Lilli Gruber
Biografia
Lilli Gruber: le origini e l'esordio nel giornalismo
Dietlinde Gruber nasce a Bolzano il 19 aprile del 1957 da una famiglia di imprenditori. Durante il fascismo la sorella della nonna materna era inviata al confino e il padre, Alfred, lavorava come insegnante clandestino nelle cosiddette "Katakomben - Schulen". Il percorso di studi di Lilli passa da Verona presso le Piccole Figlie di San Giuseppe, e presso il liceo linguistico Marcelline di Bolzano, proseguendo alla facoltà di Lingue e Letterature straniere dell'Università di Venezia. Conseguita la laurea torna in Alto Adige-Sudtirolo: sono questi gli anni di Alexander Langer e dell'impegno, che Lilli Gruber fa suo, per la nascita di una cultura del dialogo tra i diversi gruppi linguistici.
Parla italiano, tedesco, inglese e francese: svolge il praticantato giornalistico presso l'emittente tv Telebolzano, allora unica televisione privata dell'Alto Adige. Scrive per i quotidiani "L'Adige" e "Alto Adige". Diventa giornalista professionista nel 1982. Dopo due anni di collaborazione con la Rai in lingua tedesca, nel 1984 viene assunta al Tg3 Regionale del Trentino-Alto Adige; in seguito viene chiamata dal direttore del Tg2 Antonio Ghirelli a condurre il telegiornale della mezzasera e della Notte, nonchè inserita nella redazione di politica estera.
Nel 1987 il nuovo direttore del Tg2 Alberto La Volpe decide di promuovere Lilli Gruber alla conduzione del Telegiornale principale della rete, quello delle 19.45. Diventa così la prima donna in Italia a condurre un TG di prima serata.
Nel 1988 inizia anche a lavorare come inviata di politica internazionale: è prima in Austria per seguire lo scandalo Waldheim e l'anno seguente in Germania dell'Est dove racconta il crollo del Muro di Berlino. Su questa esperienza e sui 40 anni della DDR scrive, insieme a Paolo Borella, un libro per la Rai-Eri dal titolo "Quei giorni a Berlino".
Gli anni '90
La notorietà acquisita la dipinge anche come personaggio femminile sex-symbol, per il suo appeal e la sua capacità di ancorare gli spettatori al teleschermo. Nel 1990 viene chiamata da Bruno Vespa al Tg1, dove per due anni segue gli eventi più importanti di politica estera: dalla guerra del Golfo al crollo dell'Unione Sovietica, dal conflitto israelo-palestinese alla Conferenza di pace per il Medioriente, alla vittoria di Bill Clinton alle presidenziali americane del 1992.
Lilli Gruber lavora anche all'estero: nel 1988, per la tv pubblica tedesca SWF, conduce un talk-show mensile sull'Europa; nel 1996 lancia, conduce e co-produce da Monaco di Baviera il settimanale "Focus Tv" su Pro 7, televisione del gruppo Kirch. Nel 1999 realizza per "60 Minutes" della statunitense CBS un'intervista-ritratto con Sophia Loren.
Per anni si impegna nell'attività sindacale dell'Usigrai, dove si batte per una cultura delle regole con concorsi pubblici per le assunzioni, percorsi di carriera trasparenti, diritti dei precari e delle donne.
Nel 1993 vince la "William Benton Fellowship for Broadcasting Journalists", prestigiosa borsa di studio dell'Università di Chicago.
Dopo il talk-show politico "Al voto, Al voto", nel 1994 passa alla conduzione del Tg1 delle 20.00. Continua a lavorare come inviata all'estero e a condurre gli Speciali sulla politica internazionale. Segue i viaggi di Papa Giovanni Paolo II nel 2000, in Terra Santa e in Siria.
La prima metà degli anni 2000
Il 16 luglio 2000 si unisce in matrimonio con il collega Jacques Charmelot: i due si erano conosciuti quando erano entrambe inviati - lui per l'agenzia France Presse - sul fronte del Golfo Persico nel 1991.
Tra i principali eventi mondiali successivi che Lilli Gruber segue e di cui è testimone, vi sono la guerra nella ex-Jugoslavia, i test nucleari francesi a Mururoa nel Pacifico, le elezioni parlamentari e presidenziali in Iran, gli attacchi terroristici alle Torri Gemelle e al Pentagono dell'11 settembre 2001 e l'anniversario della tragedia nel 2002, la crisi irachena e la guerra contro l'Iraq. Resta poi a Bagdad per tre mesi. Nell'ottobre 2003, relativamente a quest'ultima esperienza, scrive e pubblica il libro "I miei giorni a Bagdad", che diventa un best-seller superando le 100 mila copie vendute.
Nel mese di novembre del 2003 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi le assegna l'onorificenza di Cavaliere OMRI (Ordine al Merito della Repubblica Italiana) in qualità di giornalista inviata in Iraq, dove ritorna per il primo anniversario della guerra.
Nei primi mesi del 2002 viene invitata come "visiting scholar" a Washington al SAIS (School of Advanced International Studies) della Johns Hopkins University. Segue soprattutto i corsi sul terrorismo internazionale e tiene alcune lezioni sulla politica italiana. Nel maggio 2004 riceve una Laurea honoris causa della American University di Roma.
Collaboratrice dei quotidiani La Stampa e Corriere della Sera, dopo aver denunciato la carenza di libertà d'informazione in Italia, nel 2004 si candida con la coalizione "Uniti nell'Ulivo" alle elezioni per il Parlamento europeo. Capolista nelle circoscrizioni nord-est e centro, risulta prima assoluta degli eletti in entrambe, raccogliendo complessivamente oltre 1 milione e 100 mila voti. Nel contesto politico Lilli Gruber è iscritta al gruppo parlamentare del Partito Socialista Europeo: è presidente della Delegazione per le relazioni con gli Stati del Golfo, compreso lo Yemen; membro della Conferenza dei presidenti di delegazione; della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni; della Delegazione per le relazioni con l'Iran.
La seconda metà degli anni 2000 e gli anni 2010
Nel 2007, dopo un iniziale rifiuto ad entrare nel "Comitato promotore 14 ottobre" del Partito Democratico, diviene membro della Commissione per l'Etica, nominata dall'Assemblea Costituente Nazionale.
Nel settembre 2008 annuncia di aver concluso quella che definisce un'esperienza di "giornalista prestata alla politica": con una lettera agli elettori spiega la decisione di non ripresentarsi alle elezioni del 2009 per il Parlamento europeo. Torna a svolgere la professione di giornalista accettando la conduzione del programma "Otto e mezzo" in onda sull'emittente televisiva La7.
Negli anni 2010 continua la conduzione su La 7 e pubblica diversi libri: un tema ricorrente delle sue opere sono i diritti delle donne. Ne è un esempio il libro del 2019, intitolato "Basta! Il potere delle donne contro la politica del testosterone".
Nel 2021 pubblica un nuovo libro, sulla vita di una celebre giornalista inviata di guerra, terza moglie di Ernest Hemingway: "La guerra dentro. Martha Gellhorn e il dovere della verità".
Frasi di Lilli Gruber
Foto e immagini di Lilli Gruber
Video Lilli Gruber
Commenti
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Lilli Gruber. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Lilli Gruber.
Molti hanno deciso di ignorare il suo programma
Gentile dig. ra Gruber trovo che il suo comportamento questa sera con Salvini in particolare ma in generale sia assolutamente scorretto anzitutto lei invita sempre una persona di destra e due di sinistra poi interrompe regolarmente la persona di destra al punto qche uesta sera sentita di patteggiare per Salvini che generalmente non apprezzo mi stupisco del duo comportamento che non si adduce ad una conduttrice di un programma.
La informo. Che molti la pensano come me e hanno deciso di ignorare il suo programma cordiali saluti Teresa Marcato
Gent. D. ssa Gruber,
Ho letto i 19 paesi "sicuri" per questo
Governo... e c'è la Tunisia! Ma stiamo
Scherzando? Avvengono li dei crimini brutali da diverso tempo nei confronti
Dei migranti... oltre a minacciare questo paese di spedirceli qui se non paghiamo.
Buon lavoro... cordiali saluti
Attilio
Le "prime donne" della politica
Gent. sig. ra Gruber,
é a dir poco pazzesco che le " prime donne"
della politica, Conte, Renzi, ecc.. litigano
e intanto sotto gli occhi di loro il governo
cambia le leggi democratiche.
Cullando miopi personalismi non si accorgono
che una larga parte degli italiani vuole un cambiamento.
Ma cosa aspettano a far un programma comune
per il BENE del paese.
Protezione civile
Buon pomeriggio, ho sentito le critiche del ministro Musumeci ai responsabili della Regione Emilia per una eventuale carenza nella spesa dei fondi per gli interventi idrogeologici. Lo stesso ministro in un recente convegno, parlando della crisi idrica della Sicilia, aveva evidenziato che pur essendo state costruite dodici dighe che potrebbero alleviare il problema della mancanza d'acqua in certi periodi, non erano entrate in esercizio per la mancanza del collaudo. Mi chiedo se non sarebbe utile spiegare a chi compete l'attuazione degli interventi. Musumeci è stato anche presidente della Regione Sicilia ed é Ministro ma pur dichiarandosi stupito per i mancati collaudi non mi sembra che sia intervenuto in nessuna delle due vesti. Potrebbe invitarlo alla sua trasmissione e chiedergli spiegazioni.
Considerazioni
Grazie al fatto che da pochi anni sono finalmente in pensione, ho recentemente letto il suo vecchio libro “I miei giorni a Baghdad”, che riposava da molto tempo nella libreria. Sono rimasto molto colpito perché l’avevo giudicata, non dico male, ma diversamente. Il suo aspetto curato e perfettino mi aveva indotto a ritenerla finta e fredda mentre il libro ha mostrato una giornalista seria e appassionata, distaccata quel tanto che basta nel giudizio ma umanamente vicina alle vicende narrate. Probabilmente la sua educazione le ha permesso di ben coniugare le qualità delle sue origini italo-tedesche. Già seguendola su La7 nella sua trasmissione serale “Otto e mezzo” ho iniziato a rivalutarla perché avendo a che fare con certi invitati e colleghi, per me da voltastomaco, lei, giustamente, riesce abbastanza a mantenersi sopra le parti. I libro mostra che oggi poco è cambiato nel mondo. La voglia e l’interesse a fare la guerra è superiore a quello di volere la pace perché chi governa certi Paesi ha probabilmente questo fine. Se invece di spendere in armamenti tutti quei soldi, ne utilizzassero la metà nell’istruzione e in aiuti umanitari, avrebbero già ottenuto ottimi risultati e la riconoscenza dei popoli coinvolti.
