Saladino
Biografia • Saladino, il Sultano Cavaliere
Saladino (Salah al-Din Yusuf ibn Ayyub), nasce nell'anno 1138 nella città di Tikrit da una famiglia di tradizione militare (come si conviene per coloro che sono destinati a governare), riceve un'educazione letteraria oltre a una preparazione militare. La sua ascesa al potere viene facilitata dalla condizione di crisi verso la quale sta scivolando il potere califfale.
Dopo la morte di Maometto (nel 632) si sono susseguite due grandi dinastie ; la prima è quella Omayyade (661 -750), la seconda dinastia chiamata Abbasside esistente dal 750 al 1258, sposta la capitale da Damasco a Baghdad.
Durante questo periodo l'espansione musulmana raggiunge l'Asia centrale, l'Iraq, la Mesopotamia, l'Arabia, la Palestina, la Siria, l'Egitto con il nord Africa e la Spagna meridionale, formando in questa maniera un territorio vastissimo. Pertanto il potere finisce per essere affidato a piccole dinastie di Emiri, che pur dipendendo dal potere centrale diventano sempre più autonome.
Saladino: l'ascesa al potere
Saladino nasce in questo contesto favorendone la sua ascesa. Egli appoggia Nur al-Din (della dinastia Zengide), che pretende di stabilire una nuova unità politica e religiosa nel mondo islamico attraverso la Guerra Santa (il Jihad), secondo la quale ogni musulmano deve avere l'obbligo di difendere la propria fede con le armi.
Per questo motivo Nur al-Din marcia contro il califfato Fatimide d'Egitto (una dinastia Sciita nata nel X secolo); con il pretesto di difendere il califfato dai nemici invia Saladino.
Nel 1171 alla morte del califfo al-Adid, Saladino occupa il trono ponendo fine alla dinastia Fatimide proclamandosi Sultano d'Egitto.
La presa di potere spaventa Nur al-Din il quale inaspettatamente muore nel 1174 (senza riuscire a fermare Saladino), lasciando come suo erede il figlio As-Salih di soli undici anni di età.
Saladino prende sotto la sua custodia As-Salih diventandone suo tutore; da quella posizione nei dieci anni successivi si lancia alla conquista della Siria e della Mesopotamia fino a diventare il padrone assoluto di tutto il Vicino Oriente (soprattutto dopo l'improvvisa morte di As-Salih), cosa che gli permette di concentrare nelle sue mani un'enorme potere.
Saladino e il potere religioso
In qualità di Sovrano per evitare divisioni e problemi interni, Saladino decide di intensificare la politica di unità religiosa secondo i principi dell'Ortodossia Sunnita.
A questo proposito da impulso alla creazione di numerose Madrase (Università Islamiche), dove si preparano i futuri uomini di governo. Nella Madrase viene strenuamente difesa l'Ortodossia Sunnita.
L'inevitabile conseguenza di questo fervore religioso è lo scontro diretto con il grande nemico della fede Islamica nel Vicino Oriente: la Cristianità.
Saladino ha la necessità di sconfiggere i Crociati per assicurarsi il potere (in quanto nello stesso periodo i rivali interni non gli mancano), come dimostrano i tentativi di avvelenarlo.
I vari attentati contro di Lui sono organizzati dai cosiddetti "Assassini", setta Sciita nota per la sua brutalità e per il suo consumo rituale di hashish: da questa usanza il nome di "Hashshashin".
Lo scontro con i cristiani
La Guerra Santa contro i Cristiani serve a Saladino per riunire tutti i fedeli verso la sua persona, definendosi dal 1184 "Il Sultano dell'Islam e dei Musulmani".
Saladino ottiene la sua prima grande vittoria sui Crociati nella località di Hattin nel mese di ottobre del 1187; sull'onda di questo grande successo incomincia a conquistare le più grandi città fortificate dell'Esercito Cristiano : San Giovanni D'acri, Ascalona, Giaffa e Beirut.
L'ultima tappa di questa avanzata, è la città di Gerusalemme che viene conquistata il 2 ottobre del 1187 dopo un sanguinoso assedio.
Gli ultimi anni
Dopo cinque anni, nel 1191 Saladino viene sconfitto nella battaglia di Arsuf dal Re inglese Riccardo I (Riccardo Cuor di Leone), con il quale scende a patti e stipula una tregua.
Nonostante tutto Saladino non riesce a godersi a lungo il proprio successo, in quanto muore il 4 marzo 1193 a Damasco circondato dai suoi numerosi figli, dalla sua unica figlia, dalle sue mogli e dai suoi numerosi seguaci.
Riccardo I non approfitta dello scoramento delle truppe Musulmane per riconquistare Gerusalemme, decidendo di fare ritorno in Inghilterra.
L'immenso territorio conquistato da Saladino (dall'Eufrate al Sudan), finisce frammentato tra figli e nipoti che proseguono la dinastia Ayyubide da Lui fondata.
La sua tomba è posta presso la Grande Moschea degli Omayyadi a Damasco, in Siria.
Foto e immagini di Saladino
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