Philip Seymour Hoffman
Biografia • Trovando la propria strada
Philip Seymour Hoffman nasce il 23 luglio del 1967 a Fairport, nello stato di New York. Il padre viaggia molto per via del suo lavoro di rappresentante informatico, la madre invece si occupa dei quattro figli. I genitori si separano quando Philip ha solo nove anni. Nonostante la madre cominci a studiare legge e a interessarsi intensamente di politica, il legame familiare con entrambi rimane solido.
Alle scuole superiori si applica soprattutto negli sport praticando tennis, basket, baseball e persino wrestling. Si avvicina alla recitazione per caso. Dopo un incidente al collo durante un incontro di wrestling è costretto a cercare un nuovo sport in cui concentrarsi, e finisce per seguire una ragazza di cui è innamorato impegnata con un'audizione. Alla fine ottiene un piccolo ruolo, e, come è già accaduto per lo sport, rivela subito un talento naturale per la recitazione.
Terminate le scuole superiori si iscrive nel 1985 alla University's Tisch School of the Arts, dove studia recitazione con serietà. Allo stesso tempo si concede uscite talmente frequenti che la sua tendenza a bere diventa un problema, e nel 1989 diventa necessario addirittura un processo di disintossicazione. La ripresa inizia subito, perché Philip ha deciso di fare della recitazione il suo mestiere.
Appena terminati gli studi vince un'audizione al Williamstown Theatre Festival, anche in questo caso provata solo per seguire la sua ragazza. La nuova possibilità lavorativa molto importante per un giovane laureato come lui lo induce a impegnarsi con maggiore serietà. Si trasferisce quindi a New York per recitare nelle produzioni teatrali di Broadway lavorando contemporaneamente come cameriere, bagnino e cassiere in un ristorante indocinese. Purtroppo tende a perdere più o meno velocemente tutti gli impieghi per mancanza di esperienza e motivazione: le sue energie sono completamente investite nella recitazione.
Nel 1991 compare in un episodio della serie televisiva "Law and Order", e si trasferisce a Los Angeles, ancora una volta per seguire una ragazza. Partecipa così a una serie di piccole produzioni, fino a quando non viene scelto per il film che gli cambierà la vita: "Profumo di Donna" (1992, con Al Pacino e Chris O'Donnell).
Nonostante i tanti impegni teatrali, nei due anni successivi all'uscita del film recita in ben sette diverse produzioni cinematografiche, tra cui ricordiamo "La vita a modo mio" (1994) accanto a Paul Newman. Le sue partecipazioni da questo momento in poi diventano invariabilmente dei successi, anche se non recita mai come protagonista. Tra i maggiori successi vi è la partecipazione a: "Il grande Lebowski" dei fratelli Coen, con Jeff Bridges, e "Patch Adams" (1998) con Robin Williams.
Il consenso di pubblico non premia purtroppo i due film successivi: "Flawless" di Joel Schumacher con Robert De Niro, e "Magnolia" (1999, di Paul Thomas Anderson) con Tom Cruise, ma Philip Seymour Hoffman riesce a riprendersi immediatamente con la partecipazione al film "Il talento di Mr. Ripley" (con Matt Damon, Gwyneth Paltrow e Jude Law).
Da questo momento alterna gli impegni cinematografici con quelli teatrali vincendo nel 2000 un Tony Award come miglior attore da palcoscenico. Anche la sua vita privata sembra finalmente procedere verso una maggiore stabilità: nel 1999 conosce in Arabia Saudita la costumista Mimi O'Donnell mentre sta girando come regista il film "In Arabia We'd All Be Kings". I due iniziano una importante relazione dalla quale nel 2003 nascerà un bimbo, Cooper Alexander, e nel 2006 e 2008 due bambine, Tallulah e Willa.
Continua intanto a recitare in importanti film come: "La 25a ora" (2002) di Spike Lee, "Ritorno a Cold Mountain" (2003) di Anthony Minghella, la commedia "... e alla fine arriva Polly" (2004) di John Hamburg al fianco di Ben Stiller, "Onora il padre e la madre" (2007) di Sidney Lumet e "Truman Capote - A sangue freddo" (2005) di Bennett Miller, tratto dal celebre romanzo-verità di Truman Capote. Grazie proprio alla sua partecipazione a quest'ultimo film vince un Oscar come miglior attore protagonista. Da questo momento riceve ben altre due nomination come attore non protagonista per i film "La guerra di Charlie Wilson" (2008) di Mike Nichols e "Il dubbio" (2009) di John Patrick Shanley.
Nel 2009 recita nel fortunatissimo film "I love Radio Rock" per la regia di Richard Curtis e nel 2010 si rimette dietro alla macchina da presa per girare il film "Jack Goes Boating", seguito nel 2011 dalle partecipazioni ai film "Le idi di marzo" di George Clooney e "L'arte di vincere", di Bennett Miller.
Dopo aver fatto uso e abuso di droga e aver provato ad uscirne con l'aiuto di centri specifici di riabilitazione, muore improvvisamente all'età di 46 anni, il 2 febbraio 2014. Il corpo di Philip Seymour Hoffman viene trovato senza vita a New York nella sua casa di Manhattan e sembra che la causa del decesso sia stata una overdose di eroina.
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