Cordiali saluti.
Prete Andrea
Dio, patria e famiglia
DIO
Fratelli d’Italia imprime una frase sulla bandiera:
“Dio, Patria e Famiglia” che sventola da mane e sera.
Ma non è un Dio misericordioso e Amore
che invita ad amare il prossimo di cuore,
non un Dio che protegge i deboli e gli immigrati,
che numerosi muoiono nel mare annegati.
Ma un Dio presente nel combattere presunti nemici
e scongiurare fantasiosi complotti e le loro radici.
PATRIA
La patria è realtà che favorisce la fratellanza
e garantisce ai cittadini libertà uguaglianza.
Si coglie l’idea di Patria, leggendo la Costituzione,
presidio dei diritti dei cittadini della Nazione.
La Patria non sacrifica 250mila soldati nella Guerra mondiale
e il numero tragicamente a 450 mila nella Seconda sale,
non affama il popolo e delle imprese distrugge l’attività,
non è quella che spezza la vita a tanti di cittadini in quantità.
Nn è quella di una nostalgica narrazione mistificante,
accreditata da stupidi fascistoidi e da un gregge ignorante.
FAMIGLIA
L’unica vera tipologia di famiglia è quella tradizionale,
caratterizzata nel passato dallo strapotere patriarcale.
Non è vera famiglia quella di una ragazza madre,
le cui creature non hanno un legittimo padre.
Non sono famiglie le coppie omosessuali e quelle allargate,
perseguibili per legge e pubblicamente condannate.
Però nella Destra i divorzi sono ampiamente praticati
con grave danno sui figli che si sentono abbandonati.
Ma qualche coppia, se cerchi, ritenuta irregolare,
puoi trovarla anche nella Destra come caso esemplare.
Non si impone per la famiglia una tipologia
né per provvedimenti legislativi né per ideologia.
Ciò accade sempre nei Paesi con governi dittatoriali,
in cui vengono soppressi tutti i diritti fondamentali.
Il problema della famiglia è molto difficile e complicato,
con analisi e provvedimenti sociali adeguati va affrontato.
Un incremento dei nidi e con assegni familiari ben pagati
potrebbero essere provvedimenti risolutivi e adeguati.
Pasquino, settembre 2024
Cara Lilli, mi manca 8 1/2. Molto.
Cosa diresti all'onorevole Bocchino, a proposito della sua nuova "Merkel"?
Colei che avrebbe distribuito le carte del mazzo e si ritrova invece ai margini?
La partita si è conclusa e l'onorevole Bocchino non ne ha azzeccata una.
Torna presto.
Un pilastro dello Stato sarà demolito: l’elezione dei Senatori a vita
Sin dal 1948 il Presidente della Repubblica può nominare
cittadini geniali senatori a vita che hanno saputo illustrare
Il Paese nel campo scientifico, artistico, letterario, sociale
e che potranno con grani di saggezza arricchire l’attività legale,
ma soprattutto rappresentano modelli esemplari e viventi
da essere emulati dai giovani italiani nei loro comportamenti.
Oggi nuovo governanti aboliranno questa tradizione,
ritenendola superflua e imponendo la loro cinica narrazione.
Quale quella che ha micidiali radici nel ventennio passato,
che dalle storiche fondamenta il Paese ha sconquassato?
Oppure sono affetti da un profondo complesso di inferiorità,
che si manifesta perfino nell’odiare i bravi e le loro capacità?
Si è cominciato con l’abolizione dell’elezioni di senatori a vita;
con l’autonomia si abbatteranno le statue di chi ha voluto l’Italia unita,
mi riferisco a Mazzini che lottò per uno Stato unitari e repubblicano
e il suo tenace impegno non fu né infruttuoso né invano.
Però ignoranti e intolleranti direbbero: ” Il passato è passato”.
Ma il monito di Vico: ”Siamo nani su spalle di Giganti” va ricordato.
Del resto i Leghisti non si considerano veri cittadini italiani,
ma, chiusi nei loro egoismi, si dichiarano, orgogliosi, Padani.
Con la riforma della Giustizia, con l’autonomia e col premierato
i demolitori minano l’esistenza dello Stato che tanto ci è costato.
Pasquino, giugno 2024
“”””””
Segue un piccolo elenco di personaggi, nominati Senatori a vita dal 1948:
Arturo Toscanini – Gaetano De Sanctis – Trilussa – Luigi Sturzo - Ferruccio Parri - Eugenio Montale - Pietro Nenni - Amintore Fanfani - Norberto Bobbio - Giovanni Agnelli - Rita Levi Montalcini - Luigi Einaudi - Sandro Pertini - Carlo Azeglio Ciampi
Marco Travaglio ospite fisso alla 7
Spett Gruber,
l'orientamento politico della sua trasmissione è evidente e legittimo, ma a mio avviso certi ospiti non aiutano la divulgazione. Ogni volta che ascolto Marco Travaglio, nel merito, nel metodo e negli atteggiamenti, le mie incertezze politiche si risolvono e mi radicalizzo nella visione di destra.
Cordialmente saluto.
Matteo Salvini, un bullo pericoloso per l’Italia
Da anni si aggira nel Governo e nel Parlamento
un bullo irrefrenabile e minaccioso in ogni momento.
Negli ultimi mesi con tanti compari con fare da padroni
ha messo in opera diciannove disastrosi condoni,
favorendo così sfrontati piccoli e grandi evasori,
certi di poter fare anche nel futuro incalliti impostori.
Per raccattare voti nella prossima tornata elettorale
ha messo in lista un discusso e arrogante generale
che sembra sia scaturito dell’Inquisizione Medioevale:
proporrebbe il velo alle donne e il rogo all’omosessuale
e nega contro ogni evidenza la crisi ambientale.
Il bullo è contro la legge che contrasta il razzismo e il fascismo;
è contro l’eutanasia, lo ius soli, la difesa ucraina, l’europeismo.
Infatti per lui l’Europa è realtà politica da contrastare,
di contro gli interessi nazionali con forza privilegiare.
Ma sua costante ossessione è la lotta contro l’immigrazione,
specialmente contro i neri e la loro utilissima integrazione.
Per lo zar Putin e per tutti i dittatori nutre simpatia,
perché non sa apprezzare i vantaggi della democrazia.
Vuol cancellare il diritto costituzionale di scioperare,
perciò tante precettazioni è pronto a programmare.
Smonta i 30 kilometri all’ora programmate in qualche città,
che limita decessi e incidenti causati con altre velocità
e riduce certamente emissioni di gas inquinanti
e incoraggia a muoversi a piedi o in bici gli abitanti.
Propone pene per chi protesta contro infrastrutture:
la protesta contro il Ponte sullo Stretto è caso esemplare.
Spavaldamente è per l’allungamento della stagione venatoria
e per la strage di piccoli uccelli provvederà una sanatoria.
Prevede inoltre una generalizzata leva obbligatoria,
abolita per un esercito professionale nella passata storia.
Si spende per la realizzazione sullo Stretto di Messina,
sconsigliato da scienziati e dalla accertata faglia sulla costa vicina:
i miliardi previsti potrebbero sanare la crisi della pubblica sanità,
che è al collasso per liste di attesa e per pochi medici in attività.
Ma la su opera d’arte è l’autonomia differenziata
che farà arretrare l’Italia ad un era passata,
quando era divisa tra ducati, principati e staterelli,
sempre in lotta tra loro e gli Italiani non erano fratelli.
Tanti i morti della Resistenza e della Guerra Mondiale
per dare al Paese uno Stato democratico, unito e solidale.
Voglio ricordare a questo bullo incolto e senza memoria
che la vera identità politica si costruisce nelle Storia,
che il presente senza passato non ha alcun futuro
e che uno staterello non può essere né sicuro né duraturo
e che le rimesse degli emigranti e operai meridionali sottopagati
hanno assicurato alle regioni nordiche capitali cospicui e pregiati.
Pasquino, giugno 2024
Dato che il testo contiene parecchi numeri, che non si prestano ad essere presentati con versi rimati, Pasquino ha preferito ricorrere alla prosa.
Il Sistema Sanitario Nazionale trova la luce con la legge n. 833 del 1976. I principi fondamentali di questo provvedimento sono l’universalità, l’uguaglianza e l’equità, ispirandosi alla Costituzione la legge prevede l’estensione delle prestazioni sanitari a tutta la popolazione-
Oggi il Sistema è in crisi, che il Governo attuale non intende sanare.
75 Società scientifiche dei Clinici ospedalieri denunciano quando segue:
- Mancano 100.000 posti letto e 11000 medici;
- Mancano 12.000 posti di terapia intensiva;
- Concorsi deserti per le specializzazioni;
- Progressivo definanziamento che mette a rischio il rispetto dell’articolo 32 della Costituzione;
- Diminuisce il numero dei nosocomi, nel 2012 erano 1091, nel 2022 sono calati fino a 996,
- Entro il 2025 andranno in pensione 29.000 medici e 21.000 infermieri, senza un sufficiente inserimento;
- Oggi mancano 3114 medici di famiglia,
- L’incremento del finanziamento è stato solo del 6, 4% rispetto al 33% della Germania, al 24% della Francia e del 21% della Spagna;
- La spesa privata da parte dei cittadini nel 2022 ha raggiunto la cifra di ben 41 miliardi e 500 milioni, uno strepitoso incremento rispetto ali 8-12 miliardi degli anni precedenti.
Il colpo di grazia sarà inferto, se è approvata la diabolica Autonomia Differenziata: allarmati lungaggini per la lista di attesa che aggraverebbero malattie gravi e interminabili attese nel Pronto Soccorso. Provocherà una fuga dei professionisti sanitari verso le Ragioni in grado di offrire condizioni economiche più vantaggiose-
Pasquino, maggio 2024
Curiosità: la voce che gira riguardo ai migranti
Gent. D. ssa Gruber,
la voce che gira riguardo ai migranti
é che quando c'era il centrosinistra era colpa loro
per la accoglienza, adesso che sono doppi se non
tripli gli sbarchi (due giorni fa ne sono sbarcati 500 in un giorno! ! ) la colpa é del complotto.
Curiosità: qualche volta gli anagrammi sono indicativi.
Nel 600 un poeta italiano disse che il miglior anagramma
di "moglie" fosse "mi lego". Venendo ad oggi, visto che la
Meloni si fa chiamar Il Presidente, allora "premierato"
ci dice, anagrammando, "Imperatore"... che é cio a cui tende. !
Ultimo libro: ha coraggio da vendere ma a volte le sue idee...
Complimenti per la ricerca così accurata e approfondita. Lei ha coraggio da vendere ma a volte le sue idee sono incoerente: essendo Lei altoatesina e benestante/ricca anche di famiglia non capiamo come Lei è sempre schierata verso la sinistra. Sinistra che ha distrutto intere nazioni e personalità come nel caso ignorato dell' allora ricco Perù, causando traumi e separazioni insuperabili.
