Christopher Marlowe
Biografia • La passione dominante dei personaggi
Non vi è nessuna testimonianza circa la data esatta di nascita di Christopher "Kit" Marlowe; sappiamo solo che il futuro poeta e drammaturgo nasce a Ospringe, un villaggio vicino a Canterbury, nel Kent (Inghilterra) nel mese di febbraio del 1564; il 26 dello stesso viene battezzato presso la chiesa di St. George the Martyr di Canterbury.
Figlio di John Marlowe, benestante calzolaio, e di Katherine Arthur, Christopher è il secondo dei nove figli della coppia.
Dopo i primi studi trascorsi a Canterbury, diviene borsista a Cambridge nel 1581, dove si laurea nel 1587. Risalgono a questo periodo i primi contatti con il servizio segreto di stato e con il circolo di Walter Raleigh che amava circondarsi di tipi spregiudicati e aperti.
Ateo, schernitore della religione, ammiratore di Machiavelli, Marlowe negli anni universitari, con le traduzioni degli "Amori" di Ovidio e della "Farsalia" di Lucano, matura un'abilità metrica che lo farà diventare maestro del cosiddetto "blank verse" (un sistema giambico a cinque accenti), portando questo sistema a una forma che verrà adottata anche da William Shakespeare. Forse dello stesso periodo di queste traduzioni è la sua prima opera drammatica, "La tragedia di Dido regina di Carthago" (The tragedy of Dido queen of Carthage, 1586) che esprime un classicismo ancora accademico.
Raggiunge presto il successo con "Tamburlaine il grande" (Tamburlaine the great), rielaborazione fantastica e tragica delle imprese del leggendario conquistatore mongolo Timur (Tamerlanus), in due parti (1587 e 1588). Dopo "Tamburlaine" pubblica "La tragica storia del dottor Faustus" (The tragical history of doctor Faustus, 1588 o 1592): ispirata alla tedesca "Storia di Johann Faust" (Historia von Johann Fausten, 1587), entrerà nel repertorio del teatro dei burattini; tramite questo giungerà fino a Goethe.
Di Marlowe sono anche "L'ebreo di Malta" (The jew of Malta, 1589), "La strage di Paris" (The massacre of Paris, 1591-1592) e "Edoardo II" (Edward II, 1592 circa). La sua ultima opera è il poemetto "Hero e Leander" (Hero and Leander, 1593) ispirato al greco Museo.
Christopher Marlowe muore il 30 maggio 1593 a soli 29 anni, ucciso in una taverna di Depford (a Londra) durante una rissa sorta per il pagamento del conto.
Marlowe è stato uno tra i maggiori drammaturghi elisabettiani, per alcuni aspetti precursore di Byron, di Shelley e del romanticismo. È stato anche un personaggio chiacchierato e dissoluto, sul quale pesavano feroci accuse di militanza nei servizi segreti britannici, libertinaggio ed omosessualità.
Nei suoi drammi si rispecchia il risultato di una vita così misteriosa ed estrema: i suoi personaggi risentono di una brama insana di potere (come nel Tamerlano il grande I e II), di una sfrenata sensualità (Edoardo II), di una sete infinita di potere (Faustus).
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