciata dall'OMS merita di essere sostenuta? A me sembra un'idea bellissima, l'ho pubblicizzata fra le mie conoscenze, ma mi stupisce che in Italia non abbia avuto risonanza.
Grazie per la sua chiarezza comunicativa e la sua professionalità!
Terza dose in gravidanza
Buon giorno Dottoressa, sono una ragazza incinta al 4 mesi di gravidanza, ho già effettuato le 2 dosi di Pfaizer prima di uscire incinta, Volevo sapere a che mese è più opportuno e sicuro effettuare la terza dose?
Distinti saluti
3-za dose con Janssen
-------Spettabile dott. ssa Viola,
se non mi sbaglio lei ha detto alla TV che la terza dose con vaccino Astrazenica era rischioso e andava evitato se si erano somministrate gia' due dosi di Astrazenica!
Io sono stato richiamato per la terza dose con vaccino Janssen che mi risulta avere lo stesso principio attivo di Astrazenica (vettore virale di virus dello scimpazzè geneticamente modificato) e ho già fatto due dosi con Astrazenica: !
Ho 62 anni (nato nel 1959) !
Volevo sapere se ci sono dei rischi e un chiarimento a riguardo!
Avrei preferito una terza dose con principio attivo mRNA (Pfizer o Moderna) ma dallo SMS ricevuto dalla regione Piemonte pare che non mi venga dato!
ht t / w. -------. it/prea desione/#/info
Distinti Saluti e Grazie,
Carlo Maria Berra
Gozzano (NO)
Terza dose
Buongiorno ho effettuato il vaccino con Pfizer, mi propongo la terza dose con Moderna, sarebbe più opportuno continuare con Pfizer o posso stare tranquillo? Grazie per l attenzione.
Terza dose vaccino anti covid
Illustrissima Dott. ssa Viola,
avrei bisogno di un suo pregiatissimo parere.
Ho avuto il covid a marzo 2020; successivamente ho fatto le due dosi di vaccino pfizer. Poiché a breve dovrei fare la terza dose, ho fatto il test sierologico... e ancora ho 80. 000 anticorpi con una metodica, ho fatto un secondo test con un altra metodica per accertarmi che gli anticorpi fossero veramente alti... è ho appurato che sono ancora molto alti.
Dovrò fare comunque la terza dose allo scadere dei sei mesi o è conveniente aspettare un altro. po'?
La ringrazio anticipatamente sperando in una sua risposta.
Infodemia a senso unico
Un grazie alla signora Rosaria, (commento precedente) una delle tante persone che hanno avuto il coraggio di pubblicare notizie su reazioni avverse da vaccini anti-covid, lo fa con moderazione ed educazione addirittura specificando che non è una no-vax. I molti virologi o "esperti", troppo e sempre presenti in TV, dovrebbero prenderne atto! Non si tratta di disconoscere l'importanza dei vaccini nell'arginare una tragedia economico-sanitaria, andrebbe solo rispettato e non criminalizzato chi vorrebbe si riconoscesse che purtroppo c'è anche il "rovescio della medaglia". Ogni organismo umano è storia a sé e reagisce all'iniezione di queste molecole destinate a stimolare lo sviluppo di anticorpi, in modo talvolta imprevisto. Inoltre, purtroppo, su questo dannato virus (made in Wuhan), non si sa ancora tutto, i vaccini sono molto utili ma l'emergenza ha voluto che venissero approntati e sperimentati in troppo breve tempo. Quando sentiremo ammettere pubblicamente queste cose? Sarebbe anche un modo per rispettare chi ha ancora un minimo di capacità critica!