Credo che l'avanzare dell'età porti saggezza e acciacchi vari, ma una persona colta e cosmopolita (?) deve essere neutrale e optare per il progresso e non per il pauperismo, non crede?
Ricordo la sua visita preso la FBK di Trento 12 anni fa per pubblicitare il suo libro "L'eredità" che inviai a mia povera madre, originaria di Stenico in Trentino, e che morì 6 mesi dopo nella bella ma pericolosa Lima.
In quell' occasione le lasciai una lettera scritta a mano.
Anch'io voglio scrivere un libro, conosce qualche scuola di scrittura creativa in Trentino?
Disegno e ho visitato 106 paesi.
DJF
Gent. D. ssa Gruber,
Ha commesso un fatto gravissimo questo governo
contravvenendo alle regole parlamentari.
Hanno ripetuto una votazione in Commissione Affari
Costituzionali poiché nella prima era andato sotto il governo.
Loro che si sono sempre arrogati il principio di essere i paladini del far rispettare le regole, hanno commesso un grave scempio istituzionale, fatto mai commesso prima. Non possono dire questa volta che così facevano i governanti precedenti.
25 Aprile 2024 - A ricordo di Piero Calamandrei
Oggi andiamo nelle prigioni ove i partigiani furono carcerati,
sulle montagne dove caddero, nei campi ove furono impiccati,
per assicurare a ciascuno una vita con dignità e libertà,
tesa alla fratellanza, all’accoglienza, alla solidarietà,
Il loro cammino è scritto a chiare lettere nella Costituzione:
volevano restituire orgoglio e rispetto alla nostra Nazione,
dopo la condanna della dittatura da parte di tutti i Paesi civili,
che ritennero i fascisti mostruosi, inumani e perfino vili.
Contro la vita i nazifascisti del passato e quelli recenti
sono spinti da un istinto di morte senza dubbi o pentimenti.
Tale istinto fu definito “destrudo” da un ben noto scienziato
e con omicidi, stragi ed altre distruzioni è spesso realizzato.
Del resto i fascisti mussoliniani durante quella tragica era
stampigliato il teschio della morte avean sulla camicia nera.
Nei giorni nostri i lupi neonazisti si vestono talora da agnelli,
ma sono sempre disposti, se c’è l’occasione, a fare macelli
come, ad esempio, quelli attuati a Piazza Fontana o a Bologna,
dei quali gli autori non sentirono mai alcun rimorso o vergogna.
Sono convinto – e purtroppo questa è una dura verità-
che l’orrenda “destrudo”in ogni fascista sia una realtà.
In questo giorno in cui si commemora la LIBERAZIONE
ognuno sia sentinella a difesa della nostra Costituzione,
concepita dai Padri con genialità e grande competenza,
tenendo presenti i sacri valori dell’eroica Resistenza.
Pasquino, aprile 2024
Richiesta di aiuto per contatti con staff lista Santoro
Buon pomeriggio signora Gruber.
Riporto appresso quanto le ho già (ingenuamente) inviato sul suo profilo Facebook.
Sto raccogliendo le firme per la presentazione della lista di Santoro per le elezioni europee.
Ho adoperato ogni mezzo telematico, compreso una PEC all'editore di Servizio Pubblico, di cui sono abbonato.
Purtroppo non ho avuto alcuna risposta.
Chiedevo materiali ed istruzioni operative di dettaglio.
Le sto scrivendo contando sulla sua teutonica e personale correttezza e professionalità.
Se potesse farmi contattare da qualcuno dello staff di Santoro le sarei grato. Lascio qui in calce i miei contatti.
Grazie in anticipo per quanto vorrà fare.
Antonio Coppola.
mob. 393 -------
-------. eu
Meccanismi di difesa
Freud l’oceano dell’incoscio ha indagato
e meccanismi incosci di difesa ha trovato.
I suddetti meccanismi sono incosci processi
per la difesa e la protezione di se stessi.
Fra i tanti ricorrente è quello della proiezione:
“ attribuire proprie tendenze ad altre persone”:
è il caso dell’attribuire a persone con facilità
mancanza di equilibrio o di vera normalità.
Alcuni propongono test psicoattitudinali
per accertare che i giudici siano persone normali.
Nei proponenti è scattato il meccanismo della proiezione:
attribuire ad altri dell’equilibrio la propria mancata dotazione?
La proposta ricorda qualcuno che con rabbiosi scatti
definì la magistratura cancro da estirpare e i giudici matti.
Perché non estendere i test a tutti i giudici in funzione
senza sosta, senza preferenza e senza eccezione?
Forse disarmare la Magistratura è il loro intento,
alcuni provvedimenti certificano tale probabile evento.
Non si persegue l’abuso di ufficio, ridotte le intercettazioni,
ridotta la Corte dei Conti, non sono reati alcune corruzioni.
Ma dato che ci siamo non sarebbe forse opportuno
che ai test poco attendibili non sfugga nessuno.
Gli avvocati politicanti, premier, Ministri e Parlamentari
dovrebbero anche loro sottoposti ai test attitudinali,
soprattutto per misurare se con disciplina e onore
sovrintendono ai loro uffici e compiti in tutte le ore.
Avrebbero dovuto adoperarsi per accelerare l’iter dei processi,
che non rendono giustizia agli innocenti e ai “poveri fessi”.
Voglio ricordare che in Italia sono stati uccisi 27 Magistrati
nella difesa della legalità e delle istituzioni impegnati.
e che la democrazia senza l’autonomia della Magistratura
diviene inevitabilmente esecrabile democratura.
Pasquino, aprile 2024
Test attitudinale per i magistrati
Gent. Sig. ra Gruber,
l'ultima follia (ma forse non sarà l'ultima !)
di questo governo é il test attitudinale per i magistrati.
Penso da comune cittadino che sono molte
le categorie che dovrebbero essere sottoposte a test.
Penso ai medici, visti tanti casi di interventi chirurgici
non necessari, penso ai piloti, e per fortuna lo fanno,
Penso allora lo dovrebbero fare i politici, viste le castronerie che dicono e fanno, e il caso di un pistolero che frequenta l'emiciclo tranquillamente.
Certo che hanno una bella faccia tosta a proporre ciò. Spero che i magistrati
si facciano sentire e protestino pesantemente.
Gent. D. ssa Gruber,
é vergognoso l'attacco del governo alle opposizioni:
a) presunti dossieraggi? unico leader di partito
risulta Conte. Dossier che sono piuttosto
ridotti rispetto allo scandalo Sifar e anni dopo a quello intorno a Pio Pompa.
E comunque c'é il sospetto che si attacchi anche DeRaho.
b) La buffonata del giuri onore... con presidente di parte!
c) Per ultimo il sindaco di Bari che dovrebbe
esser d'esempio per la lotta alla mafia... ma che si cerca di colpirlo perche ' candidato alle. elezioni europee. Ma che Italia sta venendo fuori???
Per bulimia di potere e per invidia
Parlamentari pugliesi, forse delle normative democratiche ignari,
vigliaccamente hanno pensato di agire contro il Sindaco di Bari.
Coscienti della probabile vittoria della Sinistra alle “comunali”,
han chiesto aiuto al Governo per i loro interessi spesso illegali.
Hanno indotto Piantedosi, a destra sempre servizievole e compiacente,
ad indagare su presunte infiltrazioni mafiose nel Comune, di recente.
Quelli si sono mossi con insolita fretta non solo per bulimia di potere,
ma forse per altre motivazioni che non sono chiare, ma del tutto vere.
Nei confronti di Decaro loro sono accecati da invidia smisurata,
che accende odio e cattiveria nei loro animi e non è controllata.
La stessa invidia (perdonabile) provano gli alunni valutati con insufficienza
nei riguardi dei loro compagni che hanno successo per la loro intelligenza.
La stessa invidia che provano tutti coloro che falliscono per incapacità,
e con forte disappunto sono compatiti ed emarginati nella propria città.
Quei parlamentari sono invidiosi perché Decaro è riuscito a vincere la partita
contro le mafie baresi col suo impegno, mettendo ben a rischio la propria vita.
Sono invidiosi, perché Decaro per i suoi meriti e per tutto ciò che ha realizzato
è stato eletto Presidente dell’ANCI e nella sua città è molto stimato e amato.
Decaro è stato un Sindaco che nel suo ufficio non si è mai impoltronato,
ma, quotidianamente, o salendo su un tram o per strada ha “ascoltato. ”
I cittadini hanno espresso i loro bisogni e le loro richieste tranquillamente
e lui si è prodigato con piglio e generosità per dare soccorso prontamente.
Antonio Decaro – è disonesto negarlo – è stato un amministratore esemplare
che tutti i Sindaci d’Italia (moltissimi già lo fanno) dovrebbero davvero imitare.
Quei parlamentari, ai quali solo “a parole” premono la Patria e la Nazione,
invece di combatterlo, avrebbero dovuto collaborare con questo “Campione”.
Pasquino per suo costume evita di esporre chi sbaglia alla gogna,
ma, su questo caso, si deve pronunciare la parola “VERGOGNA”!
Pasquino, marzo 2024
Un parlamentare robot
Mi ha sempre incuriosito un noto parlamentare,
che in tutte le TV quasi tutti i giorni appare.
E’ di statura alta e di massiccia corporatura,
non gesticola, lo sguardo fisso, cosa sicura;
parla solenne come un provato vaticinatore
per glorificare la premier teatrante in tutte le ore.
Vuole apparire come il depositario della verità
e sparge contro la Sinistra tante assurde falsità.
Ma a dire il vero è solo un incallito mentitore;
le spara grosse senza alcun ritegno o pudore.
Non sto scrivendo di un parlamentare a caso,
ma dell’accanito imbonitore FOTI Tommaso.
Ad accreditare ciò che testé ho affermato,
qui di seguito un vasto florilegio ho elencato.
“I migranti sono miracolosamente in calo”.
Ogni giorno centinaia di loro nei porti fanno scalo.
“Gli obiettivi del PNRR sono stati realizzati”
Appena il 15 per cento paiano concretizzati..
“Le famiglie sono più ricche: si riduce l’evasione”.
Non si riferisce di certo all’Italia, ma ad altra Nazione.
“Nel nostro Paese finalmente c’è tanta sicurezza”. i
I femminicidi e i morti sul lavoro sono una certezza.
“Abbiamo respinto con forza il disegno della carne coltivata”
Legge che in Europa non è stata né proposta né approvata.
“I consumi crescono nel Paese con sbalzi ieri mai visti”.
