Francisco Pizarro
Biografia
Della vita di Francisco Pizarro, condottiero spagnolo, non si conosce molto. A lui si deve la conquista dell'Impero Inca e la fondazione della città di Lima, oggi capitale del Perù.
Nato Francisco Pizarro González nel 1475 (circa) a Trujillo (nella regione dell'Estremadura), appartenente a famiglia assai modesta, trascorre l'infanzia e l'adolescenza in condizioni umili, guadagnandosi da vivere come guardiano in un porcile. Figlio naturale di Gonzalo Pizarro, che aveva combattuto come colonnello di fanteria in Italia, il giovane Francisco dopo aver raggiunto Siviglia si imbarca direttamente verso l'America, con l'intenzione di "fare fortuna".
Nel 1509 sia aggrega a una disgraziata spedizione in Colombia. Nel 1513 si aggrega a Vasco Núñez de Balboa che, esplorando l'istmo di Panama giunge fino alle coste del Pacifico. Successivamente, Balboa cade in disgrazia ed è Pizarro, come autorità spagnola, che deve arrestarlo. Come ricompensa viene nominato sindaco della città di Panama. Nel 1522 gli giunge la notizia delle immense fortune rinvenute da Hernán Cortés nelle sue spedizioni in Messico. Tale avventura stimola in Pizarro il desiderio di eguagliare il suo concittadino. Le sue mire si indirizzano verso i territori meridionali, ancora inesplorati.
Amici e compagni! Da quella parte [il sud] sono la fatica, la fame, la nudità, la penetrante tempesta, la diserzione e la morte; su questo lato facilità e piacere. Lì si trova il Perù con le sue ricchezze; qui, Panama e la sua povertà. Scelga, ogni uomo, la cosa che meglio lo faccia diventare un coraggioso castigliano. Da parte mia, vado a Sud.
Da qui, a partire dal 1524, comincia ad organizzare spedizioni piuttosto temerarie in compagnia di Diego de Almagro e di Hernando de Luque. In particolare, l'obiettivo dei "conquistadores" è di appropriarsi del Perù, che a quei tempi viene considerato come un regno potente e molto ricco.
Le varie spedizioni verso il Perù
Una prima spedizione avviene nel 1524, ma non va a buon fine per l'attacco a sorpresa di una tribù di cannibali; successivamente Pizarro e i suoi uomini (circa 130) riescono ad approdare sull'Isola del Gallo. Durante la navigazione in mare incontrano alcuni Inca, dai quali apprendono dell'esistenza di un vasto impero governato da un unico sovrano.
Le imprese militari di Pizarro e Almagro costano tantissimo in termini di vite umane, con stragi e devastazioni di una certa entità. Convinti che l'impero da conquistare non sia lontano, gli Spagnoli capeggiati da Francisco Pizarro decidono di spingersi fino al nord del Perù, in alcuni territori abitati da popoli indigeni, dai quali vengono accolti con favore.
L'obiettivo di Pizarro e dei suoi uomini è quello di fare prigioniero l'imperatore in modo da poter indebolire i sudditi e mettere le mani sul regno senza particolari problemi.
Lo sbarco in Perù nel 1532
Nel 1532 Pizarro sbarca sulle terre dell'attuale Perù, per la precisione a Cajamarca, una fortezza Inca base dell'esercito. Gli Spagnoli ricevono una buona accoglienza dall'imperatore Atahualpa, che in onore degli "stranieri" organizza una grande festa. Si dice che per l'occasione Pizarro abbia avuto l'idea malsana di servire del vino avvelenato ai militari Inca presenti al banchetto. Approfittando della defaillance degli ufficiali, gli Spagnoli riescono a catturare l'imperatore e a massacrare migliaia di soldati.
L'avanzata di Francisco Pizarro e dei suoi soldati non si arresta, e giunge fino a Cuzco, capitale dell'Impero. Qui Pizarro chiede un ingente riscatto ai sudditi per lasciare libero l'imperatore. Addirittura pare che abbia voluto un intero magazzino ricolmo di oro in ogni sua parte. I poveri sudditi pagano il riscatto ma la ferocia di Pizarro e dei suoi non ha limite, visto che costringono Atahualpa a convertirsi al Cristianesimo per poi ucciderlo davanti a tutti.
La conquista di Cuzco e altre città Inca
Oltre a Cuzco, cadono sotto i colpi degli Spagnoli anche altre città dell'impero Inca. Intanto, proprio a causa delle ingenti ricchezze accumulate con le conquiste, cominciano a sorgere dispute all'interno delle milizie spagnole, e si crea una rottura tra gli inseparabili conquistadores Pizarro e Almagro. Il condottiero Pizarro riesce a raggiungere ricchezza e potere, e per questo viene preso di mira dai nemici, soprattutto dagli almagristi (seguaci del suo ex socio che era stato assassinato).
Francisco Pizarro fondatore di Lima
Anche Pizarro fa una triste fine, poiché viene ucciso proprio da alcuni congiurati suoi acerrimi nemici. La data di morte è il 26 giugno 1541.
Anche se sicuramente Pizarro è stato un condottiero senza scrupoli non si può negare che sia stato molto abile nelle manovre militari e nella conduzione dell'esercito. È sepolto presso la cattedrale di Lima.
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