Effetti collaterali dopo vaccino
Buongiorno dottoressa, mi chiamo Rosaria Caponi, vivo a Roma e ho tra poco 73 anni. Sono un soggetto che si può definire sano e cerco di fare prevenzione, perché credo sia un buon sistema. Faccio il vaccino antinfluenzale e quando ho scoperto che c'era il vaccino contro Erpes zoster, avendo avuto a che fare con questo brutto virus, mi sono subito vaccinata. Ho fatto l'anno scorso anche quello pe rla polmonite. Ho fatto queste premesse per far capire che non sono contro i vaccini. Quando è stato possibile vaccinarsi per ilCovid io non vedevo l'ora e il 14 aprile ho fatto la prima dose di Astrazeneca. Prima di farlo ho chiesto anche il parere del mio medico perché su Astrazeneca si erano già verificati casi di trombosi, il quale conoscendo la mia storia e sapendo che avevo avuto da giovane delle flebiti e non avendo una circolazione proprio perfetta, mi ha fatto fare le analisi specifiche. Dopo averle viste, mi ha detto che potevo fare tranquillamente il vaccino. Dopo circa 15 gg, a fine aprile ho iniziato a non vedere bene dall'occhio dx, sempre per stare tranquilla e pensando che potevo avere un problema di cataratta, sono andata dal mio oculista di fiducia con questa idea. Purtroppo, il 5 maggio fatta la visita e OCT mi ha riscontrato una trombosi VCR con conseguente maculopatia. Unica cura punture intravitreali che ho iniziato a fare presso il Policlinico Umberto I presso il centro di maculopatia diretto dalla Proff. Giustolisi.
Il 26/maggio sempre di quest'anno ho avuto per due volte degli ematomi causati da rottura di capillari al polso destro. Ho fatto ecografia al polso e a quel punto il mio medico di famiglia mi ha detto che la seconda dose del vaccino me la sconsigliava vivamente, ma che non mi può dare per certo che tutte le cose che sono avvenute dopo la prima sono sicuramente causate dal vaccino, ma anche parlando di recente con lui, continua a dirmi che lui al mio posto non farebbe il vaccino. Lui, essendo medico vaccinatore, mi ha fatto il certificato di esenzione previsto dal decreto del 23 luglio 2021, n. 105, comma 1 art. 3. Che scade a fine novembre e che rinnovero'.
Ovviamente, dovendo fare una volta al mese visita oculistica, Oct e puntura, ho l'obbligo di fare il tampone prima di accedere in Ospedale, per fortuna essendo esentata dal vaccino, almeno quello non lo pago, ma dal mio racconto spero si capisca che mi sono trovata spesso a non avere molte informazioni e pur seguendo i tanti dibatti in Tv, si parla solo di chi non si è vaccinato e probabilmente anche chi come me, deve decidere se ha più paura di vaccinarsi o ha paura di beccarsi il virus.
Scrivo a lei, che seguo come tanti altri suoi colleghi, perché mi sembra una persona equilibrata e spero di avere o delle risposte, o che essendo spesso in Tv possa parlare del fatto che tra i non vaccinati, non sono solo dei pazzi, che come anche io sono convinta, ci sono, ma ci sono persone come me che vivono comunque nella paura, ma non sanno cosa fare e cosa è peggio.
Tutta questa situazione e quello che continuo a sentire mi mette ansia, e sto facendo anche un percorso di psicoterapia perché su di me, quando è scoppiata questa pandemia, e stando chiusi in casa per parecchio tempo, ha avuto un effetto tremendo. E cpme ho detto vedevo nel vaccino una salvezza.
Adesso, non essendo più coperta da vaccino, e anche l'arrivo di queste complicazioni, alle quali sto facendo fronte, e sapendo che la maculopatia causata da una trombosi, me la portero' fino alla fine della vita, non sono serena, e come già detto, mi dispiace che non si parli più di chi ha avuti effetti collaterali gravi.
La ringrazio e le auguro buon lavoro.
Dichiarazioni del dr. Christian Peronne
Gentile Dottoressa Viola non so se lei e' a conoscenza su quello che ha detto l ex vicepresidente del gruppo consultivo europeo sull immunizzazione della organizzazione mondiale della sanita' ex vicepresidente professor christian Peronne il quale ha detto che tutte le persone vaccinate devono essere messe in quarantena durtante i mesi invernali o rischiano gravi malattie. ha anche detto che lui e' in contatto con il dr kobi haviv medico israeliano il quale dice che il 95 percento dei vaccinati sono gravemente ammalati e che sono i vsaccinati che trasmettono i contagi non quelli non vaccinati e che qualsiasi iniezione di richiamo peggiorera' la situazione di 10 volte. la invito a leggere il testo integrale e se per cortesia puo' farmi sapere qualche cosa in merito. perche' io vorrei fare la terza dose ma alla luce di quello che ho letto non so come comportarmi.. il sito e' america's frontline doctors grazie per la sua gentile risposta loviselli gianpietro
indirizzo email -------
Salve
la seguo con molta simpatia in tutti i suoi illuminanti interventi su LA7.