5 milioni sono i poveri e 14 milioni di altri poveri previsti.
“La fiducia sul Governo aumenta, realizzati tutti i piani”.
Meloni non risolve i problemi è l’opinione degli Italiani,
PIL in calo; in aumento di 100 miliardi il debito nazionale;
la corruzione tra i primi posti del conteggio internazionale.
“La Sinistra vuole la patrimoniale e aumenta le tasse”
Tutti i condoni approvati riducono del Tesoro le casse.
“La premier Meloni gode di un prestigio accertato”.
In Europa al Paese nessun nuovo incarico affidato.
Le presidenze Antiriciclaggio e Investimenti per citarne alcuni
a Spagna e Francia, Stati ritenuti affidabili e opportuni.
Ma il robot parlamentare alle accuse gracida con dischi rotti:
“L’opposizione non si rassegna e ordisce complotti su complotti”.
Pasquino, marzo 2024
Debito pubblico
Gent. D. ssa Gruber,
ho letto sul web dell'aumento
del debito pubblico di 105, 3 miliardi. Mi domando perché nessuno ne
parla, soprattutto Shlein e Conte? vE' una notizia falsa?
Parliamo di una cifra di debito
del 2023! quindi imputabile esclusivamente ai membri di questo governo, che non perdono occasione di dirci quanto sono bravi.
Per l'opposizione, parallelamenete al salario minimo,
sarebbe un ottimo tema su cui "combattere".
Grazie. Un cordiale saluto.
Attilio
Secessione mascherata da autonomia
Ieri notte Garibaldi in sogno mi è venuto;
era sdegnato, irato, ma non restava muto:
“Svegliati, dormiglione, e prendi iniziativa,
se non vuoi che il Paese vada alla deriva.
Da secoli gli Italiani auspicavano Italia unita
e tanti giovani son morti per darle vita.
Le guerre d’Indipendenza per il Risorgimento,
i Mille, i Partigiani antifascisti ti rammento.
Oggi balordi calderoli mascherano la secessione,
preparando la divisione del Paese contro l’unione
e sedicenti e falsi patrioti danno loro una mano
a creare tanti staterelli come nel passato lontano.
La secolare questione meridionale sarà affossata;
la realtà tra cittadini di serie A e quelli di serie B accertata.
Si avranno 20 servizi sanitari sempre più diversificati:
cittadini del Nord tutelati, cittadini del Sud malcurati;
insegnanti del Sud meno pagati di quelli settentrionali,
diversificati i programmi, il ritorno delle gabbie salariali;
i trasporti pubblici e i pubblici concorsi differenziati:
Perciò i Meridionali a causa dell’autonomia svantaggiati.
Uguaglianza e solidarietà, pilastri della Costituzione
non avranno più corso per la distruzione dell’unione.
Ahimè! Avessi saputo che all’Unità subentrerà la secessione,
non avrei organizzato i Mille per conquistare il Meridione,
che responsabilmente consegnai alla Monarchia piemontese
e io mi ritirai a vita privata senza compensi né pretese”
Pasquino, febbraio 2024.
Guardo la sua trasmissione di 8 1/2,
e quando sento i commenti inneggianti dei vari Bocchino e company, la voglia di spegnere il televisore é immensa.
Sembra che vivano in un mondo diverso.
Mi ricordo i politici della 1 repubblica, ma erano dei mostri rispetto a questa classe politica, sapevano coinvolgere la gente investendola nei problemi reali del paese, poi con quale metodo ottenevano i consensi altro discorso, ma questi sanno solo abbaiare.
Complimenti per Barisoni, lo inviti più spesso.
Grazie e saluti.
La politica e il libero arbitrio
La teologia cristiana sostiene che Dio libero l’uomo ha creato
e l’uomo con il libero arbitrio la Storia ha realizzato.
Ne consegue che Dio non è l’autore di politici devastanti,
di orribili campì di detenzione, di guerre, di despoti governanti.
E’ così! Ma per un momento una falsità vorrei immaginare:
Dio ci punisce e dolorosi eventi storici si mette a creare,
“Allora, Signore, -chiedo- perché gli Italiani hai voluto punire?
Perché governanti inconcludenti, dannosi hanno dovuto subire? ”
Fra questi cito Berlusca: tante promesse, nessuna realizzata,
nessuna riforma, pericolo di bancarotta, politica non ponderata.
Un suo pensiero fisso: ridimensionare il ruolo della Magistratura,
della quale per i suoi affari poco chiari aveva tanta paura.
Il Paese con tanti problemi irrisolti e sempre più impoverito;
al contrario lui che di giorno in giorno tanto si è arricchito.
Dopo sulla scena con il suo “vaffa” seguì un comico nazionale,
che promise stravolgimenti rivoluzionari e nuovo assetto sociale.
Ma i suoi giovani politicanti erano digiuni di politica e incompetenti
e perciò non riuscirono a realizzare i suoi mirabolanti intenti.
In questi ultimi tempi si è verificata al Governo una grande novità:
una donna, Meloni, ha assunto il ruolo della massima autorità.
Vuole essere denominata il Presidente al genere maschile,
perché da vera recitante vuole apparire forte, decisa e virile.
In Parlamento schiamazza, si infuria, strilla come una “critazzara”;
nervosamente agita le mani e le braccia, non è mai dolce e cara.
Fa la vittima, si crede ostacolata da presunti poteri forti.
Allergica all’immigrazione, ma tanti sono i migranti e i loro morti.
Alla stampa vuole mettere bavaglio; si sottrae ad ogni intervista;
fa l’occhiolino all’estrema destra, non si dichiara antifascista.
Ingaggia con piglio e costanza lotte alla Magistratura,
il cui ruolo vuol ridurre nella odierna realtà e in quella futura.
Affida ai suoi familiari e a tanti fedelissime persone
teatri, pubbliche partecipate, e tutte le pubbliche poltrone.
Tante promesse quando faceva rabbiose opposizioni,
ma nulla di fatto; però ai suoi sostenitori utili condoni.
Aveva tuonato forte contro le dismissioni dei beni italiani,
ma da premier, per fare cassa, lo sta facendo a piene mani.
Inventarsi nemici è sua costante strategia messa in pista,
che ricorda quelle della nefasta e persecutoria dittatura fascista.
Parla di Patria, di Nazione unita ma l’autonomia differenziata
causerà disunità e diseguaglianza tra Nord è Sud assicurata,
Per un suo sgangherato disegno autoritario promuove il premierato,
che sconvolgerà la Costituzione e forse ritorno al drammatico passato,
IN VERITA’
NON E’ DIO CHE PER PUNIRCI CI HA MANDATO TALI RABBIOSI O FURBI ATTORI,
MA SONO STATI RESPONSABILI PER DIFESA DEL LORO ORTICELLO TANTI ELETTORI
Pasquino, gennaio 2024
Cutro
Gent. D. ssa Gruber,
Solo per ricordarLe,: La premier ha detto
Che la giornata più faticosa e penosa é
Stata quella di Cutro. Dopo la pagliacciata
Del consiglio dei ministri tenutosi la e dopo
Le tante promesse ha tagliato i risarcimenti
Alle famiglie colpite dalla tragedia. Sono stati beffato.
Saluti distinti
A. Ghilardi
Stragi nazifasciste
Dal 1943 al 1945 nel Paese furono perpetrate
46 stragi: tanti innocenti uccisi a fucilate
senza alcuna pietà da barbari nazifascisti;
3837 furono le vittime di quei giorni tristi.
Ne cito solo alcune: Marzabotto, Fosse Ardeatine,
scolpite nel cuore di democratici cittadini e cittadine.
Le vittime non hanno pace, sono più che amareggiate,
per la presenza oggi di squadre fasciste smemorate.
L’insegnamento di Gesù è più che secolare:
“Amare il prossimo e perfino i nemici perdonare”.
Ma gli stragisti non sono persone da considerare;
non sono stati “prossimi” da amare e da perdonare.
Per la loro bestialità, per la cinica disumanità
dovrebbero essere condannati da ogni comunità
e così anche il loro colpevole mandante: Mussolini,
che non arretrò neanche davanti ai bambini.
Va ricordato inoltre che 312.000 furono i morti militari
nella guerra fascista e 250.000 vittime civili pari pari.
Pasquino, gennaio 2024
Elenco delle stragi
Accanto alla località i numero delle vittime
Marzabotto 775
Stazzema 560
Ardeatine 335
Lippa 269
Fucecchio 174
Cavriglia 173
Vinca 162
San Torenzo 159
Pisino 157
Fosse del Frigido 149
Civitella 135
Castello di Godego 135
Costrignano 130
Pietranseri 125
Monte di Nese 118
Vallucciole 10
Benedica 97
Giornate di Napoli 93
Acerra 84
Tissano 84
Nicciolleta 77
Monte di Nese 73
Birchinia 70
Collegno 67
Cibeno 67
Fosse di Natisone 66
Ronchidoso 66
Yavolicci 64
San Polo 63
Pesescala 63
Foscalina 61
Forno 50
Turchino 59
Capolapiaggia 59
Civitella 59
Cresini 58
Madonna dell’Albero 56
Guardistallo 54
Bellona 54
Ruffillo 53
Giaveno 52
Cumiana 51
Massarosa 51
Avasinis 51
Ghega 51
Facciamo chiarezza
Se si scandaglia con attenzione la nostra Costituzione,
si evince il tipo di cittadino fedele alla sua realizzazione.
E’ il cittadino che ha valori emersi man mano dalla Storia,
ben scolpiti nella sua mente e nella sua memoria.
Il cittadino che apprezza la ricerca della verità,
soprattutto quella scientifica e tutte le sue varietà,
verità basate sull’evidenza e sull’attenta osservazione
e non quelle strumentali della destrorsa narrazione.
Il cittadino che sente per il prossimo tanta compassione
e si impegna per la solidarietà e uguaglianza senza esitazione.
Un cittadino che apprezza il grande valore della libertà,
senza la quale non vi è né rispetto della dignità né umanità;
il cittadino che contrasta pregiudizi e regimi autoritari
e che ammette la sua ignoranza su alcuni temi ed errori vari.
Il cittadino che da responsabile difende sempre la democrazia,
per la garanzia dei diritti fondamentali unica e valida via.
Il cittadino che si impegna cotidie a difesa di madre natura
per la sua integrità a vantaggio di ogni generazione futura.
Il cittadino a difesa dell’autonomia dei tre poteri,
fertile terreno della salvaguardia dei diritti oggi come ieri.
La Destra intende la politica come estrema polarizzazione
tra amico-nemico e inventa un nuovo nemico nella sua narrazione.
