Geoffrey Chaucer

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Biografia Ispirarsi e comporre

Geoffrey Chaucer è lo scrittore a cui si deve la nobilitazione poetica dell'inglese. Nasce a Londra nel 1343, ma non si conosce il giorno preciso della sua nascita. La sua famiglia si occupa di commercio vinicolo, ed è di livello medio alto come attesta la sua stessa educazione: egli conosce, infatti, il latino e il francese, due lingue che vengono studiate dai discendenti di famiglie dell'alta borghesia.

Grazie all'influenza paterna entra come paggio nella casa della contessa di Ulster. Questo impiego gli apre le porte della nobiltà inglese: nel 1359 entra a far parte dell'armata di Eduardo VIII e parte per la Francia. Nel 1360 viene rapito durante l'assedio di Reims, e sarà proprio grazie all'intervento monetario del re che viene liberato.

Non si sa molto di lui dal 1361 al 1366, quando il re di Navarra sottoscrive un salvacondotto a suo nome per l'ingresso in Spagna. Cominciano così le tante missioni diplomatiche in giro per l'Europa a cui partecipa per ben dieci anni. Nel 1366 sposa Philippa Pan che è al servizio prima della contessa di Ulster e poi della consorte del re Eduardo III. Il matrimonio di Chaucer può considerarsi buono non solo da un punto di vista economico, ma anche relazionale: sua moglie è infatti la sorella della moglie di Giovanni di Gand, Duca di Lancaster, che sarà un amico fidato dello scrittore durante tutta la sua vita. Dal matrimonio nascono dei figli, il numero preciso non lo si conosce, ma si conosce la biografia di quattro di loro: Thomas, che ebbe una eccellente carriera di ufficiale, Elisabetta, monaca, Agnes, addetta all'incoronazione di Enrico IV, e Lewis.

In questo periodo Chaucer si assicura una posizione stabile a corte come valletto e viaggia per motivi di lavoro in Francia e in Italia. Proprio in Italia compone la sua prima opera originale; ha già tradotto il testo francese "Le roman de la rose" anche se non in maniera completa. La nuova opera si intitola "Il libro della Duchessa" dedicato a Bianca Lancaster, ultima moglie del Duca di Lancaster, morta nel 1369. L'opera trae ispirazione dalla poesia di Ovidio, uno dei suoi poeti romani preferiti.

Come detto, a lui si deve la nobilitazione poetica dell'inglese: i suoi connazionali preferiscono infatti utilizzare il francese come lingua letteraria. Nel decennio compreso tra il 1370 e il 1380 viaggia in Italia, in Francia e nelle Fiandre per una serie di missioni politiche. In Italia sarà, per esempio, a Genova per una concessione portuale e a Firenze per ottenere denaro per la corona. Il re e il Duca di Lancaster lo ricompensano sempre con ingenti somme di denaro, e nel 1374 riceve la carica di controllore al porto di Londra.

In questo periodo la sua condizione economica si stabilizza, e anche con l'avvento del nuovo re, Riccardo II, le sue cariche vengono confermate. Purtroppo la quantità di impegni lavorativi che si è assunto gli lascia poco tempo per la scrittura. Allo stesso tempo, però, i suoi viaggi in Italia gli consentono di venire in contatto con Petrarca e Boccaccio; quest'ultimo in particolare avrà una grande influenza sul suo lavoro di scrittore.

In questi anni scrive il poema, lasciato incompleto, "The House of Fame". Nel maggio del 1380 viene accusato di abusi sessuali da una donna; accusa dalla quale verrà completamente scagionato. Continua a lavorare come controllore al porto fino al 1385, anno in cui non si sa con certezza se se sia lui a lasciare la carica o venga mandato via. Diventa così giudice di pace nel Kent e nel 1386 entra in Parlamento.

Nel 1387 muore la moglie Philippa e la situazione politica sfavorevole sia a Riccardo II che al Duca di Lancaster, a cui Chaucer è politicamente e umanamente molto legato, finisce per ritorcerglisi contro. La situazione peggiora nel 1388, quando viene denunciato per debiti ed è costretto a farvi fronte rivendendo la pensione regale.

Solo nel 1389, quando il re Riccardo II riesce a riconquistare il controllo del potere, la situazione di Chaucer si ristabilizza. Il periodo di crisi sembra però prolifico da un punto di vista creativo: scrive, infatti, quello che è considerato il suo capolavoro "I racconti di Canterbury". Una serie di racconti per introdurre i quali utilizza la cornice usata da Boccaccio nel suo "Decamerone". In questo caso si tratta di un gruppo di trenta pellegrini diretti alla tomba di San Tommaso Becket.

Sempre da Boccaccio trae l'ispirazione per un altra opera: "Troilo e Criseide". Gli ultimi suoi scritti sono sostanzialmente delle traduzioni: "Il Boezio" e "Il trattato sull'astrolabio", entrambi datati 1392. Prima di morire si dedica ad una lunga revisione dei "Racconti di Canterbury".

Geoffrey Chaucer muore il 25 ottobre del 1400 all'età di 57 anni.

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