Le sottopongo un'idea che mi è venuta dal fatto che il compagno di mia figlia è guarito dal COVID
a marzo e non ha più il GreenPass(GP), pur avendo gli anticorpi altissimi misurati con il TEST SIEROLOGICO.
Perché non introdurre questo test per il rilascio del GP? Risolverebbe tanti problemi, come, ad esempio, i vaccini non omologati,
ed eviterebbe uno spreco di dosi.
Per di più, eviterebbe un eccesso di vaccinazione che potrebbe risultare molto sgradito al ns sistema immunitario.
Ho provato a segnalare la cosa la Ministro Speranza ma senza successo,
Forse lei, data la sua notorietà potrebbe avere maggiori possibilità di successo.
Cordiali saluti
prof Mario Spinetti
dirigente di ricerca dell' I. N. F. N.
Gent. ma Dott. ssa Viola
sicuramente Lei è molto oberata per tutti i suoi impegni ma gradirei gentilmente un suo parere per sentirmi un pò piu tranquillo.
Mia moglie di anni 62 ha ricevuto la prima somministrazione ASTRAZENECA il 2 Maggio 2021 e il 10 Giugno 2021 ha subito un intervento chirurgico
per un Aneurisma di ca 2 cm della biforcazione carotidea dx ed è stata dimessa il 29 Giugno 2021.
Mia moglie sta bene anche se tende abbastanza a dormire e la ferita si è quasi tutta cicatrizzata.
Sta effettuando le sedute di fisioterapia e l'attività motoria migliora di giorno in giorno.
Aveva già fissato il richiamo il 19 Luglio 2021 ma ci è stato consigliato di aspettare.
Adesso mi dicono di aspettare ancora un mese.
Poichè dalla prima somministrazione ad oggi sono già trascorsi 100 giorni come dobbiamo comportarci ?
In attesa di un Suo cenno di riscontro colgo l'occasione per ringraziarLa e porgere i migliori saluti.
Diego
Buonasera dottoressa,
mi chiamo Emanuela Saponaro e ho 45 anni.
Nel corso della vita, ho avuto tre episodi di piastrinopenia autoimmune, di cui l'ultimo circa 10 anni fa.
Posso fare il vaccino ?
La ringrazio e spero che mi risponderà al più presto.
Cordiali saluti
Emanuela Saponaro.
contatti: -------
Buonasera dottoressa Viola mi chiamo AnnaMaria Pisano ho 70 anni e abito ad Alghero. Ho fatto il primo vaccino Astrazeneca il 15 di Aprile e il richiamo lo devo fare l'8 di luglio. Purtroppo dopo aver fatto il vaccino ho avuto un trombo a un occhio e anche un edema. Non so se la causa sia per certo il vaccino ma adesso ho veramente paura di fare il richiamo. Lei cosa mi consiglia? Posso fare il mix l 'eterologo?. La prego mi aiuti io la seguo sempre ed ho molta fiducia in lei. Un grande abbraccio.
Buonasera mi scusi del messaggio, sono un paziente che ha preso il covid sono guarito e ho fatto la prima dose di vaccino. Ho fatto il sierologico quantitativo ho anticorpi 37, 86. Devo fare la seconda dose?. Grazie mille. Ho perplessità.
Gent. ma dottoressa, La seguo molto sulla L 7 e mi piacciono molto le Sue argomentazioni.
Sono una semplice cittadina della provincia di Napoli e non riusciamo a vaccinarmi (mio marito ed io) avendo rifiutato l’AZ.
Come procedere per vaccinari magari con Pfizer o Moderna?
Grazie se già legge questa mia è ancora complimenti per la Sua carriera futura.
Cordialmente Lidia Giungati di anni 75.
Astrazeneca 2 ° dose
Gentile dottoressa Viola.