E’ chiaramente antiliberale; l’unica famiglia è quella tradizionale,
è contraria all’egualitarismo e all’emancipazione sociale,
nemica dell’immigrazione; fa uso politico dei valori cristiani;
costruisce aberranti narrazioni per carpire il voto degli Italiani;
mette il bavaglio alla stampa; vanta un sua presunta cultura;
predilige un premier accentratore e inventa ogni giorno una paura;
non contrasta la corruzione e invece favorisce l’evasione fiscale;
favorisce i profitti dei potenti e le rendite in modo plateale;
è nostalgica della passata dittatura; stravolge la Storia,
infatti per le lotte di liberazione non ha rispettosa memoria.
non ha alcuna solidarietà pr i poveri; nemica del potere giudiziario;
per una presunta etnia italica ha interesse primario;
occupa la RAI, le partecipazioni statali e posti di comando,
che, diretti da persone non adeguate li mandano allo sbando;
non salvaguardia la natura e l’incremento della pubblica sanità;
per gli investimenti per la scuola non si registrano novità,
mortifica l’attività parlamentare e sua proposta di legge nessuna,
istituzione zittita e che non fa altro che abbaiare alla luna.
Post scriptum
Chi vota la destra, come dice Fromm, è per la fuga dalla libertà;
preferisce protezione padronale, perché non ha responsabilità-
Pasquino, gennaio 2024
Giulia
Giulia.
Calato il sipario sulla triste vicenda di Giulia Cecchettin, la giovane trucidata barbaramente da chi diceva di amarla, ci pensano i femminicidi pressoché quotidiani a tener viva l’attenzione su un fenomeno che sta diventando endemico nel nostro paese. Come accade sempre, anche sul caso di Giulia non sono mancate le polemiche, le speculazioni degli opportunisti e gli sproloqui degli avvoltoi della politica capaci di volare basso perfino sul cadavere di una innocente, vittima della sua bontà. Abbiamo visto di tutto. Si è portata in TV gente che non sapeva cosa dire, ma che ha colto volentieri l’occasione per “apparire”. Se cani e gatti parlassero, zelanti giornalisti avrebbero intervistato anche loro. Un quadro desolante che è stato completato dal comportamento egoistico di chi ha approfittato dell’occasione per reclamare finanziamenti statali o per denigrare una volta di piu’ l’operato del governo. Non è andata meglio con certi talk shows televisivi che hanno visto qualche politicante di bassa statura e alcuni dei salottieri di professione osare manipolare i fatti a loro tornaconto politico riuscendo solo a mostrare un’indubbia capacità da contorsionisti del pensiero e della parola. Qualcuno di loro ha addirittura avuto l’irriverenza di farlo mentre fingeva di stigmatizzare l’odio e l’inganno subdolo di un assassino che, mascherato da “bravo ragazzo”, ha macellato senza pietà una giovane che si apprestava a spiccare il volo nella vita. Per qualche giorno, l’interesse generale si è spostato anche su di lui, un reo confesso, complessato e senza carattere che, per quello che ha fatto, non avrebbe meritato l’attenzione che ha avuto. Stampa e TV non ci hanno fatto mancare neppure i soliti cervelloni che si sono prodigati per ore a pontificare su questa vicenda straziante. Ci hanno subissato di chiacchiere mentre evitavano accuratamente di toccare argomenti scomodi come il dissesto della famiglia e della società italiane che, piaccia o no, vanno a briglia sciolta con le conseguenze che abbiamo tutti sotto gli occhi. Si è volutamente scansato il pericolo di parlarne per non suggerire soluzioni sgradite ai piu’ che, per forza di cose, sarebbero apparse come autocritica. Un minimo di onestà avrebbe richiesto che si riconoscesse che per troppo tempo la politica italiana ha lavorato alacremente alla demolizione di tutti quei valori etici e sociali che, avendo un carattere universale, di regola fungono da guida e fondamento di ogni organizzazione umana degna di questo nome. In fondo, lo spettacolo cui abbiamo assistito è stato, e continua ad essere, quello di una società che, pur ribollendo di sincera indignazione, sta semplicemente tentando di difendere se stessa nascondendo sotto la sabbia i suoi errori. Da piu’ di un decennio, si parla solo di diritti, mai di doveri, trasmettendo cosi’ un’idea distorta della libertà che una politica indolente e permissiva ha contribuito a far degenerare in anarchia totale. Privati della guida amorevole ma ferma della famiglia e di un sano insegnamento civico della scuola, due istituzioni che dovrebbero inculcare nei giovanissimi il rispetto di sé, degli altri, della cosa pubblica e delle leggi, i nostri giovani crescono convinti di avere soltanto diritti senza limiti. La “famiglia”, come stiamo imparando a conoscerla oggi, si è trasformata in qualcosa di indefinibile tanto se ne sono intricati i legami con due padri, 2 o perfino 3 madri, fratellastri veri o imprecisabili perché figli della madre e del nonno del fratellino. Spesso questa folla di nuovi “genitori”, è assente per svariati motivi piu’ o meno giustificabili. Non si ha tempo per occuparsi dei figli. Ne consegue una moderna forma di abbandono irreprensibile dal punto di vista aridamente legale che fa comodo per tutti. Si mettono al mondo figli e, esauriti i brevi congedi maternità e paternità, si lasciano alle cure dei nonni nel migliore dei casi o di badanti remunerate che prosciugano interamente uno degli stipendi dei genitori. Questo comportamento irrazionale, giustificato solo da un egoismo dominante, genera rimorso e spinge i “colpevoli” a compensare con un’accondiscendenza eccessiva. Le nuove generazioni piu’ agiate vengono cresciute nell’ovatta mentre le meno fortunate, per pareggiare, si arrogano il diritto di delinquere pur di tenere il passo della scarpa o della maglietta firmata. Queste consuetudini si stanno radicando nel nostro paese e provocano la reazione rabbiosa e inconsapevole soprattutto degli adolescenti che si affacciano alla vita impreparati alle difficoltà e con sotto gli occhi modelli di sola apparenza fasulla da raggiungere ad ogni costo e di trasgressioni blandamente punite o ampiamente tollerate. Una vera diseducazione che produce comportamenti asociali e irrispettosi di tutto e di tutti che, giorno dopo giorno, si caricano di sempre maggiore violenza. La “protesta” é raramente individuale, quasi sempre si ha bisogno del gruppo perché il singolo, da solo, non ha la tempra necessaria all’azione. Il governo sta tentando di mettere riparo a questa situazione ma, per restaurare valori che implicano riforme radicali ci vogliono anni ed è indispensabile la collaborazione di tutti proprio perché non sono né di destra, né di sinistra. Sono valori di civiltà per i quali non è ammesso l’ostruzionismo politico a priori. Imporre l’osservanza delle leggi, il rispetto e la disciplina non è sinonimo di fascismo, ma di comunità socialmente e concordemente organizzata. Sull’argomento non è stata detta una sola parola, né suggerita la benché minima idea che potesse aiutare a trovare una soluzione. Al contrario, con grande sussiego sono state profferite unicamente opinioni personali scontate. Nessuno ha focalizzato l’attenzione sulla necessità impellente di ricostruire da zero la nostra convivenza civile. Le condizioni attuali stravolgono chi ha un carattere debole ed è come una piantina rampicante che per crescere bene ha il bisogno assoluto di un tutore che la sorregga e la indirizzi. Non si vuole ammettere che stiamo defraudando i nostri figli dei supporti indispensabili allo sviluppo corretto della loro personalità in formazione. Li defraudiamo quando li priviamo della costante, attenta, amorevole e severa attenzione dei genitori. Non li aiutiamo lasciandoli senza una sana educazione civica scolastica a cominciare dal piccolo dettaglio non trascurabile dell’abbigliamento. Sminuiamo ai loro occhi l’autorevolezza delle istituzioni quando permettiamo che imbrattino i muri della scuola senza imporre che li ripuliscano. Latitante è anche il buon esempio che dovrebbe facilitare la trasmissione alle nuove generazioni di valori basilari come il senso del rispetto. Con aria confusa, intellettuali, pedagoghi, giornalisti e politici sottolineano timidamente l’impellente bisogno di intervenire. Qualcuno ha avuto la brillante, ridicola e quanto mai balzana idea di creare corsi di “educazione sentimentale” nelle scuole. E’ un comodo ripiego che non merita commenti. Nessuno osa minare alla base il disordine stabilito che, folli a parte, porta molti dei deboli e degli incapaci, che noi stessi creiamo, al femminicidio. Le libertà e la grande emancipazione che le nostre donne sono riuscite coraggiosamente a conquistare frustrano l’uomo che non riesce a tenere il passo. Sentendosi umiliato dalla forza di volontà, dall’ intraprendenza e dalla riuscita della sua compagna di vita, rifiuta di riconoscere in lei qualità che lui non possiede. Dapprima inconsciamente reagisce cercando di imporre divieti in nome di un amore che amore non è. Iniziano le litigate, i toni si fanno sempre piu’ accesi tanto da spingere la donna a minacciare l’abbandono. In certi casi, il complessato arriva ad usare l’unico vantaggio di cui dispone: la forza fisica che usa alternandola alle profferte d’amore, alle richieste di perdono e alle promesse di “non rifarlo mai piu” che non sarà in grado di mantenere. Il complesso di inferiorità nei confronti di una compagna che lo surclassa diventa un tarlo continuo che lo porterà, in casi estremi, alla decisione assurda e inconsulta di volersi liberare per sempre della causa quotidiana del suo malessere. Questo tipo di uomo nasce da un carattere debole e poco reattivo, ma anche da una crescita sbagliata. Sembrava che, al di là della pietà e dell’indignazione per il caso di Giulia, ci fosse un reale risveglio delle coscienze che avrebbe potuto generare una forte volontà di un cambiamento reale ed efficace. Pare che non sia cosi’. L’educazione alla pazienza, alla volontà, alla costanza, al rispetto e al sacrificio, componenti essenziali della riuscita, costerebbe rinunce e sacrifici per troppi. Riportare in auge il dimenticato senso delle responsabilità sarebbe la chiave di volta capace di fornire all’individuo di qualsiasi nazionalità o colore una inconsapevole ma validissima direttiva di vita. E’ vero che in altri paesi non va meglio, purtroppo è vero anche che l’Italia si distingue per il continuo e rumorosamente festoso banchetto al quale partecipano come invitati d’onore la maleducazione, la strafottenza, l’individualismo sfrenato, la gazzarra politica e l’anarchia totale e al quale i posti d’onore sono riservati alla violenza che ha come dirimpettaio la truffa. Ridimensioniamo tutto questo e ridurremo drasticamente il numero dei femminicidi… e non solo.
Fratelli favoriti di Fratelli d’Italia
Lo avevo sospettato, ma ora non può essere più ignorato:
“ fratelli” non sono gli Italiani ma quelli dell’ apparato..
Infatti si privilegiano come fratelli alla Meloni tanto cari:
associazioni agricole, sindacati di polizia, balneari,
tassisti, ambulanti, associazioni private della sanità,
tutti pronti a dare al Governo consenso all’unanimità
Alla Coldiretti, ormai sostenitrice del Governo Meloni,
è stato accordato un contributo di 700 milioni.
Ma non è finita; altri contributi da erogare più tardi,
ne saranno certamente stanziati all’incirca 2 miliardi.
Inoltre il presidente, consigliere del cognato-Meloni,
vuole che l’agricoltura passi allo Stato dalle Regioni.
Alla polizia- no all’organico allargato per la sicurezza della gente-
si concede invece aumento di stipendio e uso di armi permanente.
Cospicui contributi previsti per le aziende sanitarie private,
mentre le spese per il Sistema Nazionale vengono limitate.
Ai tassisti, sempre della Destra altri fratelli privilegiati,
nuove concessioni e tanti di loro alle elezioni candidati.
Nonostante le leggi europee, si rinviano le gare per i balneari,
perché da sempre sostenuti e alla Destra particolarmente cari.
Ora la Santanché, dimentica di chi ai lidi attrezzati non può andare,
arrogante, perfino le residue spiagge libere vuole privatizzare.
Io chiedo. “ La povera gente dove prenderà d’estate il sole? ”
Sul balcone, alla finestra, per strada, insomma come Dio vuole.
Categorie di ambulanti hanno ottenuto con insistenza
di fare facili profitti, sottraendosi così alla concorrenza.
Sono certo che via via ci saranno altri fratelli privilegiati
i quali si aggiungono alla lista di parenti, sorelle e cognati.
“Chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato,
prima i fratelli favoriti e ognuno sia rassegnato”
Pasquino, novembre 2023
CNV Comunicazione non violenta
Buongiorno.
Tre anni fa ho scoperto la comunicazione non violenta che mi ha aiutato molto. Ideata da Marscal Rosemberg. In Italia c'è un centro Cnv in Emilia Romagna... All'interno di questa cnv si affrontano argomenti di sentimenti e bisogni aiuta molto a dare un nome a quello che si sente (dare un nome ai sentimenti con liste di sentimenti...) e a quello di cui si ha bisogno (bisogni soddisfatti e non soddisfatti danno luogo a sentimenti diversi). .. Secondo me è uno strumento molto valido.
Ho scritto anche al presidente del consiglio dei ministri... e a Bianca Berlinguer...
Vorrei contribuire al bene e le tento tutte...
Potrebbe essere un aiuto nelle scuole fare delle ore di cnv a tutte le età. O anche solo far leggere libri di cnv...
Forse anche parlare di questa cnv... magari anche in TV si parlasse di e soprattutto in cnv... che alla fine è empatia verso se stessi e gli altri sempre... dare rispetto e spazio e ricevere rispetto e spazio... non so come dire...
Il libro "le parole possono essere finestre oppure muri" spiega bene di cosa parlo.
Grazie. Spero diate spazio alla divulgazione della cnv, oggi più di sempre ne abbiamo tutti bisogno. Grazie. La stimo molto.
Cara destra italiana non sei credibile
Grazie di esistere. Esprimo profondo rammarico per l' ignobile attacco della Meloni alla sua persona. Vorrei trasmetterle una mia riflessione ed eventualmente avere un suo parere. Grazie.
Cara destra italiana non sei credibile. Si perché se la Germania ha fatto i conti con la sua storia vergognandosi di Hitler e del nazismo, definendoli senza mezzi termini dei criminali. Voi non solo non vi vergognate e non rinnegate quei criminali che sono stati Mussolini e i suoi accoliti in primis il maresciallo Graziani, si’, perché ammazzare migliaia di Etiopi coi gas e’ un crimine contro l’umanita’, ma vorreste anche dedicare a costoro vie, piazze e monumenti. Fino a che sarete rappresentati da uomini che affermano, come fece Berlusconi, che Mussolini e’ stato il piu’ grande statista italiano del ventesimo secolo – ha fatto anche cose buone, i treni arrivavano in orario – e scemenze del genere, non considerandone i crimini commessi a partire dall’omicidio Matteotti, la vostra credibilita’ sara’ pari allo zero. Ora con Giorgia state pateticamente cercando di affermare, proponendo Tolkien, una cultura di destra. Ma prima di tutto Tolkien con la destra non c’entra nulla, poi la cultura non nasce da un sentimento di rivalsa verso la sinistra, ma dall’amore. Il vostro cammino dovrebbe essere quello di tendere verso una destra liberale all’anglosassone, come fu Churchill, per intenderci. Ma finché non avrete il coraggio di vergognarvi, come ha fatto la Germania, della vostra storia passata e come aveva tentato di fare Fini, che avete ripudiato, il vostro cammino sara’ alquanto impervio e i termini destra italiana e cultura saranno solo un ossimoro.
Dio, Patria e Famiglia - Pasquino, novembre 2023
Strombazzato è oggi il motto di Fratelli d’Italia
che purtroppo la sprovveduta gente ammalia
“Dio, Patria e Famiglia”, verbo davvero populista
della Destra italiana postfascista e sovranista.
Nella campagna elettorale si nomina Dio strumentalmente
per colpire il cuore e carpire il consenso di tanta gente.
Oggi dovremo scuotere la nostra corta memoria
per ricordare tutte le volte in cui nella Storia
è stato fatto furbesco uso politico della Divinità,
di certo non per esortare all’altruismo e alla carità.
Quale Patria? Quella dei tanti giovani partigiani
che lottarono contro nazifascisti, razzisti e disumani?
O forse quella predicata dal dittatore Mussolini
che fu causa della morte di tante migliaia di cittadini
e della totale distruzione di un intero Paese,
che, dopo, per l’impegno degli antifascisti si riprese?
Famiglia? Ci si riferisce a quella tradizionale, “normale”
o -non sia mai-a quella arcobaleno o a quella patriarcale?
No! No! Non sbaglio e so che non solo a me soltanto pare
che Lei parli della PROPRIA o di qualche compare.
Nel cerchio del potere ha inserito sorella e cognato,
i suoi fedelissimi servitori e tutto il suo apparato.
Di più: sta avocando a sé il potere di tanti organismi
per compensare tutta la parentela e i postfascisti.
.
Pasquino, novembre 2023
Desiderio
Gent. ma Dott. ssa Gruber, avrei avuto un piacere profondo averla come compagna di vita, tenerla come una icona, una bellezza senza tempo per amarla e rispettarla con un amore platonico, solo il tempo e la profonda conoscenza mi avrebbe dato la possibilità dell'amore vero che unisce un uomo ed una donna, avere la necessità reciproca l'uno dell'altro. Distinti Ossequi Giuseppe Muzj
Palestina
Buonasera dr. ssa Gruber,
Seguo spesso la sua trasmissione e mi permetto di chiederle di invitare Liisa Morgantini, fondatrice di Assopace Palestina. Ho conosciuto questa donna eccezionale durante un viaggio in Palestina e ritengo che potrebbe dare un valido contributo alla comprensione della tragica questione palestinese. Grazie per l’attenzione
Lorella Gallo
Gent
D. ssa Gruber,
desidero solo ricordare che il ministro
Salvini non puo prendersela con i
magistrati visto che proprio essi
non hanno fatto chiudere la sede di
via Bellerio per il furto dei 49 milioni.
Con stima... Distinti saluti.
Attilio
Vigliacchi
Dio ha dotato i maschi di una forte muscolatura
a difesa delle proprie donne per la loro vita sicura.
Perciò nel Medioevo i Cavalieri onoravano un giuramento:
difendere i deboli e soprattutto le donne in ogni momento.
In tutti i secoli questi compiti venivano rispettati
e coloro che li tradivano aspramente vituperati.
Oggi, haimè, c’è un susseguirci di femminicidi
e nelle menti di tanti maschi introna la parola “uccidi”.
Chi fa questo, è palese, è solo un vigliacco,
meritevole di improperi da riempirne un sacco,
oppure nella sua testa il cervello non funziona,
occorre portarlo in manicomio, perché non è persona.
Per alcuni di loro mi chiedo: ” Perché non tentano di provare
con loro pari la loro bestiale voglia di ammazzare”
“Non uccidere” recita un noto comandamento divino,
ma soprattutto la moglie, la madre e perfino il suo bambino.
Frattanto di scarpette rosse si riempiono le piazze
e spesso indifferenti assistiamo all’eccidio di donne e ragazze.
Centinaia di proteste e di cortei da donne organizzati,
ma le uccisioni di giorno in girono si sono moltiplicati.
Uomini. grida Pasquino, del presente, “civilizzati”,
vi ricordate che le donne erano difese dagli antenati
e voi, invece, a così tanto martirio sembrate indifferenti,
mentre bestie feroci uccidono tanti poveri innocenti?
Marciate anche voi in cortei per tutte le vie di ogni città
e minacciate con forza i carnefici di tanta disumanità
e trascinateli nei posti di polizia, se individuati,
per essere allontanati dal Paese e subito carcerati”.
Pasquino, ottobre 2023
Per Pasquino con un grazie al Sig. Legnani
Prima di aprire la bocca per criticare gli altri, al tuo posto mi informerei su quello che hanno fatto i politici di quella tua sinistra che sei sempre pronto a difendere a spada tratta... Parlando di nomine, le 70 e piu' fatte a raffica e a tambur battente dal tuo caro e stimatissimo Prodi prima di cadere, non erano occupazione? Non solo lo erano, ma l'occupazione di tutti i posti-chiave che esistevano in Italia piu' quelli inventati ad hoc dalla sinistra per compiacere amici e parenti dura quasi ininterrotta dal 2008... Non lo dico solo io, ma tanti altre persone ben documetate come il giornalista G. M. De Francesco che scrive:
"Aziende di stato, piovra dei Prodi boys
15 Gennaio 2008 - 09: 14
Il professore ha già sistemato molti dei suoi fedelissimi come Prato (Alitalia), Ciucci (Anas) e Dominedò (Patrimonio). A primavera in arrivo altre 64 nomine dall'Eni alla Rai, da Enel e Poste a Finmeccanica. "
(Gian Maria De Francesco Il Giornale. it)
Il consenso attraverso le paure
Orchestra paure per vincere le elezioni
la nuove destra postfascista di Meloni.
“I migranti sono un pericolo per la Nazione,
sostituiscono gli Italiani in ogni occupazione.
I neri sono la peste dei flussi migratori:
sono ladri, violenti e soprattutto stupratori.
Gli omosessuali oscurano la famiglia istituzionale,
in cui padre e madre sono realtà sostanziale.