Le scrivo per chiederle se posso evitare di fare la 2° dose di vaccino astrazeneca. Se non la faccio potrei avere delle conseguenze? Infine ho due figli maschi di 27 e 30 anni quale vaccino mi consiglia per loro?. La seguo sempre sappi che la stimo tanto e provo tanta rabbia per la perdita di Camilla. Lei ha fatto il possibile per mettere in guardia le giovani donne. Con affetto e stima Maria Pennino
Fibrillazione atriale e vaccino covid
Buona sera prof. ssa Viola,
sono una donna di 58 anni che da circa dodici è affetta da fibrillazione atriale. Assumo anticoagulante Xarelto e Concor. Godo di una buona salute, monitorata annualmente dal mio cardiologo. Ho contratto, a scuola, il Covid a metà febbraio e ora mi chiedo se con questa patologia il vaccino possa avere effetti seri.
Allo scadere dei sei mesi dovrei fare una sola dose? Nel caso Pzeizer o Moderna sarebbero indicati?
Grazie
Vaccino a chi ha avuto covid
Gentile dottssa, ho avuto ad ottobre il covid, come mio marito, ad aprile 1 dose di Pfizer e mio marito Moderna. Per noi unica dose, è sufficiente come protezione? Grazie
Vaccino covid 19
Buongiorno professoressa anzitutto le faccio i miei complimenti, l'ammiro molto e vorrei porgerle un quesito x me importantissimo. Io ho 63 anni e sono una pensionata in buona salute senza patologie. A dicembre mio figlio di 40 anni convivente con me e mio marito si è ammalato di covid e quindi noi due siamo stati in quarantena come da disposizioni dell'altro. Ad inizio maggio ho effettuato l'esame sierologico privatamente x curiosità in attesa di essere vaccinata ed al momento del ritiro mi sono preoccupata xché gli anticorpi anti SARS-coV-2 S-RBD IgG sono 412. 5 e gli anti-SARS-CoV-2 IgM 3. 098 effettuati con metodo Chemiluminescence. Premetto che io sto benissimo ma avendo valori così alti ho contattato il mio medico di base che mi ha prenotato subito un tampone xché a suo dire io avevo contratto il virus. Il tampone è risultato negativo. La mia domanda è la seguente: con dei valori così alti posso fare il vaccino senza rischiare o devo aspettare a farlo? La ringrazio anticipatamente x l'eventuale sua cortese risposta.
Sorriso molto empatico
Buongiorno, forse con questo canale le giungerà il mio messaggio. Sono orgogliosa di sapere che è mia concittadina altresì coetanea di mia figlia. Non a caso Gramellini mi ha dato l'opportunità di fare la sua conoscenza attraveso " Le parole della settimana ". Aspetto il sabato per vederla e sentirla con quanta grazia ci parla del virus Sono un po depressa ma devo superare perchè ho capito che non aiuta a vivere la giornata serenamente. Ho 78 anni con i problemi dell'età tuttavia il suo sorriso è un farmaco impareggiabile altresì le spiegazioni dettate dalla competenza e consapevolezza a mio avviso son un patrimonio di grande valore.
La saluto cordialmente
Chiara Rizzo
Disabili legge 104 avranno anche loro un po' di libertà senza ripercussioni ai rientri nelle RSD?
Gent. ma Dott. sa Viola Antonella,
sono Binosi Luciano il papà di Gianluca inserito in una RSD, con l’aiuto della Provvidenza, l’ATS, Associazioni del settore disabilità e l’impegno di alcuni genitori, siamo riusciti a smuovere sistemi e protocolli facendo vaccinare tutta la residenza dove mio figlio è ospite. Ora Le chiedo gentilmente, cosa succederà a mio figlio e ai suoi compagni adesso che sono stati vaccinati? Potranno uscire e ritornare, rispettando le solite misure di sicurezza, presso le proprie famiglie come da anni hanno sempre fatto prima della pandemia? Se ciò sarà possibile quello che ci spaventa di più, visto le disposizioni ancora in atto per i loro rientri in residenza, (2 tamponi a distanza di 72 ore e 14 giorni di isolamento nel proprio nucleo questo è quello che ad oggi fanno riferimento certe Direzioni), ci addolorano e ci danno la sensazione di essere considerate più come punizioni e mortificazioni per aver usufruito di un permesso per vedere i propri genitori. Una disposizione che non serve a nulla dal nemmeno che al rientro rimangono a stretto contatto con i loro compagni, una precauzione che ha solo la funzione di umiliarli e privarli di alcune attività gratificanti per loro, mentre, per i loro famigliari, aumentano sempre di più le angosce. Ora Le chiedo, visto che saranno trascorse 3 settimane dal secondo vaccino per le festività Pasquali, non crede che ci sia la possibilità di farli venire a casa senza imporgli l’isolamento al rientro, altrimenti a cosa è servito vaccinarli! A molte categorie verranno fatte delle concessioni, perché a questi non viene fatta una delibera per svincolarli o limitarne i disagi di questi ingiusti protocolli usati dalle Direzioni dopo 13 mesi di chiusura nel proprio nucleo, cosa aspettano che regrediscano e non avvertano più nessun desiderio d’amore nei confronti dei propri genitori o parenti? Nell'augurarci che queste persone messe alla Direzione delle RSD si ravvedano degli errori commessi per aver fatto prevalere la difesa della propria persona invece di occuparsi degli ospiti anche se sono stati protetti dal contagio e tutelati nella salute, non hanno mostrato nessuna sensibilità nel proteggerli dalla loro dipendenza affettiva. Spero che quanto esposto venga da Lei tenuto in considerazione per ridare a queste persone la dignità e la possibilità, con l’aiuto prezioso dei loro famigliari, di riequilibrare al più presto il loro stato degenerativo. Con la speranza che le prossime decisioni nei confronti degli appartenenti alla legge 104 siano positive, nell’attesa che Lei faccia da portavoce per queste persone indifese, La ringrazio per la sua cortesia e all’attenzione che avrà voluto riservare a questo mio appello. Cordiali saluti e Auguri di Buona Pasqua.
Binosi Luciano cell. 348------- Presidente associazione "Il Sorriso" o. d. v. Che si occupa nella difesa dei diritti delle persone diversamente abili.
Vaccino Covid e sclerosi multipla
Buongiorno dottoressa, nutro molta stima nei suoi confronti, ed è per questo che vorrei chiedere a lei un consiglio.
sono affetta da SM ed ho 60 anni, faccio interferone Plegridy, il che mi consente di non avere grossi problemi. Mi stanno proponendo il vaccino anti covid, sono molto confusa e nessun medico, neppure il neurologo mi sa consigliare per il meglio. Non vorrei peggiorare la mia situazione odierna. Penso che in quanto immunologa, lei possa aiutarmi a capire.
La ringrazio anticipatamente
Patrizia Parodi
Saluti da Ferrara...
Buongiorno professoressa,
voglio semplicemente esprimerle la mia stima da tutti i punti di vista.
Cordiali saluti e un ulteriore in bocca al lupo per la sua carriera già affermata!
Vittorio
Che cosa si può fare durante il Covid?
Professoressa, quanto Le chiedo é una banalità. Ho 73 anni... da diversi mesi non vado più dalla parrucchiera e i miei due uomini pure. Ritengono rischiosa questa operazione... Nel salone dove andiamo, la pulizia e il ricambio d'aria sono sempre esistite, idem le regole anticovid. Per favore mi dia il suo parere; é così rischioso andare? Grazie.
Elisabetta Giacomello
Asintomatici lungo periodo
Gent. prof. ssa sono un uomo. di 70 anni senza significativi (per mia fortuna) problemi di salute. Fatto primo tampone molecolare il 27 novembre per lievi sintomi Covid subito scomparsi. Come da procedura ho fatto altri 2 tamponi entrambi positivi sempre senza sintomi. Al 21° giorno mi è stato rilasciato il certificato di fine isolamento. Poiché vivo con mia moglie pero' mi è stato consigliato dal medico di base di continuare a vivere in isolamento in casa per non correre il rischio di infettarla anche se leggo le sue raccomandazioni a proposito di esagerate amplificazioni per la ricerca del Covid (ogni referto riporta Rilevato Covid senza nessuna scala di valori) e il CTS parla di una carica virale dopo il 21° giorno così bassa da non consentire al soggetto di diffondere il contagio. Domani (lunedì 21/12) farò il quarto tampone.
Per quanto tempo dovrò andare avanti con questa situazione. Non vorrei mai essere la causa di contagio di mia moglie ma siamo. di fronte ad un eccesso di sicurezza immotivato oppure è corretto il consiglio datomi dal medico di base?
Grazie se vorrà rispondermi.
Renzo Dittadi
Mestre Venezia
Commenti Facebook
Argomenti e biografie correlate
Virologi ed epidemiologi famosi Scienze
Perche' bere vino