Pretendono perfino di adottare bambini
e godere di tutti i diritti riconosciuti ai cittadini.
La nostra religione è sotto attacco da parte dei musulmani,
che si diffonderanno e prevarranno nel prossimo domani.
La Meloni con faccia feroce grida: “Io difenderò Dio”.
E’ certamente una manifesta blasfemia a parere mio.
I Mercati tentano di portare il Paese alla rovina
e l’Europa non sempre all’Italia è vicina,
perché ostacola i progetti del nostro Paese,
ritardando i soldi del PNRR dei mese in mese:
I comunisti da vere bestie sono inclini
a rapire e pronti a mangiare i bambini.
La cultura laica, l’antifascismo e la Costituzione
intralciano la crescita e la nostra nuova narrazione.
Ecco perché occorre occupare tutte le poltrone,
anche a costo di far dimette valide persone”.
Pasquino è convinto che il diffondere paure
nasconde il malgoverno e l’incompetenza pure.
Pasquino, settembre 2023
Grazie Anna
Come sempre puntuale e precisa la insuperabile signora ANNA fa la sua disanima su un'inconsistente "opposizione", naturalmente sostenuta dall' imperturbabile Pasquino, arrampicatore di specchi senza limiti-
Grazie ancora ANNA e un caro saluto
La volpe e l'uva
La sinistra italiana è cronicamente incapace di lottare a viso aperto contro i suoi avversari politici mettendo in campo idee migliori delle loro. Proprio come la volpe della celebre favola, scarseggiando di intelligenza e di un’adeguata preparazione politica, dice che l’uva è acerba e cerca di galleggiare restando incollata alla consueta boa della denigrazione di chi l’uva l’ha raccolta con successo e continua a raccoglierla. L’ormai piuttosto sparuto manipolo di incompetenti sopravvissuto ai vari divorzi da opportunismo politico riesce ad accordarsi soltanto per sfornare inciuci. Ne sono frutto le solite operazioni di disturbo continuo montate di sana pianta per distrarre gli avversari dall'ottimo lavoro che stanno facendo, ma anche per impedire agli italiani di accorgersene. Il progetto è uno: insinuare dubbi e fomentare zizzania nella coalizione governativa per indebolirla e farla cadere per disgregazione. L'impegno e la serietà stanno decisamente premiando il centro-destra, mentre la studiata caciara parlamentare, sindacale, mediatica e giudiziaria esibita a ritmo ossessivo da questa indefinibile “opposizione” spinge un numero sempre maggiore di italiani a prendere le distanze dagli antichi amori. Il conseguente, difficile recupero del consenso perduto è la ricompensa che meritano questi infaticabili attori da Oscar del cinema. Ad ascoltare i “sempre presenti in TV” di sinistra si puo’ solo sbadigliare e cambiare canale tanto sono ripetitivi di un copione che si ripete immutato ogni qualvolta l’agognato potere sfugge al controllo della loro parte. Non meraviglia piu’ di tanto constatare che anche se sconfitti, questi signori ricevono comunque qualche applauso dai soliti distratti, dai volutamente ciechi, dagli incalliti convinti per tradizione, ma soprattutto dai gimcanisti sociali di professione e dai facoltosi finanziatori traversi interessati al proficuo ritorno del caos permissivo di ogni cosa che ha caratterizzato i dieci lunghi anni di immobilismo dei governi di sinistra in maschera costituzionale. Si tratta di individui pronti ad appoggiare ogni fandonia partorita non senza sforzo dalla sinistra in vista di un possibile, ghiotto ritorno al nepotismo e ai facili guadagni. Contrariamente a quanto vuole farci credere, l’associata del disturbo sistematico Schlein & Co ha capito che gli italiani la terranno lontana dal potere per un pezzo, proprio per questa ragione continua a ricorrere ai mezzucci abituali che in passato si sono mostrati efficaci per silurare gli avversari, scomodi vincitori delle elezioni. L’intento di tanto lavorio sotterraneo è di ricreare pazientemente condizioni che possano portarli al rinnovato “sacrificio" della riconquista del potere in barba al voto degli italiani. A tal fine il protagonismo a tutti i costi li spinge a moltiplicare le sceneggiate di ogni tipo che servono solo a turbare la quotidianità di molti cittadini come certi scioperi fuori luogo e fuori tempo, a mettere in scena finti cortei di protesta, probabilmente prezzolati, i cui partecipanti non sanno neppure dire ai giornalisti per che cosa protestano e soprattutto a fomentare le folle da veri irresponsabili. Siamo arrivati al punto di scoprire che ormai gran parte dell’opposizione italiana è incapace di aprire la bocca senza mentire spudoratamente o rimettere in discussione piu’ e piu’ volte perfino l’indiscutibile perché provato dai fatti. Tutto cio’ con una novità qualificante: l’uso di un linguaggio facchinesco che ha superato il limite dell’accettazione piu’ condiscendente. Parole pesanti escono a briglia sciolta dalle bocche di chi si crede un politico e pretende di rappresentare la parte meno fortunata del popolo che non ha avuto risposte dai suoi governi. Ovviamente le dichiarazioni pubbliche dei “tanto per parlare”, che palesano il loro livello di politici finiscono sulla stampa italiana ed estera fornendo un superbo biglietto da visita a chi ha l’onore e l’onere di curare gli interessi del nostro paese nel consesso internazionale. Un avvocato, spuntato dal nulla e diventato Presidente del Consiglio, si auto classifica permettendosi di definire pubblicamente "CRICCA" (organizzazione malavitosa, gruppo di malviventi, associazione per delinquere (cfr. Treccani) tutti i nostri ministri offendendo non solo l’intero esecutivo, ma soprattutto una Presidente del Consiglio, legalmente eletta dal popolo, che viene di conseguenza additata come un capo mafia intento solo a protegge “la sua cricca”. Indirettamente l’offesa coinvolge perfino il Presidente della Repubblica, costretto al lutto per un fratello assassinato dalla mafia, che ne diventa implicitamente complice quando sottoscrive le decisioni del suo esecutivo. Solo in Italia una persona come questa puo’ restare impunemente al suo posto senza che nessuno abbia nulla da eccepire quando dovrebbe addirittura essere ESPULSA DAL PARLAMENTO CON PROVVEDIMENTO IMMEDIATO, senza possibilità di dimissioni dignitose. NESSUNO RILEVA LA COSA e l’ ”avvocato del popolo”, che dimostra con l’insulto il grande amore che ha per il suo paese, ma soprattutto il suo rispetto per le istituzioni che ha rappresentato, puo’ continuare a picconarle liberamente. La vera cricca è costituita proprio da questa sedicente opposizione che dolosamente ha scelto di proseguire sulla via traversa della demolizione sistematica e dell’intralcio senza eccezioni ad ogni tentativo di riforma anche se chiaramente indispensabile per il bene del Paese. Questa armata di sfasciacarrozze ha trasformato il dovere di controllare l’operato del governo e di proporre soluzioni migliori in sfacciato ostruzionismo che, persistendo, diventa un vero e proprio sabotaggio delle attività istituzionali. Un comportamento decisamente anticostituzionale che andrebbe perseguito con fermezza. Viceversa, il malinteso senso tutto italiano dell’espressione “opposizione politica” consente ai Brancaleone di operare a piacimento. Malgrado cio’, ogni singola elucubrazione di questi giocolieri della politica verrà facilmente smantellata se la coalizione al governo si mostrerà capace di continuare a serrare i ranghi e di proseguire, implacabile come un bulldozer, sulla via della demolizione puntuale di tutte le storture introdotte dalla sinistra nel sistema Italia. E’ l’unico modo utile per lasciare gli attivisti del nulla con un palmo di naso e per garantirsi l’appoggio massiccio dell’elettorato italiano. La Presidente Meloni sta dimostrando di saperlo mentre qualcuno dei suoi alleati, animato da spirito competitivo piu’ che collaborativo, pare non lo abbia ancora capito e continua a tiare la corda per mollarla solo poco prima che si spezzi. Attenzione, il giochetto è pericoloso.
I Patrioti
I Patrioti
Furono audaci patrioti i Mille Garibaldini,
che liberarono dal giogo borbonico milioni di cittadini
e diedero un valido contributo per l’Italia unita;
tanti combattenti persero la loro giovane vita.
Patrioti anche i soldati piemontesi che con impegno
concorsero a realizzare di Cavour il suo disegno:
fare dell’Italia uno Stato unitario e moderno
cancellando secolari divisioni con un solo Governo.
Patrioti i soldati che difesero i confini nazionali
e permisero infine la Vittoria sugli Imperi Centrali.
Patrioti i Partigiani che ci liberarono dal sudiciume fascista,
combattendo con coraggio il dispotico regime nazifascista.
Con loro ritornò il valore più bello dell’Umanità,
che da secoli è considerata essere la libertà.
Lo spirito della Resistenza ispirò i Costituzionalisti,
che scrissero la nostra Carta su pilastri antifascisti.
La Meloni non parla altro che di Patrioti
e lo fa per raggranellare nelle elezioni voti.
Mi chiedo: ”Chi sono i Patrioti della Meloni? ”,
sperando che mi dia le opportune spiegazioni.
Sono patrioti quelli che non pagano le tasse;
vengono meno i servizi a causa delle vuote casse?
Del resto proprio lei ha incoraggiato questo indirizzo,
classificando le tasse come dello Stato un “pizzo”.
Son forse patrioti quelli che in tempo di inflazione
aumentano i prezzi dei prodotti per speculazione?
Patrioti quelli della corsa sfrenata per avere poltrone
e quelli che hanno fatto promesse durante l’elezione?
Patrioti quelli che seminano odio e disumanità
e che per i migranti non avvertono accoglienza e carità?
Son patrioti quelli che mal sopportano la Costituzione
e da incalliti ignoranti propongono una nuova narrazione?
Son forse patrioti gli opportunisti e gli intrallazzatori,
che per un vantaggio personale divengono servitori?
Son forse patrioti i sovranisti, i populisti, i fascisti,
chi contrasta il potere giudiziario e della Storia i revisionisti?
E’ patriota chi stravolge dell’eccidio-Fosse Ardeatine l’episodio:
l’esplosione dei nazifascisti di violenza inaudita e di feroce odio?
Pasquino, agosto 2023
Bravo Pasquino
Come sempre, hai descritto con precisione da orologiaio i tuoi amici al governo. I risultati della loro opera sono sotto gli occhi di tutti, solo tu e chi, come te, ha portato la benda agli occhi per 10 anni non vede che il dissesto attuale è frutto di un "glorioso" passato di una efficientissima sinistra.
Il premier autentico
IL PREMIER AUTENTICO
Il vero premier è amico della giustizia e della verità.
Non coltiva opinione ma conoscenza della effettiva realtà.
S’impegna per gli ultimi, mira deciso al futuro delle persone.
Valorizza sempre gli altri e ne sollecita la partecipazione.
Non favorisce la clientela né con intrighi la alimenta;
ma per il bene di tutta la Nazione si cimenta.
E’ sempre sincero, non à fazioso, tende alla lealtà,
si prodiga con tutte le sue forze con responsabilità.
IL PREMIER INAFFIDABILE
Comanda, accentra e cinico mistificatore,
retorico, vendicativo, violento, corruttore;
è ossessionato dalla bramosia del potere,
favorisce la sua clientela e ogni faccendiere.
Esperto in intrighi, usa accorgimenti scaltri
addossando per i suoi insuccessi la colpa agli altri,
sostiene e difende vecchie e fatiscenti strutture,
cerca il consenso, inventandosi nemici e paure.
QUESITO
Mi chiedo se è un premier veramente affidabile
chi mortifica il Parlamento con decretazione intollerabile,
e, ricorrendo a voti di fiducia in ogni occasione,
evita il dialogo parlamentare e la discussione.
Chi zittisce la Corte dei Conti e la ridimensiona,
chi occupa senza vergogna ogni pubblica poltrona,
affidandole a fedeli gregari incompetenti
che procurano danno allo Stato senza ripensamenti.
Chi vuol togliere efficaci strumenti alla Magistratura,
quali le intercettazioni e altro da far paura.
Chi convoca I Sindacati per il lavoro e la solidarietà,
ma è solo una vera e propria sceneggiata.
Chi non fa stanziamenti per la disastrata Sanità
e così anche per l’istruzione e il recupero della scolarità.
Insomma chi vuole solo il potere per comandare
e non è all’altezza del bene governare,
e che si accinge a costruire una falsa narrazione,
stravolgendo i veri fondamenti della Costituzione.
Pasquino, giugno 2023
Contanti o fattura?
Mi alzo. Avrò una giornata movimentata caratterizzata da un nutrito gruppo di impegni e svaghi. Speriamo… che ce la caviamo.
Non ho tempo per prepararmi la colazione. La faccio al bar sotto casa che è pure quello del tribunale. Un cappuccino, una spremuta, una brioche. Vado alla cassa. Pago e non mi viene rilasciato lo scontrino. Per quanto sorprendente, dato l’andirivieni di gente di legge e ordine, in uniforme o meno, ho capito da tempo che quello è l’andazzo e mi astengo dal discutere. D’altra parte perché stupirsi quando il mio insegnante di padel, ex rappresentante della legge, mi ha appena comunicato che non lavorerà più presso la solita associazione sportiva ma in un’altra dove potrà essere pagato in nero. Raggiungo l’auto. E’ il giorno del cambio ruote e ho preso il primo appuntamento. Lascio l’auto e poiché devo ritirarla entro un’ora ne approfitto per raggiungere un rivenditore di pezzi idraulici e comprare il necessario, perché oggi verranno a casa a fare delle riparazioni. Nessuno scontrino. La cassa non stampa e il POS non funziona. Torno dal gommista. L’auto è pronta. Il costo è diverso se pago in contanti o esigo scontrino. Pago di più. Salgo sull’auto che devo portare il pezzo da sostituire all’idraulico che nel frattempo è arrivato. Mezz’ora di lavoro e pagamento solo in nero. Devo fare alla svelta che di lì a poco ho un appuntamento per un rogito. L’ufficio del notaio è in centro e voglio evitare di prendere l’auto per l’annoso problema del parcheggio. Chiamo un taxi. 3 kilometri al costo di 60 euro senza ricevuta e con POS rotto. Entro dal notaio e la segretaria mi fa presente che mi vengono offerte due formule di pagamento: se accetto una parte dell’emolumento in nero, pago di meno. Non accetto suscitando meraviglia e commiserazione. Al ritorno, evito il taxi e passo dalla casa del mio vecchio suocero che mi ha dato l’incarico di pagare l’uomo delle pulizie, in nero perché non vuole gli si versino i contributi. Lasciata la casa raggiungo un suo più giovane amico che mi darà uno strappo con il suo furgone verso il mare dove intendo pranzare e prenotare ombrellone e sdraio per la stagione estiva. Al ristorante paga lui, in contanti e meno di quanto dovuto con amaro alle erbe gratis, perché è amico del gestore, mentre il gestore dello stabilimento balneare mi offre un prezzo molto vantaggioso se pago, almeno in parte, in nero. Rifiuto. Al rientro forze dell’ordine, le stesse del bar della colazione, ci fermano per verificare la merce che trasporta l’amico di mio suocero. Non è in regola ma se la cava regalando un paio di borse. Ora è il tempo per l’odontoiatra che mi deve consegnare un nuovo apparecchio per i miei denti. Chiede una quota in contanti. Passo a vedere se l’imbianchino ha finito il suo lavoro nell’appartamento che do in affitto con contratto regolare. Lavoro finito, richiesta di pagamento in contanti. Mi precipito a casa perché arriva il fisioterapista per l’ora di riabilitazione post-trauma. Anche lui, pur appartenendo ad una associazione, mi fa sapere che se lo pago direttamente ci guadagno. E’ arrivata la sera e ho un doppio appuntamento di lavoro per un aperitivo e al ristorante per la cena. Nel primo caso, niente scontrino, nel secondo costo maggiorato se il pagamento è con il POS. Ritorno a casa, sono esausto. Apro la porta, entro in cucina e trovo un promemoria di mio figlio che mi ricorda di lasciargli i contanti per pagare la rata di affitto al suo locatore. Si scusa ma non riusciva a trovare a meno di 1000 euro a stanza a mese. Vado finalmente a letto dove trovo mia moglie ancora sveglia e nervosa perché a sua volta è stata fatto oggetto di altrettante traversie. Le mie vanno quindi moltiplicate per due. Eppur dicono che il carico fiscale è pesante. Sarà. Io intanto è meglio che di pesante prenda un sonnifero così da ricaricarmi durante la notte che domani mi aspettano bar del tribunale, carrozziere, elettricista, due pasti fuori casa, architetto, chiropratico, negozio di ferramenta e tanto, tanto altro. A proposito la sveglia che mi sveglierà la comprai da un venditore ambulante… senza scontrino.
Grazie Signor Legnani
La sua osservazione è di certo pertinente: colpa mia. Credo di essermi spiegata male, ma mi rivolgevo a Pasquino e non volevo dilungarmi. Guardando Fazio non sorgono dubbi sul suo orientamento politico né su quello della "vecchia" Rai 3. Intendevo dire che di solito i giornalisti di sinistra sono tanto apertamente faziosi da arrivare a non riuscire neppure ad aprire la bocca in TV senza darsi alla propaganda ad ogni costo, di qualunue soggetto si parli. Quel che è peggio, molti di loro deformano sfacciatamente perfino una realtà provata da fatti concreti ed incontestabili servendosi di dati reali, ma riportati da tabelle statistiche talora vecchie di anni apertamente di parte. E’ il caso di giornalisti come la Gruber, Floris o Formigli, per non parlare degli opinionisti che « arrotondano » stabilmete come Scanzi, Giannini, Travaglio, Cusani, De Angelis, Santoro e molti altri meno noti. Certamente posso sbagliarmi ma, rispettando le idee degli altri, ascoltando Fazio e i suoi ospiti, non ho mai sentito il bisogno impellente di cambiare canale per disgusto. Basta confrontare le interviste a Roberto Saviano condotte da Fazio e da Floris. La faziosità di questi signori viene evidenziata perfino dalla scelta degli ospiti che vede gli avversari, sempre e comunque, decisamente minoritari. C’è chi, come Formigli, arriva perfino a condurre un’intervista in assenza dell’intervistato come ha fatto con la Presidente Meloni in omaggio alla quale ha messo in scena una pietosa farsa intesa a demolire ferocemente Fratelli d’Italia e la sua fondatrice in vista delle politiche. Fazio è un Giornalista di sinistra che onora a sua professione, i suoi colleghi di parte… sono altro.
Questa volta non sono d'accordo con la signora ANNA.
Fazio è sicuramente e se vogliamo "simpaticamente" fazioso (in nomen omen).
La Littizzetto farà anche ridere a volte ma è sempre volgare.
Pasquino non perde occasione per dare dei "cretini" a chi non la pensa come lui. Classico ritornello della sinistra propritearia della verità, che deve farsene una ragione che l'aria è cambiata. Però non come vorrebbero loro.
Con la stima di sempre un caro saluto
Fazio e Littizzetto ingiustamente una ingiustizia palese
Per una volta, PASQUINO ha ragione. Non si capisce il vero motivo che ha spinto la Rai a liberarsi di un bravo giornalista e di una persona capace sempre di farci sorridere. Nella massa di figurine faziose e asservite ciecamente alla sinistra, i due defenestrti erano i piu' seri, ma anche i piu' obiettivi senza mai cadere nel proselitismo di maniera che spersonalizza e rende cerebralmente ciechi. Peccato !
“Che tempo che fa”, trasmissione di cultura. - Pasquino
“Che tempo che fa”, trasmissione di cultura.
La trasmissione condotta da Fazio “Che tempo che fa”
è cancellata dalla RAI ed il suo conduttore se ne va.
Era una trasmissione tanto seguita nella fascia serale,
aggiornava la gente soprattutto sul versante culturale.
Si presentavano due o tre libri di eccellenti scrittori,
invito convincente alla lettura per tanti spettatori.
Erano intervistati campioni sportivi, attori, registi,
eminenti scienziati, spesso anche attivi sindacalisti.
Su politica ed economia non è mancata l’informazione,
tre o quattro giornalisti esprimevano la loro opinione.
Durante l ‘epidemia Covid esperti virologi di continuo
sollecitavano i cittadini ad assumere presto il vaccino,
lottando contro quanti il pericolo sottovalutavano
e la campagna vaccinale di proposito contrastavano.
Di recente sono anche stati ospitati illustri professori
che hanno bene illustrato i progressi contro i tumori.
Più volte Saviano ha denunciato i danni dell’illegalità
che compie impunemente e senza sosta la criminalità.
L’intervista alla Segre ha sensibilizzato la pubblica opinione
alla condanna degli eccidi nazifascisti e della deportazione.
La trasmissione, sempre apprezzata da milioni di cittadini,
è stata malvista da intolleranti, da neofascisti, da cretini.
Ma soprattutto non è piaciuta a Salvini, l’imbonitore,
nemico della cultura e del dialogo, gran mistificatore,
il quale, travestendosi in vario modo fa il teatrante,
ma non ha il consenso sperato perché è intollerante.
Pasquino, maggio 2023
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